Ferrarini, niente smartphone ai dipendenti: “Favorisce il contagio da Covid”

La celebre azienda di prosciutti Ferrarini è finita al centro delle cronache per via di una nuova norma vigente nello stabilimento di Rivaltella (Reggio Emilia): vietato l’utilizzo di cellulari e smartphone durante l’orario di lavoro in quanto potrebbero favorire il contagio da COVID-19. Dipendenti sul piede di guerra.

La situazione contagi da Coronavirus, in Italia, registra un leggero aumento – considerando la media delle recenti statistiche – rispetto ai mesi scorsi: se ormai è troppo tardi per parlare di ascesa dovuta al rientro dalle vacanze, allora bisogna considerare il fattore ufficio. Lo smart working è diventato un’eventualità, ma non è ancora prassi: non per tutti che cercano, quando possono, di tornare sul posto di lavoro.

Alcuni, invece, non hanno scelta: sono obbligati a lavorare in loco. Allora occorre, per una questione di prevenzione e sicurezza, adeguare le misure preventive alla situazione vigente. Clamore, in tal senso, ha destato la situazione scaturita a Rivaltella (Reggio Emilia): la nota azienda di prosciutti Ferrarini, eccellenza del made in Italy nonché fiore all’occhiello del territorio reggiano, ha imposto il divieto di utilizzare i cellulari ai propri dipendenti nelle ore di lavoro. Consigliando, se possibile, di lasciarlo in auto o a casa. Smartphone free per essere Covid free: l’inedito modus operandi ha indispettito non poco i dipendenti dello stabilimento.

Covid-19, vietati i cellulari nell’azienda Ferrarini: “Sono fonte di contagio”

Ferrarini, vietato l'uso di smartphone ai dipendenti (Getty Images)
Ferrarini, vietato l’uso di smartphone ai dipendenti (Getty Images)

Gran parte dei lavoratori, infatti, si sono rivolti ai sindacati per cercare un’alternativa a questa scelta considerata poco ortodossa dalla maggior parte degli stipendiati. Anna Giovinelli, responsabile del personale all’interno dello stabilimento Ferrarini, precisa: “La decisione è in relazione alla pandemia da Coronavirus, abbiamo sempre osservato le regole preventive in maniera appropriata. Non è questo il momento di abbassare la guardia, i cellulari sono fonte di contagio. Basta distrarsi un attimo per causare l’imponderabile, qui c’è gente che lavora con dei coltelli in mano al cospetto di alimenti necessari per la vita di tutti i giorni. Anche a Parma, del resto, vige la medesima restrizione”.

I dipendenti di Rivaltella, però, non ci stanno e si mettono di punta: dai sindacati, chiamati in causa a più riprese, arriverebbe una controproposta. L’utilizzo del cellulare potrebbe essere concesso esclusivamente durante la pausa pranzo per poi igienizzarsi le mani prima di tornare a lavorare.

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