Trump: “Ho nuove armi nucleari di cui nessuno ha mai sentito parlare”

Donald Trump ha dichiarato di avere nuove armi a disposizione e di aver mentito sul Coronavirus: è davvero così?

Trump armi
Donald Trump (Instagram)

Tra il Dicembre 2019 e il Luglio 2020 Donald Trump ha rilasciato una serie di interviste al celebre giornalista americano Bob Woodward. Al principio degli anni Settanta Woodward si era occupato anche del celebre scandalo Watergate a seguito del quale il Presidente Nixon fu costretto a dimettersi e l’intera sistema politico degli Stati Uniti fu messo completamente in ginocchio.

Donald Trump, quindi, sapeva perfettamente che il suo intervistatore fosse un vero e proprio gigante del giornalismo mondiale d’inchiesta e che sarebbe stato spinto a toccare argomenti scottanti nel corso delle lunghe interviste concesse a Woodward.

Nonostante questo, Trump non ha avuto alcuna esitazione nel rivelare al giornalista particolari sensazionali in merito a due argomenti che potrebbero avere enormi ripercussioni sulle elezioni presidenziali di quest’anno.

Il libro, intitolato Rage (cioè “Rabbia”) è stato pubblicato da pochissimo e ha profondamente scosso l’opinione pubblica mondiale: Trump ha davvero detto la verità o le sue dichiarazioni possono essere definite “spacconate elettorali”?

Trump: le nuove armi nucleari su cui il mondo si interroga

Donald Trump
Donald Trump (Foto: Instagram)

“Ho costruito un nucleare… un’arma che nessuno ha mai avuto prima in questo Paese. Abbiamo qualcosa che non hai mai visto né sentito. Abbiamo qualcosa di cui Putin e Xi non hanno mai saputo. Non c’è nessuno… quello che abbiamo è incredibile” ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti al microfono di Bob Woodward e non lo ha fatto in un momento qualunque della sua intervista.

Trump ha scelto di parlare del nuovo sistema di armi nucleari nel momento in cui lui e il giornalista stavano rievocando il terribile momento storico del 2017 in cui, a causa della tensione sempre crescente tra Stati Uniti e Nord Corea, si pensava che la terza guerra mondiale fosse alle porte della storia.

Il Washington Post ha riportato che, come ci si aspetterebbe da un vero professionista, Bob Woodward ha scelto di verificare le dichiarazioni di Trump prima di riportarle nel proprio libro, rivolgendosi a fonti che naturalmente hanno voluto rimanere anonime. Tali fonti hanno confermato le affermazioni del Presidente ma pare si siano anche dichiarate estremamente sorprese del fatto che Donald Trump abbia voluto fornire ai media queste informazioni strettamente riservate.

Inoltre un sito web americano che si occupa dell’operato del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha riportato alcune considerazioni interessanti: il Presidente Americano potrebbe aver fatto riferimento alla testata W76-2 che era stata annunciata pubblicamente nel 2018 e che venne presentata come un’aggiunta “a basso costo” all’arsenale nucleare americano. L’arma in questione sarebbe in grado, comunque, di scatenare una potenza distruttiva inferiore alle due bombe nucleari sganciate su Hiroshima e Nagasaki.

Mentre il mondo intero si interroga sulla veridicità delle affermazioni di Trump e anche sui motivi che avrebbero spinto il Presidente a rivelare queste informazioni alle potenze straniere, ci sono anche le affermazioni sul Coronavirus a portare parecchi problemi all’amministrazione Trump negli ultimi giorni.

Woodward ha infatti riportato nel suo libro che Trump ha dichiarato di conoscere dettagliatamente gli effetti del Coronavirus sulla popolazione fin dai primi momenti della pandemia negli Stati Uniti.

Il Presidente ha dichiarato che le sue fonti gli avevano riportato che il Coronavirus era “cinque volte più fatale di una normale influenza” e che, quindi, il Governo aveva tutte le informazioni necessarie a informare la popolazione.

Trump però scelse di minimizzare a tutti i costi la portata della pandemia: “Ho sempre voluto minimizzare. Ancora mi piace farlo, perché non voglio creare il panico.”

All’epoca il Presidente si lasciava andare anche ad affermazioni pericolosissime, arrivando addirittura a citare le iniezioni di candeggina come possibile metodo per sconfiggere il virus.

All’epoca di queste dichiarazioni era Marzo e la pandemia stava ancora muovendo i primi passi in Occidente. Pur essendo a conoscenza delle modalità di trasmissione del virus e di ogni possibile dettaglio in merito alla gravità della situazione, Trump ha continuato a ripetere per settimane che il virus sarebbe scomparso da solo.

Questa scelta politica è stata duramente attaccata dallo sfidante di Trump, colui che rappresenterà il Partito Democratico alle prossime elezioni: Joe Biden.

Biden ha dichiarato: “Ha mentito agli americani sui pericoli del virus. La sua negligenza è costata vite e ha causato la recessione economica. Non ha fatto il suo lavoro, di proposito.”

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In diverse altre occasioni Biden si è spinto fino a definire “disgustoso e quasi criminale” arrivando ad affermare che gli unici motivi per cui il Presidente non ha fermato il Paese dichiarando il Lockdown è di origine economica. “Si trattava di assicurare che il mercato azionario non scendesse e che i suoi ricchi amici non perdessero soldi” ha dichiarato Biden.

In realtà, Trump qualcosa ha fatto: dichiarò di voler visitare i laboratori di Wuhan e, dopo aver ricevuto un rifiuto, decise di tagliare i fondi americani all’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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