Positivo al covid viola la quarantena e va a lavoro: il caso

Un uomo di 56 anni ha violato la quarantena obbligatoria per aprire la propria attività commerciale. Era positivo al coronavirus.

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(Getty Images)

In una fase così difficile della pandemia purtroppo si stanno susseguendo casi di persone che hanno sottovalutato la situazione,

Che non ci debba essere panico totale è ovvio, ma nemmeno ci si può approfittare della situazione e magari fingere di avere il covid per saltare le file.

In questo caso però si tratta di una violazione delle regole molto grave.

Non solo negli ultimi giorni si è parlato di un caso di sequestro di mascherine e guanti non a norma.

L’uomo era risultato positivo al covid ed ha violato la propria quarantena obbligatoria.

Vediamo poi cosa è successo.

Viola la quarantena positivo al covid

carabinieri from pixabay

Era ovviamente in quarantena obbligatoria vista la sua positività al coronavirus.

La vicenda è accaduta a San Marcellino, in provincia di Caserta.

Dopo essere risultato positivo al covid, l’uomo ha violato i suoi obblighi per recarsi lo stesso a lavoro.

Dopo essere stato denunciato dalle forze dell’ordine, il 56enne è stato riaccompagnato sotto scorta dai carabinieri nella propria abitazione dove dovrà sottostare alla quarantena obbligatoria finché non sarà negativo ai tamponi di controllo.

L’uomo era risultato positivo al tampone nei giorni scorsi e da allora, l’Azienda Sanitaria Locale di Caserta lo aveva messo in quarantena obbligatoria, come da protocollo.

Tutto sarebbe proceduto come prassi impone, ma l’altro giorno i carabinieri della compagnia di Aversa, durante un normale pattugliamento di zona, lo hanno trovato all’interno del suo negozio, di cui è il titolare, mentre era regolarmente al suo posto e svolgeva in modo normale le sue mansioni. In violazione della quarantena obbligatoria.

I carabinieri si sono subito precipitati nel negozio prelevando il 56enne che è stato subito scortato di nuovo nella sua abitazione.

I carabinieri erano ovviamente muniti di dispositivi di protezione individuale.

Successivamente l’uomo è stato denunciato per mancata ottemperanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione.

La situazione campana inoltre non è ovviamente da sottovalutare, ieri sera si sono superati i 750 casi, precisamente 769 positivi su 9.549 tamponi effettuati.

La minaccia c’è e quindi bisognerebbe essere quanto più responsabili possibile.

Ovviamente casi come quello sopracitato non dovrebbe nemmeno mai essere pensabile.

L’accaduto però ha destato non poche polemiche e diviso il web.

A tal riguardo ci si aspetterà una risposta da parte del Presidente della regione Campania, molto attivo sui social, che proprio ieri aveva comunicato l’inizio della cosiddetta fase D della lotta al coronavirus in Campania.

 

 

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🔴#CORONAVIRUS: stiamo completando la cosiddetta “fase C”, adeguata a un livello di contagio medio-alto, avendo programmato, a livello di posti letto disponibili, tutto quello che era necessario. Adesso entriamo nella “fase D”, quella del contagio elevato: avere circa 750 nuovi positivi al giorno, cambia completamente il quadro. L’obiettivo ora è avere un equilibrio fra i nuovi contagi e le persone guarite o almeno una situazione che si avvicini all’equilibrio. Finché reggerà l’equilibrio, la situazione sarà gestibile. Se questo equilibrio salta, se dovessimo avere 1000 nuovi contagi giornalieri e 200 guariti, sarà #lockdown. Vogliamo drammatizzare? No, semplicemente stiamo facendo un calcolo numerico che ci eviterà di far precipitare la situazione nei nostri ospedali.

Un post condiviso da Vincenzo De Luca (@vincenzodeluca) in data:

 

 

In una fase così complicata, casi del genere non possono fare altro che spaccare l’opinione pubblica.

 

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