Quale preferire tra i lieviti? Almeno una volta te lo sei chiesto e per comodità hai preferito optare per il lievito istantaneo, ma cosa c’è dentro la bustina?
Il lievito istantaneo è molto utile poiché qualsiasi impasto sia dolce che salato riesce a gonfiarsi senza nessun tipo di difficoltà. Ma come è possibile accorciare i tempi così tanto? Cosa c’è all’interno della bustina di lievito istantaneo?
Lievito istantaneo sì o no?
Forse sei solita cimentarti nelle preparazioni di torte, biscotti, pizze, focacce e all’occorrenza hai sempre a disposizione una bustina di lievito istantaneo detto anche lievito chimico pronta per l’uso. Questa, ti farà risparmiare molto tempo e permetterà la lievitazione in men che non si dica. Ma sicuramente non ti sei mai chiesta cosa può esserci di così “magico” all’interno delle bustine Si tratta di polverine bianche prodotte dall’industria alimentare anni e anni fa, già dalla metà dell’Ottocento, comparivano queste bustine etichettate con dei nomi e dei numeri particolari. Ma andiamo per gradi e vediamo come avviene in realtà il processo di lievitazione.
Lievitazione e lieviti
La lievitazione non è altro che la creazione di anidride carbonica. Quel gas che fa gonfiare l’impasto producendo i cosiddetti buchi dei quali andiamo così fiere! E quella superficie che sembra un po’ un alveare, beh, quella si forma proprio grazie all’azione del lievito.
Ci sono quindi in commercio due tipi di lieviti, ci sono i lieviti naturali e lieviti istantanei. Le sottocategorie dei lieviti naturali richiamano alla pasta madre e al lievito di birra, entrambi si compongono di batteri e funghi che non fanno altro che fermentare i loro carboidrati dando vita. Ad anidride carbonica e alcol soprattutto nel caso del lievito madre ma anche di acidi organici.
Questi lieviti conferiscono ai panificati il loro sapore inconfondibile ma non vengono usati molto per le preparazioni dolci a meno che non si tratti di brioche o comunque panini dolci.
Lievito istantaneo: scopri cosa c’è dentro alla bustina
Il lievito istantaneo è sicuramente molto più pratico e di lunga conservazione. Questo tipo di lievito è costituito per di più da un sale acido e un sale basico, questi riescono a produrre un impasto bello compatto e con l’aumento della temperatura all’interno del forno si attua una reazione chimica che origina l’anidride carbonica, fulcro della lievitazione.
È proprio l’anidride carbonica che fa gonfiare rapidamente l’impasto, ecco perché quando utilizziamo l’istantaneo non hai bisogno di aspettare tempi di lievitazione. Ma ora scoprirai quanto invece devi fare attenzione a tutto ciò che è contenuto nella bustina del lievito istantaneo, perché ci sono alcune sostanze non proprio ottimali e genuine.
Componenti del lievito istantaneo
La prima componente che troviamo nella bustina degli lievito istantaneo è sicuramente l’amido di mais (maizena) che impedisce all’elemento acido e a quello basico la reazione della lievitazione e l’eventuale assimilazione di umidità. Anche per quanto riguarda questo tipo di lievito però ci sono differenti sottocategorie infatti troviamo in commercio: lieviti istantanei che contengono bicarbonato di sodio o cremortartaro.
Il bicarbonato come agente lievitante
In realtà, il bicarbonato, può essere utilizzato anche da solo poiché possiede un discreto potere lievitante, che basta per far crescere ad esempio una tradizionale torta al cioccolato. Ne puoi utilizzare un cucchiaino raso per circa 350 g di farina. Ti renderai conto quanto il dolce nel forno si gonfierà. Il bicarbonato è ottimo anche come rimedio al posto del lievito, naturale, per gonfiare i pancakes al mattino.
- Il bicarbonato non è altro che è un sale molto basico che è presente in natura ma che viene anche prodotto chimicamente. Il cremortartaro invece è un sale acido che deriva dalla sedimentazione del vino nelle botti. Viene estratto biologicamente e naturalmente e sia per il bicarbonato che per questo, non si riscontrano dei problemi di tossicità.
- Infine c’è un altro tipo di lievito istantaneo che si distingue poiché contiene il di fosfato di sodico. Questo, rallenta un pochino la lievitazione infatti viene aggiunto sempre verso la fine durante la tecnica dell’impasto. Ma è possibile trovare nei supermercati anche molti lieviti biologici con su scritto privi di fosfati.
- Un altro elemento di cui fare attenzione è anche l’ammoniaca, più precisamente il carbonato di ammonio che però riesce ad evaporare durante la cottura senza lasciare quella gusto piuttosto alcolico.
- Altri lieviti ancora possiedono invece dei sali degli acidi grassi, che vengono usati come stabilizzanti della lievitazione e non hanno effetti collaterali, ma possono essere anche di origine animale.
Lieviti vanigliati
Infine parliamo della vaniglia o vanillina perché ci sono dei lieviti specifici che utilizzi ad esempio per le preparazioni dolci, che prevedono un’aggiunta di vaniglia. Sono semplicemente degli aromi indicati per i dolci e sono definiti appunto degli lieviti per dolci vanigliati, quindi con l’aggiunta dell’aroma etilvanillina.
Sai senz’altro che le bustine di lievito istantaneo sono molto pratiche nella maggior parte dei casi, rispecchiano perfettamente la dose di cui hai bisogno per la ricetta che stai preparando e sono pronti all’uso. Ma è sempre meglio utilizzare o un cremortartaro biologico oppure il bicarbonato del quale abbiamo tanto parlato, quest’ultimo sempre usato in piccole dosi, per evitare di lasciare dei gusti sgradevoli.