Muore vittima di stupro in India: proteste in tutto il paese

Una giovane donna vittima di stupro è morta ed in India si susseguono le proteste. Vediamo cosa sta accadendo.

Ragazze indiane si scattano un selfie (SAM PANTHAKY/AFP/Getty Images)

Ogni giorno nel mondo si diffondono notizie di stupri e violenze.

La sicurezza delle donne in strada è diventata sempre più precaria in molte zone del mondo. Tutto ciò è tragico e va risolto, ma nel frattempo si manifestano sempre più casi di stupro e violenza.

L’argomento ovviamente non esclude la nostra nazione, infatti è notizia di appena un giorno fa la morte di una donna vittima della violenza del proprio marito.

Storie d’amore tossiche che portano alla morte di donne innocenti.

In questo caso la tossicità nei confronti di una giovane donna ha portato alla sua morte ad appena 19 anni.

Vittima di stupro diciannovenne: le proteste

violenza sulle donne
femminicidio (istock)

In questo periodo il territorio indiano è segnato da eventi molto infelici. Basti ricordarci del crollo del palazzo a Patel Compound che ha portato alla morte di 12 persone.

E’ notizia di oggi invece la morte di questa giovane donna vittima di stupro la quale ha suscitato una nuova ondata di proteste in tutta l’India.

Il paese tutto è di nuovo sotto shock e l’opinione pubblica tutta è indignata per quanto le è accaduto.

La ragazza aveva appena 19 anni ed è morta questa mattina all’alba in un ospedale di New Delhi. Era in ospedale e lottava fra la vita e la morte con gravissime ferite.

In che modo era finita in ospedale? Perchè era lì morente?

Perchè aveva subito una aggressione lo scorso 14 settembre ad Hathras, un’area rurale dell’Uttar Pradesh. 15 giorni di agonia prima di morire.

Quanto le è accaduto, a seguito delle varie ricostruzioni, è risultato essere uno scenario da brividi. La ragazza, il cui nome, così da come previsto dalla legge indiana, non è stato reso noto alla stampa, era stata ritrovata agonizzante in un campo.

Si era recata lì per tagliare erba e a far pascolare l bestiame. Una onesta lavoratrice diciannovenne in un lago di sangue, con la spina dorsale spezzata e la lingua tagliata per le violenze subite.

All’atroce omicidio avevano preso parte ben 4 assassini. Fonti certe raccontano che la polizia dell’Uttar Pradesh ha fatto sapere di avere arrestato i quattro uomini denunciati dalla vittima in uno dei rari momenti di lucidità durante il ricovero.

La ragazza apparteneva ad una famiglia di Dalit, i fuoricasta, un tempo noti come popolazione paria: i suoi fratelli hanno dichiarato ai media che gli abitanti del villaggio della casta superiore li maltrattano abitualmente con minacce e comportamenti aggressivi.

La protesta si è quindi propagata in tutto il territorio per chiedere azioni forti nei confronti di questo atto furioso, violento e criminale nei confronti di una povera ragazza.

I problemi sociali in India bisogna dire che non sono pochi, basti pensare al lavoro in nero minorile, di cui un piccolo esempio è la storia di Mukesh tanto toccante quanto purtroppo reale.

Vittima di stupro: si accendono le proteste

India, violenza sulle donne (Getty Images)

L’ondata di proteste si è esteta in tutta l’India, con studenti e organizzazioni di donne che manifestano con lo slogan “giustizia per vittima di Hathras”.

La diciannovenne Dalit, ricordiamo, è morta all’ospedale Safdarjung di New Delhi, dopo avere subito, due settimane fa, uno stupro e delle violenze davvero efferate.

Il quotidiano The Indian Express scrive che, secondo le testimonianze riportate dai familiari della ragazza, la Polizia ha fatto cremare in fretta, all’alba, senza spiegazioni, il corpo della giovane, dopo averlo riportato ad Hathras, il villaggio natale, in Uttar Pradesh.

Secondo quanto riportato dal giornale i fratelli avevano richiesto di portarla a casa per l’ultima volta per i riti funebri.

Secondo quanto riportato i fratelli avrebbero mosso delle chiarissime accuse dicendo che il funerale è stato impedito per nascondere tutte le prove contro i suoi aguzzini.

Le accuse sono quindi chiarissime. Qualcuno non ha voluto che si facesse una autopsia chiara e concreta che potesse portare alla luce le prove di chi era stato a perpetrare questo efferato omicidio.

La protesta è scoppiata nel villaggio di Hathras, le strade e il mercato sono state bloccate tutta la mattina con un ampio schieramento di polizia che fronteggiava i manifestanti.

Da lì la protesta si sta espandendo in tutta l’India.

Il Taj Mahal
Il Taj Mahal, India – Fonte: Pixabay

Seguiranno aggiornamenti sulle proteste.

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