Venti donne seminude al museo: la protesta femminista in Francia

Venti donne seminude con slogan femministi scritti sul petto: la protesta femminista al Musée d’Orsay farà la storia.

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Attivista di Femen al Musée d’Orsay (Instagram)

Le attiviste di Femen hanno preso d’assalto il Musée d’Orsay organizzando un flash mob come nella tradizione di protesta del loro movimento.

Tutto è partito da un episodio che ha fatto letteralmente il giro del mondo alcuni giorni fa: una studentessa ventiduenne è stata costretta a coprire la generosa scollatura del suo vestito per essere autorizzata ad entrare al Museo.

La ragazza che si è scontrata con la ferrea applicazione del regolamento del Museo, ha inizialmente obbedito agli addetti all’accoglienza del pubblico, quindi ha scritto un lunghissimo messaggio di protesta sui social portando l’episodio all’attenzione del pubblico.

Il suo messaggio è riuscito a smuovere l’opinione pubblica, tanto da convincere il movimento Femen organizzare un flash mob di protesta nella sede del Musée d’Orsay che, c’è da dire, si era già scusato con la studentessa.

Le donne seminude di Femen al Musée d’Orsay

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Attivista di Femen al Musée d’Orsay (Instagram)

Circa venti giovani donne si sono infiltrate nel museo, si sono radunate in una sala e hanno scoperto il seno, cominciando a gridare gli slogan femministi che sono ormai un vero e proprio simbolo del femminismo francese.

“Questo non è osceno”, “basta sessualizzare i corpi delle donne”, “sono oscena a causa tua” sono soltanto alcuni dei messaggi su cui il movimento francese per i diritti delle donne basa la sua lotta.

Il movimento Femen è nato in Ucraina con l’obiettivo di affermare ed allargare i diritti delle donne nel paese, emancipandole dall’industria del sesso che ha reso l’Ucraina una delle mete principali del turismo sessuale in Europa.

Contrariamente a quanto si crede, il movimento Femen non raccoglie esclusivamente donne, ma anche attivisti uomini che partecipano alle attività del movimento e manifestano insieme alle donne rimanendo completamente vestiti.

Il cuore dell’associazione è formato da studentesse giovanissime, di circa 20 anni, esattamente l’età della ragazza discriminata la scorsa settimana al Musée D’Orsay. Non stupisce quindi che, proprio per lei, la frangia francese del movimento si sia mobilitata.

Le manifestazioni si svolgono più o meno sempre attraverso la stessa procedura (circa venti manifestanti che si spogliano e manifestano brevemente dando vita a un flash mob) e per lo più in luoghi simbolici pubblici o aperti al pubblico.

 

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In Italia la manifestazione più eclatante del movimento Femen avvenne nel 2013: tre ragazze appartenenti all’organizzazione protestarono, ovviamente a seno scoperto, davanti al seggio elettorale dove Silvio Berlusconi stava recandosi per votare. All’epoca il Cavaliere, che era l’oggetto della contestazione per le sue torbide relazioni con ragazze ed escort molto giovani, piuttosto che scandalizzarsi o imbarazzarsi, applaudì a scena aperta.

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