‘Ho organizzato un party per l’arrivo di tuo figlio’, poi la tragedia

Orrore in Brasile dove una donna ha ucciso l’amica incinta per potergli sottrarle il figlio dal grembo con la complicità del compagno. 

Brasile, uccide l'amica incinta per sottrarle il bambino
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Davvero inquietante l’omicidio che si è consumato in Brasile dove una donna ha ucciso l’amica incinta per poi sottrarle in figlio dal grembo in modo spaventoso. Il desiderio di maternità a volte davvero può diventare ossessivo fino a spingere una donna a compiere un efferato omicidio. L’omicida infatti aveva subito un’aborto spontaneo lo scorso anno. 

Tutti i particolari sull’episodio di cronaca che è accaduto lo scorso 28 agosto e che sta scuotendo molti cuori in tutto il mondo e quali possono essere le conseguenze psicologiche di un aborto spontaneo, conseguenze che possono addirittura spingere ad un omicidio.

Uccide la sua amica incinta per rubarle il figlio che portava in grembo, la scioccante ricostruzione dell’accaduto

Uccide l'amica incinta per sottrarle il figlio dal grembo
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Succede in Brasile lo scorso 28 agosto a Santa Caterina nella parte Sud del Brasile, dove secondo gli inquirenti che hanno ricostruito l’orribile vicenda, Flavia Godinho Msfra che era in dolce attesa, sarebbe stata ritrovata morta senza il suo bambino nel grembo. A scoprire il corpo della donna, suo marito.

Secondo i dati autoptici la donna sarebbe morta in seguito a diverse ferite riportate alla testa e per i tagli inferti all’addome nell’ intento di sottrarle il feto e a compiere questo efferato omicidio sarebbe stata una sua ex compagna di scuola.

Secondo le ricostruzioni questa ex compagna di scuola, avrebbe attirato Flavia in una zona sconosciuta ed isolato a Canelinha facendole credere che in questo luogo lei e il suo compagno avessero organizzato una festa per il suo bambino, in particolare il classico ‘baby shower’.

Giunta sul luogo la mamma in attesa sarebbe stata colpita alla testa con un mattone dal compagno dell’amica che poi le avrebbe anche sottratto il bambino dal grembo utilizzando un coltello. Dopo aver ucciso la donna e sottratto il feto, la coppia di omicidi si sarebbe recata nell’ospedale più vicino, forse con la speranza di poterlo far riconoscere come proprio, magari raccontando che il bimbo era nato con un parto casalingo, ma i due per fortuna sono stati arrestati.

L’amica della giovane vittima, avrebbe raccontato di aver subito un’aborto spontaneo lo scorso anno e di essere stata colpita da una vera e propria ossessione di poter avere un figlio. Il bimbo sottratto barbaramente alla madre, in questo momento, secondo quando riferito da alcuni organi di stampa locali, verserebbe in ottime condizioni presso l’ospedale pediatrico di Florinapolis. 

Le conseguenze psicologiche di un aborto spontaneo che hanno potuto spingere ad un efferato omicidio

Le conseguenze psicologiche di un aborto spontaneo
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Un’aborto spontaneo, molto spesso viene accolto come qualcosa che ‘può accadere’ nella vita di una donna, ma rappresenta un vero e proprio strappo nell’anima che troppo spesso genera depressione o pensieri ossessivi come quelli che hanno spinto una donna ad uccidere un’amica incinta per avere tra le braccia suo figlio.

Secondo gli esperti e quanto riportato sul sito dell’Istituto A.T. Beck ( Terapia cognitivo-comportamentale) : 

“L’aborto spontaneo è una delle complicanze più comuni durante l’inizio della gravidanza. Si stima che l’aborto avvenga nel 20% di tutte le gravidanze clinicamente riconosciute e fino alla metà di tutte le gravidanze. L’esperienza dell’aborto può compromettere la salute e il benessere psicologico delle donne. L’aborto spontaneo è stato associato a un aumento dei livelli di sofferenza, ansia e depressione. In alcuni casi, i sintomi psicologici di ansia e depressione possono persistere fino a 1 anno dopo l’aborto spontaneo. Inoltre, è sempre più riconosciuto che le conseguenze negative per la salute psicologica e mentale del precedente aborto spontaneo continuino dopo la perdita e nelle successive gravidanze. Esiste il rischio potenziale che le donne che hanno avuto un aborto spontaneo possano essere a rischio di stress materno durante la loro successiva gravidanza, che a sua volta è associata a esiti avversi correlati alla gravidanza (San Lazaro Campillo et al., 2017).

Possiamo chiaramente immaginare che, in generale, l’aborto sia un’esperienza molto vivida per le donne, sia da un punto di vista fisico che psicologico: la donna avrà sicuramente memoria del dolore e dell’emorragia; le contrazioni dolorose e la presenza di sanguinamento sono i sintomi che inducono a pensare che si sta perdendo il bambino. La consapevolezza di non avere alcun controllo su ciò che sta accadendo al corpo, insieme alla paura di perdere la gravidanza, genera una profonda angoscia che può portare a un attacco di panico e/o a sperimentare un vero e proprio stato di shock”

Proprio questo stato ‘post traumatico’ sarà stato il terreno fertile perché nella mente dell’omicida maturassero pensieri ossessivi e venisse premeditata l’uccisione dell’amica.

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ll bimbo, tornerà tra le braccia di suo padre, ma a causa della ‘pazzia’ di un’altra donna non potrà mai conoscere quelle madre che con tanto amore l’ha portato in grembo.

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