Capire lo stato di salute osservando i capelli: come leggere i segnali

Forse non tutti sanno che la chioma è una spia dello stato di salute. Ecco come capire se stiamo bene osservando i capelli e leggendo i segnali.

come capire stato di salute dai capelli
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Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che i capelli sono una spia del nostro stato di salute. La chioma, infatti, per quanto facciamo fatica a crederci, ci manda invece degli ottimi segnali per capire se stiamo bene o no. 

Se non siamo soliti decolorarli e stressarli con trattamenti vari i capelli possono infatti rivelare se siamo affetti da qualche patologia, se abbiamo un’alimentazione poco equilibrata o se siamo carenti di alcuni elementi essenziali.

Esistono diversi campanelli d’allarme che la nostra capigliatura ci invia e che dovrebbero farci riflettere sul nostro stato di salute. Ad esempio se sono indeboliti, se tendono a cadere o se abbiamo delle crosticine sul cuoio capelluto. Scopriamo cosa indicano questi stati anomali.

Come leggere i segnali sullo stato di salute osservando i capelli

stato di salute capelli
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Capire il nostro stato di salute osservando i capelli. La chioma ci manda infatti dei segnali che ci permettono di sapere se siamo in forma o se soffriamo di qualche patologia. 

Ma anche semplicemente di conoscere se abbiamo qualche carenza vitaminica. Insomma la capigliatura è un ottima spia della nostra salute.

Osservando i capelli possiamo capire se stiamo mangiando bene, se beviamo abbastanza o addirittura se la nostra tiroide sta funzionando a dovere.

Ma quali sono i campanelli di allarme che ci inviano i nostri capelli e che ci devono far riflettere ad un problema di salute?

  • Capelli indeboliti. Se non ci siamo sottoposti a decolorazioni o tinture aggressive negli ultimi tempi. Ma anche se non siamo tornate di recente dal mare o se non facciamo frequenti bagni in piscina e i nostri capelli appaiono molto secchi e rovinati forse è il caso di chiedersi se non si tratti di un problema alla tiroide. In particolare potrebbe essere una spia di ipotiroidismo. Se i capelli sono fragili, secchi e cadono facilmente e allo stesso tempo ci sentiamo sempre stanche, siamo dimagrite e ci sentiamo anche un po’ depresse. Facciamo un esame del sangue per vedere come sta la nostra tiroide.
  • Crosticine o squame sul cuoio capelluto. Possono essere la spia di una psoriasi, una malattia autoimmune, che causa un’infiammazione cronica alla pelle. Può essere connessa anche ad altre patologie autoimmuni come lupus, morbo di Crohn o artrite psoriasica.
  • Perdita dei capelli. Il fisiologico ricambio dei capelli è normale, specie nei cambi di stagione, ma se quando li spazzoliamo notiamo una caduta più abbondante del solito potrebbe essere utile approfondire la questione. Innanzitutto questa condizione può derivare dallo stress. Appurato che non ci siamo sottoposte a trattamenti cosmetici aggressivi potrebbe essere la spia di alcuni sblazi ormonali, ad esempio dopo la gravidanza o in menopausa. Tra le cause può esserci ancora la tiroide e un suo malfunzionamento, ma può essere anche dovuto al diabete. Inoltre può essere la spia di una carenza di vitamina A, di zinco o un’anemia.
  • Capelli bianchi o grigi precoci. In età avanzata è un fenomeno del tutto fisiologico ma se accade precocemente può dipendere dalla genetica e non necessariamente è una spia di qualche malattia o carenza alimentare. Lo stile di vita però può incidere molto sulla canizie. Ansia, stress, fumo e una dieta poco equilibrata possono contribuire a questo fenomeno. Tra le cause patologiche invece rientrano alcune malattie come l’ anemia perniciosa, l’ipotiroidismo, l’omocistinuria, la vitiligine, i bassi livelli di sideremia e la malnutrizione.
  • Forfora. Può dipendere da intolleranze alimentari o da un consumo eccessivo di latticini. Ma anche da carenza di vitamine e dall’utilizzo di prodotti troppo aggressivi. Inoltre può essere la spia di una psoriasi o di una dermatite seborroica.

  • Calvizie. Può dipendere da più fattori. Psico-fisici, ovvero derivanti da ansia, stress e traumi. Ma anche da scompensi ormonali. Nonché da malattie autoimmuni, nel caso dell’alopecia areata o di diabete. Esistono però anche cause congenite.

 

 

 

 

 

 

 

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