Cefalea a grappolo: esami specifici, cure e terapie

Chi soffre di cefalea a grappolo farebbe di tutto per guarire. Ma il primo passo è quello di avere una diagnosi specifica

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Se soffrite di cefalea a grappolo, gli attacchi di mal di testa insopportabili e prolungati che colpiscono all’improvviso, l’unico appiglio è nei rimedi e nelle cure. Il primo da consultare per avere un consiglio e un consulto è il medico di famiglia. Toccherà a lui, se lo reputa necessario, prescrivere la consulenza di un neurologo, specializzato nei disturbi del sistema nervoso compreso il mal di testa.

La cefalea a grappolo può essere riconosciuta dal tipo di dolore e dalla mappa degli attacchi oltre che dalla zona colpita. Molto importanti sono anche la frequenza e la durata del mal di testa. Per questo lo specialista potrà prescrivere una serie di esami specifici
In particolare l’esame neurologico può aiutare a capire se la cefalea a grappolo provoca sintomi fisici.

Ad esempi la pupilla può avere diametro minore del normale, oppure può essere riscontrato un edema palpebrale. Altrettanto utili possono essere esami per escludere cause più gravi, come il tumore o l’aneurisma. I due più comuni sono la tomografia computerizzata (una serie di raggi X diretti dal computer per elaborare un’immagine globale del cervello) e la risonanza magnetica direttamente sulla zona interessata.

Cure e terapie per combattere la cefalea a grappolo

 

cefalea

Una cura vera e propria per la cefalea a grappolo non esiste. Ma esistono invece comportamenti utili per diminuire la gravità e la durata del dolore fisico. Tra i consigli più utili degli specialisti c’è quello di evitare sia l’alcol che il tabacco perché innescano un effetto quasi immediato in caso di cefalea a grappolo. Poi cercate di seguire un ritmo regolare tra sonno e veglia, limitate l’esposizione alle sostanze volatili (solventi, benzina e vernici possono scatenare un attacco), ma evitate anche i cibi che contengono nitrati. Sono ad esempio le carni affumicate.

Tra i farmaci ad azione veloce utili per affrontare questo genere di mal di testa c’è invece l’ossigeno puro. Una piccola quantità inalata attraverso una maschera già dopo un quarto d’ora dà effetti positivi, ma quasi nessuno di noi tiene una bomboletta in casa a meno che non abbia altri scopi medici.


Ma esistono anche terapie mirate, come uno speciale apparecchio che stimola il nervo occipitale. La le dimensioni di un pacemaker e invia impulsi mediante gli elettrodi. Diverse ricerche hanno stabilito che apparecchi di questo tipo possono alleviare il dolore causato dal mal di testa cronico in alcuni pazienti.

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