Sesso al tempo del Covid-19, la sessuologa: “Solo con la mascherina!”

Come si dovrebbe fare sesso sicuro al tempo del Coronavirus? Le protezioni classiche non bastano più, ora servono le mascherine (o il sesso virtuale).

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(Instagram)

Le relazioni interpersonali al tempo del Coronavirus si sono fatte sempre più difficoltose. In particolare gli “incontri ravvicinati”, cioè quelli finalizzati a intrattenere relazioni sessuali sono stati letteralmente banditi dalla vita della maggior parte degli europei per moltissime settimane, soprattutto nel pieno della pandemia.

Sono stati fortunati solo coloro che convivevano con il proprio partner e che, quindi, avevano tutte le possibilità del mondo di congiungersi (sessualmente) con il proprio congiunto. Tutti gli altri, hanno dovuto aspettare che le restrizioni diminuissero.

Quando con la primavera è stato dato il via libera e gli italiani hanno potuto lasciare le proprie abitazioni e ricominciare ad avere rapporti ravvicinati con gli estranei, le cose sono progressivamente degenerate.

Lo hanno dimostrato i moltissimi nuovi focolai di Coronavirus che si sono sviluppati nel corso dell’estate, soprattutto in zone turistiche dove si sono accalcate centinaia di migliaia di persone.

Con il numero dei positivi in continua risalita è ormai chiaro che siano da mettere in atto nuove restrizioni, alcune delle quali già approvate a norma di legge, mentre comportamenti più prudenti andranno osservati nel privato, sempre al fine di non dare nuovo spazio e nuova forza al virus. A questo punto arrivano i consigli di Roberta Rossi, nota sessuologa intervistata qualche giorno fa da Repubblica.

Mascherina anti Coronavirus mentre si fa sesso: prudenza o fantascienza?

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(Pixabay)

Come sanno ormai tutti i cittadini del mondo, la mascherina è essenziale per prevenire il contagio da Coronavirus, che si diffonde da individuo a individuo principalmente attraverso le goccioline infette che possono diffondersi a partire dal naso e dalla bocca. 

Per questo motivo il bacio è letteralmente un’attività da mettere al bando se si vuol proteggere a tutti i costi la propria salute, così come sarebbero da mettere al bando tutte quelle attività di “accarezzamento” eseguite con mani non igienizzate e all’interno di ambienti chiusi nei quali magari sono presenti più persone.

L’ideale quindi sarebbe praticare petting all’aperto, con la mascherina e dopo essersi accuratamente igienizzati le mani.

Questo, ovviamente, se proprio non si può fare a meno del sesso, perché l’ideale naturalmente sarebbe l’astinenza totale. In alternativa: “Meglio ripiegare su un corteggiamento distanziato per scongiurare ogni possibile contatto fisico, insomma una sorta di sesso virtuale e quindi a distanza” ha spiegato Roberta Rossi, che ha quindi indirettamente incoraggiato pratiche di sexting e videosex attraverso videochiamate (e anche in questo caso la prudenza non è mai troppa, soprattutto considerando la possibilità che foto e video vengano ricondivisi).

Tornando al bacio, per la sessuologa dovremmo “riservarlo solo a quei casi in cui siamo sicuri della salute del nostro partner e della nostra stessa salute”.

A causa di una situazione che si protrae ormai da moltissime settimane, gli adolescenti che stanno vivendo la pandemia di Coronavirus sono coloro che più di altri soffriranno dell’impossibilità di scoprire e praticare il sesso secondo ritmi naturali.

 

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Un post condiviso da Veronica Perini l Beauty Shop (@veronicaperini.beautyshop) in data:

Il rischio maggiore, in questo momento storico, è che nel momento in cui finalmente la pandemia sarà parte del passato e si potrà tornare a fare sesso con rischi limitati per la salute (le malattie veneree sono comunque sempre in agguato) gli adolescenti si lancino in comportamenti poco prudenti e non protetti.

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