Sfruttamento in Sicilia: tirocini non pagati da anni, 6mila ragazzi in attesa

Sempre più giovani scelgono (o sono obbligati a scegliere) di entrare nel mondo del lavoro tramite tirocini retribuiti. Eppure in Sicilia quasi 6mila ragazzi sono in attesa dei soldi da parte della Regione.

Sicily region of Italy flag waving cloudy sky background 3D illustration

Se da una parte c’è chi si lamenta che i giovani non abbiano volontà di intraprendere un percorso lavorativo c’è da considerare anche l’altro lato della bilancia: a volte i giovani non possono entrare nel mondo del lavoro. O perlomeno ci provano ma senza il supporto dello Stato e delle singole regioni è tutto vano.

Difatti la situazione italiana per quanto riguarda l’accesso al mondo del lavoro per i giovani non cambia, specialmente in tempo di Coronavirus dove trovare un lavoro è reso ancora più difficile. (Qui i dati Istat sulla situazione occupazione e lavoro)

Oggi parleremo in particolare della situazione della Sicilia, dove proprio la regione aveva messo a disposizione di giovani disoccupati dei bandi a cui partecipare e candidarsi per tirocini dalla durata di 6 mesi retribuiti 500 euro al mese. In questo caso non si tratta di non riuscire a trovare lavoro ma di lavorare senza guadagnare nulla. 

Il risultato? Solo 500 tra coloro che sono stati selezionati per il lavoro nelle aziende e associazioni convenzionate con la Regione Siciliana sono riusciti a incassare i 500 euro mensili previsti. Ma tutti gli altri?

Circa 30 milioni di euro ancora bloccati e 6mila ragazzi under 25 lavorano senza guadagnare

L’Etna vista dalla splendida cornice di Taormina. Foto di Pixabay

Gli stage sono regolamente iniziati nell’ottobre 2019, è appena trascorso un anno. Doveva essere un’occasione d’oro per i giovani siciliani che hanno deciso di investire tempo e risorse per lavorare e costruirsi un futuro nella propria casa. Eppure, la grande opportunità si è trasformata presto in un’incubo.

Queste sono le storie di ragazzi e ragazze come noi, under 25 che avevano partecipato al bando promosso dalla Regione  Sicilia “Avviso 22/2018”, avviato con i finanziamenti del Fondo sociale europeo.

L’obiettivo dichiarato era “abbattere la difficoltà di transizione tra istruzione e mondo del lavoro per rafforzare l’occupazione”. Ma solo 500 tra coloro che sono stati selezionati per il lavoro nelle aziende e associazioni convenzionate sono riusciti a incassare i 500 euro mensili previsti. E non senza problemi.

La battaglia dei 6mila ragazzi va avanti infatti da ottobre 2019, quando hanno cominciato a lavorare con il sogno di una futura assunzione ma hanno visto fin da subito sfumare l’idea di ottenere un guadagno. Anche se la somma non era certamente la migliore però era comunque qualcosa per iniziare a muovere i primi passi nel mondo del lavoro.

“Dopo innumerevoli segnalazioni la Regione Sicilia ha deciso di iniziare a muoversi e dare una motivazione: “colpa dei passaggi burocratici”. Intanto i ragazzi hanno creato un gruppo su Facebook dove ognuno di loro scrive la propria storia e le proprie preoccupazioni”.
Intanto la vicenda si è trasformata in un gioco a chi vince. “Siamo ogni giorno – racconta Erika ragazza di 26 anni della provincia di Agrigento –  collegati sul sito della Regione per sapere se uno di noi sarà il fortunato del giorno e riceverà i soldi”.
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