MOIGE contro Gente in difesa della famiglia Totti: la denuncia – VIDEO

Il MOIGE ha deciso di sostenere la famiglia Totti con un’azione legale contro il direttore di Gente.

Il MOIGE è il Movimento Italiano Genitori e si occupa della difesa dei diritti dei bambini e in generale dei minori in Italia, prevenendo e combattendo abusi di ogni genere.

Il Movimento si è deciso a intervenire legalmente contro il settimanale Gente, il cui direttore ha autorizzato la pubblicazione di una foto di copertina ritenuta sconveniente e scandalosa perché mirava a sessualizzare una minorenne senza alcun rispetto per la sua privacy.

Il MOIGE in difesa di Chanel Totti e della sua famiglia

figlia Totti MOIGE
Ilary Blasi e Francesco Totti (Instagram)

La scelta del settimanale Gente è stata definita inaccettabile e perversa da Elisabetta Scala, vice presidente e responsabile media del MOvimento Italiano GEnitori. “È inaccettabile e perverso pubblicare sulla copertina di una rivista l’immagine di una tredicenne con il suo lato B in evidenza, peraltro facendo esplicitamente riferimento a esso e a quanto somigli a quello della madre” è stata la durissima dichiarazione della Scala.

Ad aggravare ulteriormente la posizione del direttore di Gente è stata la discutibilissima scelta di oscurare il volto della ragazzina lasciando perfettamente visibile il resto del suo corpo.

La somiglianza con Ilary Blasia quel punto, non poteva assolutamente essere riferita ai tratti somatici di Chanel, ridotti a un pugno di pixel: si riferiva di certo al posteriore che, inconsapevolmente, Chanel stava offrendo “in posa” ai paparazzi in agguato sulla spiaggia.

In genere i fotografi delle grandi riviste che si occupano di spettacolo e cronaca rosa utilizzano come giustificazione dei loro eccessi il fatto che si tratti di personaggi pubblici la cui vita privata costituisce un argomento di interesse per i lettori.

In questo caso però il MOIGE non ritiene assolutamente ammissibile una giustificazione del genere. “Non può essere una giustificazione il fatto che si tratti della figlia di personaggi noti, a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, semmai è un’aggravante, perché la minore, di cui si fa anche il nome, è perfettamente identificabile”.

Finisce, quindi, che la scelta di oscurare il volto di Chanel, in rispetto alla sua giovane età, non ha fatto che rendere ancora più perversa l’intera operazione: alla ragazzina è stata negata qualsiasi individualità ed è stata ridotta a un corpo da dare in pasto ai lettori del settimanale e a un nome famoso da utilizzare per attirare ulteriormente l’attenzione mediatica.

Purtroppo, come sottolinea il MOIGE attraverso le dichiarazioni della sua vice presidente, si tratta di un’operazione attiva su vastissima scala, che non riguarda purtroppo soltanto il caso di Chanel Totti. “Questo nuovo andamento della comunicazione mediatica di iper – sessualizzazione dell’infanzia e dell’adolescenza, ai confini con l’istigazione alla pedofilia, deve produrre un’unanime reazione di indignazione e al contempo essere immediatamente fermata dalle istituzioni che si occupano di tutelare i nostri figli e salvaguardare un giornalismo e una comunicazione mediatica corretti e rispettosi dei minori” ha affermato Elisabetta Scala.

 

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