Tinture casalinghe e cancro: pare non si corrano rischi

Sì sono di battute, negli ultimi tempi, innumerevoli indagini riguardo l’argomento tinture casalinghe per i capelli. Scopriamo di più e indaghiamo se ci sono rischi che provocherebbero il cancro.

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Foto da AdobeStock

Trascorso un lungo periodo di Lockdown, la maggior parte delle donne hanno adoperato mezzi casalinghi per tingersi i capelli. Le cosiddette tinture casalinghe sono state utilizzate ogni giorno da milioni di persone. Pare che tale metodo sia stato scelto per agire maggiormente in sicurezza causa pericolo cancro.

Tinture casalinghe e cancro: pare non si corrano rischi

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In merito, uno specifico studio americano, pubblicato su di una rivista scientifica il British Medical Journal. Dall’analisi di moltissimi dati raccolti da donne che ne hanno fatto uso, è emerso che non ci sono possibili rischi nel legame che intercorre tra uso di tinture permanenti e il contrarre tumori.

È stato portato avanti uno studio specifico su una vasta quantità di infermiere. Si era parlato di possibili rischi cancerogeni riguardo alcune sostanze chimiche contenute nei prodotti che vengono utilizzati per tingere in maniera permanente i capelli. Si trattava di tumori al seno ma, i risultati finali di tali ricerche, non hanno mai dimostrato definitivamente e con una certa chiarezza un legame tra una colorazione permanente e la possibile comparsa di cancro.

Lo studio

A portare alla luce tale evidenza sono stati i ricercatori statunitensi che hanno esaminato 117.200 infermiere, precedentemente reclutate in un ospedale a Birmingham, confermando che non c’è nessuna compatibilità tra i prodotti per i capelli utilizzati dalla gran parte delle donne e il cancro alla vescica, al cervello, alla pelle, a rene, al polmone, o al seno.

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Fonte Istock

«Per la maggior parte delle neoplasie non abbiamo rilevato differenze fra le donne che abitualmente, per anni, si tingevano i capelli e quelle che non lo facevano» hanno sottolineato gli autori. Un lieve aumento del pericolo è stato registrato per il carcinoma cutaneo a cellule basali (specie per le donne con chioma naturalmente chiara). Per il tumore dell’ovaio; per tre tipi di cancro al seno (con i recettori per gli estrogeni negativi, recettori ormonali negativi e recettori di progesterone negativi) soprattutto in colore che hanno dichiarato d’aver fatto largo uso di tinture; per il linfoma di Hodgkin, ma soltanto nelle donne con capelli scuri (per cui si ipotizza una maggiore concentrazione di ingredienti).

Fonte:(corriere.it)

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