Come scegliere l’olio extra vergine di oliva: trucchi utili

Non è sempre facile scegliere un buon olio extravergine d’oliva. Oggi vi daremo dei semplici trucchi per riuscire a capire in base a cosa sceglierlo e sceglierlo buono.

Come scegliere l'olio extra vergine di oliva: trucchi utili
Come scegliere l’olio extra vergine di oliva: trucchi utili (Pexels photo)

Le etichette molto spesso possono ingannare ed è quindi buona norma avere a disposizione tutte le conoscenze per riuscire a riconoscere un buon olio extravergine di oliva, di qualità. Vi proponiamo oggi una breve lista di accorgimenti che vi aiuteranno nell’acquisto, potrete così scegliere un olio in commercio ed usarlo in cucina nel modo giusto, sia cotto che crudo, esaltando tutti gli aromi e i sapori delle ricette che preparerete.

Olio extra vergine di oliva: sceglilo bene!

Come scegliere l'olio extra vergine di oliva: trucchi utili
Come scegliere l’olio extra vergine di oliva: trucchi utili (Pexels photo)

L’olio extravergine d’oliva è sicuramente un prodotto chiave della nostra cultura italiana ed è un ingrediente facente parte senz’altro della cucina mediterranea. Valido sostituto del burro per la preparazione di moltissimi dolci e panificati. Gustoso e versatile per moltissime preparazioni ma purtroppo è oggetto di innumerevoli truffe dell’industria alimentare. Ecco perché è ben adottare dei piccoli consigli, che vi serviranno nel quotidiano, per direzionarvi su un olio di qualità che potrete utilizzare soprattutto a crudo, beneficiando non solo delle proprietà ma anche del gusto.

Esistono in commercio e sono disponibili diversi tipi di oli, dobbiamo individuare quello che più si adatta alla preparazione ma soprattutto all’uso durante una dieta dimagrante oppure una dieta mediterranea settimanale.

I vari tipi di oli

Come scegliere l'olio extra vergine di oliva: trucchi utili
Come scegliere l’olio extra vergine di oliva: trucchi utili (Pexels photo)

Ci sono infatti degli oli che provengono da grassi animali ed altri vegetali, esiste anche il famosissimo olio di fegato di merluzzo che è appunto di origine animale. Per quanto riguarda il mondo vegetale ne abbiamo davvero una vasta gamma, troviamo infatti l’olio di arachide, l’olio di semi di girasole ma anche l’olio di semi di soia. Più particolari invece l’olio di semi di lino oppure l’olio di canapa. Super benefico e facile da impiegare in alcune preparazioni è anche l’olio di cocco.

Quello più conosciuto e del quale sentiamo più parlare è ovviamente l’olio d’oliva. Attenzione però, non riusciamo a reperire sempre e solo olio extravergine d’oliva poiché spessissimo vediamo scritto sulle varie etichette olio d’oliva e nient’altro. L’olio extravergine d’oliva invece vieni abbreviato anche con il nome di olio evo. Tra l’uno e l’altro, tra quello di oliva e quello extravergine d’oliva si fa spesso moltissima confusione.

Ricordati che l’olio extravergine d’oliva viene estratto esclusivamente dalla spremitura meccanica delle olive e che quindi la sua lavorazione non prevede delle tecniche chimiche.

Deve possedere inoltre un’acidità massima dell’1% riconoscerai quindi, attraverso le diciture sull’etichetta, un buon olio extra vergine di oliva. Poi abbiamo l’olio di oliva vergine che deve avere un’acidità massima del 2% e per concludere l’olio d’oliva vergine lampante che ha un’acidità che supera il 3,3%.

L’olio extra vergine di oliva

L'olio extra vergine di oliva
L’olio extra vergine di oliva (Pexels photo)

L’olio extravergine di oliva resta il migliore è un grasso vegetale buono ma anche ricco di calorie. Per ogni 100 g di olio evo abbiamo 884 cal ma anche moltissimi nutrienti. Possiede infatti minime quantità anche di sodio, ferro, potassio, calcio, ma anche vitamina E. L’olio extravergine d’oliva è una ricca fonte di grassi omega 3 e omega 6 e i suoi effetti benefici sono realmente preziosi. La giusta dose all’interno del regime alimentare settimanale di olio extravergine di oliva, grazie a studi e ricerche, si confermerebbe come un aiuto notevole nel combattere il diabete, proteggere il fegato e contrastare stati tumorali, preservando inoltre le cellule dall’invecchiamento e identificarsi come un ottimo alleato contro le malattie degenerative.

Occhio all’etichetta!

olio evo quantità giornaliera
olio extra vergine d’oliva – Fonte: Adobe Stock

Per non andare in contro a false notizie riportate sulle etichette delle bottiglie di olio extravergine di oliva e che possono trarre in inganno bisogna individuare determinati parametri.

  • Il primo fra tutti è sicuramente la certificazione della provenienza. L’olio deve avere una denominazione di origine quindi la specificazione dei produttori e degli enti che lo hanno prodotto, la filiera, e inoltre possono esserci dei marchi aggiuntivi che sono quelli che riguardano la denominazione di origine protetta e l’indicazione geografica protetta rispettivamente DOP e IGP.
  • Anche il sapore deve fare la sua parte, infatti esistono vini di qualità che riescono a sprigionare tutte le loro fragranze particolarmente fruttate e molto gradevoli. Se il sapore dell’olio non è buono nell’immediato anche, e soprattutto a crudo, qualcosa sicuramente è andato storto nel tuo acquisto.
  • Poi abbiamo anche molte varianti aromatiche che spesso dirottano la nostra scelta su un olio o sull’altro: il gusto fruttato, il gusto leggero, il gusto medio, il gusto più intenso e deciso e così via.

Ma, per quanto riguarda il sapore, per scegliere un buon olio extravergine di oliva le primissime sensazioni che dobbiamo percepire sono sicuramente il piccante e l’amaro.

Olio extra vergine di oliva buono, piccante e amaro

olio evo quantità giornaliera
olio evo versato in barattolo di vetro – Fonte: Adobe Stock

Un olio piccante e amaro avrà un’alta concentrazione di clorofilla ma anche di fenoli, carotenoidi, tocoferoli, fitosteroli. L’olio extravergine di oliva ha una conservazione che arriva ad un massimo di 18 mesi ma è sempre meglio riuscire a consumare la bottiglia in non più di un anno.

L’olio che riesce a conservarsi meglio è sicuramente l’olio sul quale troverai scritto olio filtrato. Per riuscire a conservarlo senza sprecarlo puoi sicuramente acquistare delle bottiglie di dimensioni più piccole.

Inutile aggiungere che è un olio extravergine di oliva dal sapore più leggero si abbinerà molto meglio per un’insalata fresca e per tutti i piatti delicati. Mentre, un olio dal sapore più deciso e più intenso potrà essere utilizzato per la preparazione di zuppe autunnali, pasta con legumi, piatti soprattutto a base di carne oppure preparazioni per primi i piatti che prevedono un ragù o un ricco sugo di pomodori.

porzioni di cibo
cucchiaio con olio extra vergine d’oliva – Fonte: Adobe Stock

Come suddetto l’olio extravergine di oliva è un buonissimo sostituto non solo del burro per la preparazione di torte e dolci in generale ma anche per le fritture. Infatti, quando si tratta di cibi delicati e leggeri a base soprattutto di pesce o verdure oppure delle carni bianche, l’olio extravergine di oliva per friggere è sicuramente l’ideale.

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