Vincenzo De Luca indagato per truffa ai danni della Regione – VIDEO

Vincenzo De Luca, simbolo della lotta al Coronavirus in Campania, è nel registro degli indagati della Procura di Napoli: l’accusa è truffa ai danni della Regione.

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Tutto è nato a seguito di un incidente stradale nel quale venne coinvolta l’auto su cui si trovava il Presidente De Luca esattamente tre anni fa: era il 15 Settembre 2017. Dagli accertamenti relativi a quell’incidente sono emersi dei dettagli che hanno imposto al Procuratore capo di Napoli di iscrivere il Presidente De Luca nel registro degli indagati per una truffa che avrebbe favorito dei vigili urbani di Salerno, assicurando agli “amici” del Presidente stipendi da capogiro.

Vincenzo De Luca indagato per truffa: vigili urbani pagati come dirigenti

Vincenzo De Luca Truffa
Vincenzo De Luca (Instagram)

Nel Settembre 2017 l’auto sulla quale viaggiava De Luca si trovava a Salerno e, mentre percorreva contromano una strada cittadina (avendo le autorizzazioni per farlo), l’auto investì una ragazza di 22 anni che girava a bordo del suo scooter.

Al volante dell’automobile c’era Claudio Postiglione, il quale risulta essere dipendente della Polizia Municipale di Salerno, cioè un vigile urbano.

Postiglione aveva ottenuto un posto nella Segreteria del Presidente con l’incarico di occuparsi dei “rapporti con strutture regionali e istituzioni locali”. Oltre a lui erano stati inseriti in incarichi di eguale prestigio altri tre vigili urbani: Gianfranco Baldi, Giuseppe Muro e Giuseppe Polverino.

I decreti 62, 63, 64 e 65 dell’anno 2016, con cui De Luca sanciva le nomine dei suoi “protetti” sono attualmente al vaglio della Procura di Napoli.

C’è da sottolineare che in realtà le “strane nomine” di Vincenzo De Luca erano già state additate dall’opposizione (cioè da un consigliere regionale di Forza Italia) come irregolari. Un anno dopo l’incidente il consigliere Severino Nappi aveva segnalato il problema con un’interrogazione al capo di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, al direttore generale per le Risorse Umane della Giunta Regionale e, ovviamente, al Procuratore della Repubblica di Napoli e al procuratore presso la Corte dei Conti della Campania.

Alle massime autorità della Regione Nappi sottolineava che il Presidente De Luca aveva scelto di mettere al proprio servizio (anche in qualità di autista) dei pubblici ufficiali i quali, oltre allo stipendio da Vigile Urbano, una volta entrati nelle nuove mansioni hanno cominciato a percepire lo stipendio di un dirigente d’azienda.

Inoltre, sottolineava Nappi, la Regione Campania mette al servizio dei suoi funzionari ben una ventina di dipendenti che possono svolgere diverse mansioni di servizio, tra cui anche quella di autista. Il fatto che De Luca abbia deciso di non utilizzare il personale addetto a quelle mansioni per favorire i “suoi” vigili urbani di Salerno, sembra la prova De Luca volesse essere circondato soltanto dal suo piccolo nucleo di “uomini scelti”, ai quali avrebbe assicurato uno stipendio eccezionale attraverso una vera e propria truffa amministrativa ai danni della Regione Campania.

Si tratta purtroppo di una pesante batosta per l’immagine del Presidente de Luca, il quale in passato era stato elogiato per il suo operato nella gestione della pandemia di Coronavirus in Campania, guadagnandosi anche il rispetto internazionale e una citazione social da parte di Naomi Campbell.

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