Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha riscritto le linee guida della legge sull’aborto: pillola RU486 fino alla nona settimana e nessun obbligo di ricovero.
Da qualche mese circolava la voce di voler cambiare le linee guida nazionali in materia di aborto farmacologico. In particolare sulla possibilità di essere fatto in day hospital, in ambulatorio senza giorni in ospedale obbligatori. Ed adesso è diventata realtà.
Aborto farmacologico in day hospital
Le nuove linee guida nazionali basate sull’evidenza scientifica, prevedono l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital.
Ciò significa che se una donna vuole abortire potrà farlo fino alla nona settimana e una volta assunto la pillola abortiva – la RU486 – potrà tornare a casa subito dopo aver assunto il farmaco, senza dunque obbligo di ricovero in ospedale.
Così il ministro della Salute Speranza ha riscritto le linee guida della legge 194, tornata con forza alla ribalta dopo che nelle scorse settimana in seguito la giunta regionale dell’Umbria, ha deciso di vietare l’aborto farmacologico in day hospital con una delibera.
Le nuove linee guida, basate sull’evidenza scientifica, prevedono l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e fino alla nona settimana.
È un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194 che è e resta una legge di civiltà. pic.twitter.com/0OkNq8Vbnj— Roberto Speranza (@robersperanza) August 8, 2020
Le evidenze scientifiche sono molto chiare: il consiglio di Sanità e le società di ginecologia e ostetricia hanno espresso un parere favorevole univoco.
Un passo molto importante che – come lo stesso Ministro della Saluta scrive in un tweet – rimane nel rispetto della Legge 194. Una legge che ha cambiato il contesto italiano e che ha fatto tanto discutere, ma che rimane pur sempre, una legge di civiltà.
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