Covid e bambini: “Non era Kawasaki ma infiammazione multisistemica”

Inizialmente confusa con la sindrome di Kawasaki l’Ospedale Bambino Gesù scopre che “nei bambini con Covid si trattava di infiammazione multisistemica”.

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Inizialmente confusa con la sindrome di Kawasaki, l’Ospedale Bambino Gesù ha invece scoperto che alcuni bambini affetti da Covid sviluppavano un’infiammazione multisistemica.

Mis-c (Multisystem Inflammatory Syndrome in Children) è il nome di questa patologia infiammatoria sistemica causata dall’infezione da SARS-Cov2 nei bambini.

Le due rare patologie, inizialmente confuse, hanno in effetti manifestazioni simili ma caratteristiche immunologiche differenti. Questo apre la strada a test specifici per la diagnosi precoce e a trattamenti mirati.

Ospedale Bambino Gesù: “Non era Kawasaki ma infiammazione multisistemica”

Era la fine di aprile quando alcuni pediatri italiani lanciarono l’allarme su un ipotetico legame tra Covid e sindrome di Kawasaki nei bambini.

E se all’inizio della pandemia molti bambini sembravano quasi immuni al Sars-CoV2 andando avanti anche loro hanno iniziato ad ammalarsi.

Fino a che i pediatri non hanno riscontrato che alcuni bambini entrati in contatto con il Coronavirus sviluppavano una patologia riconducibile alla sindrome di Kawasaki.

A fare poi la sensazionale scoperta è stato l’Ospedale Bambino Gesù che ha individuato il meccanismo che scatena la grave risposta infiammatoria nei bambini con Covid-19.

Non si tratta della sindrome di Kawasaki ma della Mis-c ovvero una nuova patologia che può insorgere dopo aver contratto il Covid.

I bambini affetti da questa sindrome che può manifestarsi anche uno o due mesi dopo il contagio, riportano un’infiammazione dei vasi sanguigni denominata vasculite. Non solo, anche problemi cardiaci, intestinali e un aumento sistemico dello stato infiammatorio.

Si tratta di una condizione rara ma riportata da centinaia di report di pediatri in tutto il mondo.

E visto che le caratteristiche di questa malattia sono in parte comuni alla vasculite, che si presenta con la sindorme di Kawasaki, inizialmente si era pensato a questa.

Lo studio denominato Cactus – Immunological studies in children affected by COVID and acute diseases”, messo a punto dai ricercatori del Bambino Gesù in collaborazione con il Karolinska Institutet di Stoccolma.

Alla ricerca hanno collaborato il Centro Covid di Palidoro, il gruppo di Pediatria Generale che negli ultimi anni si è dedicato allo studio della malattia di Kawasaki e quello di Immunologia clinica e Vaccinologia del Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero.

Nella ricerca coinvolti un totale di 101 bambini, di cui 13 con Covid che hanno sviluppato la forma multisistemica infiammatoria. Altri 41 con Covid, 28 con patologia di Kawasaki insorta in epoca pre Covid e 19 sani.

In entrambe le malattie, Kawasaki e MIS-C – si legge sul sito dell’Ospedale Bambino Gesù – è stata rilevata un’alterazione dei livelli delle citochine. Ovvero i mediatori dell’infiammazione, coinvolti nella risposta immunitaria. Ma con delle differenze: ad esempio l’interleuchina 17a (IL-17a) è risultata particolarmente aumentata nei bambini con malattia di Kawasaki ma non in quelli con Covid e Mis-c”.

Inoltre si legge ancora, “rispetto ai bambini con Kawasaki, nei pazienti affetti da Covid che sviluppano Mis-c è stata individuata un’elevata presenza di auto-anticorpi. Cioè di anticorpi diretti contro particolari porzioni di tessuto cardiaco o sostanze propri dell’organismo stesso, che agiscono contro due specifiche proteine (endoglina e RPBJ). Questi auto-anticorpi possono determinare il danno vascolare e cardiaco tipico della Mis-c”.


Infine, conclude l’Ospedale pediatrico della Santa Sede: “Anche dal punto di vista cellulare sono emerse differenze sostanziali tra le due patologie. I bambini affetti da Covid, infatti, presentano un particolare tipo di linfociti T (sottotipo di globuli bianchi deputati alla difesa dell’organismo) con funzione immunitaria alterata rispetto ai bambini con malattia di Kawasaki. Questa alterazione è alla base dell’infiammazione e della produzione di autoanticorpi contro il cuore”.

I risultati di questo importante studio sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica ‘Cell’.

(Fonte: Ospedale Bambino Gesù)

 

 

 

 

 

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