Cibi che faticherai a mangiare quando scoprirai come sono fatti

Ci sono dei cibi che, quando scoprirai gli ingredienti con cui sono fatti, avrai difficoltà a mangiare di nuovo. Una lista lunga che include anche prodotti impensabili. Scopriamoli.

cibi che non mangerai mai più
Latte confezionato (Foto di tookapic da Pixabay)

Scorrendo qua e là sul web abbiamo trovato diversi articoli autorevoli che ci raccomandano dall’utilizzo di alcuni tipi di prodotti, non tanto per il loro sapore, ma per quello che contengono o per come sono lavorati. Una lunga lista di cibi che consumiamo quotidianamente ma di cui ignoriamo i processi di realizzazione e con cosa siano addizionati prima di giungere sulle nostre tavole.

Un problema dei tempi moderni che con l’industrializzazione ha rivoluzionato anche il nostro modo di mangiare. Non più prodotti sani e derivanti direttamente dalla terra e dagli animali ma spesso rielaborati prima di arrivare nella nostra bocca. Ovviamente noi ci limitiamo a riportarvi quello che gli esperti dicono in merito, non avendo noi la possibilità di verificare la veridicità di certe informazioni. Ma gli articoli e gli studi in merito sono talmente tanti che probabilmente qualcosa di vero ci sarà.

Quando scoprirai gli ingredienti di questi cibi forse non li mangerai mai più

Sappiamo come è fatto il cibo che mangiamo? La risposta a questa domanda molto spesso è no. Infatti, non sempre ci mettiamo a leggere le etichette e vedere tutti gli ingredienti di cui sono composti i prodotti che compriamo.

Specie se iniziamo a leggere nomi strani desistiamo dal proseguire nella lettura e affidandoci all’idea che abbiamo di un alimento, talvolta pensiamo che possa essere addirittura salutare e far bene al nostro organismo.

Purtroppo non c’è niente di più sbagliato in questo atteggiamento. Infatti, molto spesso i cibi sono preparati con ingredienti tutt’altro che salutari o naturali.

Come vedrete non tutti gli alimenti che vi proponiamo sono al limite del commestibile, a volte, come succede per il latte, quello che magari non sappiamo è come viene lavorato, questo non vuol dire che sia nocivo per la salute.

1)  Latte confezionato. Chi mai potrebbe dubitare del latte? Un alimento considerato sano e che offriamo anche ai nostri bambini. Non tutti sanno che in una bottiglia di latte confezionato c’è però un mix di diversi tipi di latte prelevato da centinaia di mucche diverse. Il latte proviene quindi da decine di allevamenti, mischiato in enormi autocisterne, importato nelle fabbriche e imbottigliato oppure lavorato per produrre altri alimenti come burro e formaggi. Inoltre occorre tenere conto del fatto che le mucche negli allevamenti intensivi sono sfruttate tantissimo e la loro vita media si riduce da 40 anni a meno di 10.

2) Zuppe pronte. Pur essendo una soluzione comoda quando non si ha tanto tempo per cucinare, e all’apparenza possono risultare un alimento povero di grassi, perché i medici non le inseriscono in nessuna dieta? Semplice. Questi cibi pronti vengono addizionati di glutammato monosodico, additivo alimentari per insaporire cibi confezionati come i dadi da cucina. Prodotto da sintesi chimica, il glutammato non è un prodotto naturale e viene spesso associato ad obesità, intolleranze ed allergie. A volte anche patologie degenerative più gravi. Inoltre, per preparare queste zuppe vengono utilizzate verdure e ortaggi di seconda scelta o di scarsa qualità.

3) Il succo d’arancia confezionato. Non vi siete mai accorti che il succo di frutta all’arancia ha sempre lo stesso colore e gusto? Le spremute d’arancia che prepariamo a casa non hanno mai lo stesso colore e sapore. Questi infatti dipendono dalle arance. Nei succhi di frutta confezionati, in generale, vengono aggiunti aromi, additivi, coloranti e conservanti, spesso dannosi per la salute.

4) Wurstel. Sono composti con un miscuglio di grassi, amido di mais, carne, ossa e organi di animali che vengono macinati tutti interi. Sulla confezione troviamo questi ingredienti con la dicitura ‘carne separata meccanicamente’.

5) Surimi. Apprezzato per il suo gusto di granchio, usato in insalate e preparati di mare, che molti pensano sia polpa di granchio, in realtà è l’equivalente marino del wurstel. Nel surimi, del granchio, non ce n’è neanche l’ombra, ma è un miscuglio di pesci di scarsa qualità, nonché interiora e parti di scarto che subiscono trattamenti di lavaggio per togliere l’odore del pesce. Poi vengono aggiunti degli additivi, come gli aromi al sapore di granchio, appunto.

6) Yogurt ai frutti rossi. In alcune marche di yogurt, non tutte ovviamente, si può trovare la dicitura ‘cocciniglia’ tra gli ingredienti che altro non è che un insetto dalla cui carcassa si ricava un estratto polverizzato di colore rosso carminio, utilizzato come colorante. Si trova in genere con la sigla E120. Ma non solo negli yogurt ai frutti rossi, anche in tanti altri prodotti alimentari industriali come i succhi di frutta, le caramelle, ecc.

7) I nuggets di pollo. In genere li troviamo nei fast food e sono composti da una sorta di impasto rosa che proviene da una lavorazione di tutta la carcassa del volatile comprensiva di ossa, organi, piume, ecc. Nella fase successiva della lavorazione vengono aggiunti conservanti, aromi ed oli per coprire il gusto di viscere, pelle, organi, pelle e ossa.

8) Il gelato alla vaniglia. Quando sui prodotti troviamo la scritta ‘natural flavours’ o ‘aromi naturali’ di vaniglia, quell’aroma non proviene dalla vaniglia vera e propria. Ma deriva da un’altra sostanza altrettanto naturale, quanto disgustosa a pensarci: il castoreo. Si tratta di una sostanza oleosa giallognola prodotta dai castori. Più precisamente dalle ghiandole anali che utilizzano per marcare il territorio. I castori vengono catturati e sedati per estrapolare questa sostanza che, specie negli Stati Uniti, viene utilizzata come additivo alimentare. In Europa fortunatamente questa sostanza è vietata.

A questo punto la domanda è: sapendo come sono fatti mangerai ancora questi cibi?

 

 

 

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