Facebook odia i capezzoli, ma solo quelli delle femmine: sai perché?

Facebook e Isntagram hanno dichiarato guerra ai capezzoli femminili mentre quelli maschili rimangono in bella vista: tutte le reazioni del web.

facebook capezzoli
(Fonte: Instagram)

Tutti sanno che Facebook e Instagram non accettano fotografie che ritraggano capezzoli femminili in bella mostra.

A livello “formale” la spiegazione è, per essere classificate come adatte e un pubblico giovane, c’è bisogno di censurare immagini esplicite che potrebbero essere considerate dannose, sconvolgenti o sgradevoli per gli utenti più giovani.

Questa spiegazione però sembra piuttosto ipocrita, dal momento che la carica di erotismo presente su Facebook e Intagram è comunque davvero molto alta, anche senza mostrare capezzoli femminili.

Inoltre, i capezzoli maschili vengono mostrati senza alcun tipo di problemi, rendendo ancora più strana la “colpevolizzazione” dei capezzoli femminili che, in realtà, non sono poi molto differenti da quelli maschili.

Nel corso del tempo questa piccola assurdità ha fatto nascere molti movimenti di protesta sui due social e alcuni utenti sono arrivati anche a “incollare” capezzoli maschili su quelli femminili per far sì che alcune foto superassero la censura.

Ma quali sono le ragioni culturali dietro alla decisione di Facebook e Instagram? Sono superate oppure no?

Instagram, Facebook e i capezzoli femminili: un rapporto difficile

capezzoli facebook
(Fonte: Instagram)

Ha senso mettere il pezzo di sopra del costume alle bambine che giocano in spiaggia? Molte madri direbbero di no, dal momento che un reggiseno che non ha niente da reggere è soltanto scomodo per le bambine che non vogliono far altro che divertirsi.

Per questo motivo nessuno si scandalizza nel vedere bambine in spiaggia che indossano soltanto gli slip.

Le cose cambiano quando il seno comincia a crescere, cioè tra gli 11 e i 13 anni: da quel momento in poi le madri spiegano alle bambine che si accingono a diventare piccole donne che è arrivato il momento di indossare il reggiseno, anche se non c’è poi ancora molto da reggere.

Alla stessa maniera, le madri dei maschietti cominceranno a far indossare sempre gli slip ai bambini nel momento in cui si comincia a vederli come “ometti” e non più come bambini.

Questo comportamento, che ci sembra così naturale da non aver bisogno di alcuna spiegazione, è lo stesso che viene reso attivo su Instagram e Facebook: i capezzoli delle donne fanno parte dei loro caratteri sessuali secondari, cioè di quelle caratteristiche fisiche che si sviluppano nelle donne mature dal punto di vista sessuale.

caratteri sessuali secondari propri dei maschi sono il cambio della voce (che si fa più profonda) e la crescita di peli su gran parte del corpo.

Il seno delle donne ha però un significato sessuale molto più profondo rispetto alla semplice barba di un uomo o rispetto ai suoi peli ascellari: il seno materno è una delle prima cose con cui un bambino entra in contatto e stabilisce una relazione. Il seno della madre è anche l’oggetto principale della fase orale dello sviluppo psico – sessuale del bambino per come Freud l’ha strutturato. Tutte le madri sanno, infatti, quanto l’attaccamento al seno sia fondamentale per costruire un rapporto sicuro con il proprio bambino, che lo trasformerà in un adulto emotivamente stabile.

Ne deriva, quindi, che il seno femminile è alla base dello sviluppo sessuale di tutti gli individui, sia che siano nati maschi sia che siano nati femmine. Per questo motivo almeno una volta nella vita abbiamo sentito dire che “le tette piacciono a tutti”!

Per tutti questi motivi si potrebbe dire che il seno femminile, e naturalmente il capezzolo femminile, è un carattere sessuale secondario ma di primaria importanza, che ottiene moltissima attenzione da parte dei maschi. E delle femmine, ammettiamolo.

Di certo, il seno femminile non può essere collegato solo alla sessualità: quando una donna allatta il seno si trasforma in qualcosa di molto diverso da un oggetto o da un carattere sessuale. A livello simbolico parla di nutrimento, sicurezza e amore materno.

Quando il seno (e i capezzoli) di una donna vengono mostrati per parlare del cancro al seno, della sua prevenzione o della dignità estetica delle donne che hanno subito la mastectomia, il seno femminile non ha assolutamente nulla di erotico ma diventa uno strumento politico e sociale.

In passato le proteste delle donne sono nate nel momento in cui i principali social network hanno deciso di censurare fotografie in cui venivano mostrati capezzoli femminili, quindi un seno completamente nudo, per parlare di problemi legati alla salute delle donne.

Per aggirare il problema, di solito si ricorre a rappresentazioni grafiche di altro tipo per evitare di fotografare capezzoli reali.

 

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Un post condiviso da ⚜️Dra Ariane Justulin (@dra_arianejustulin) in data:

Se il seno di una donna (e quindi i suoi capezzoli) ha significati simbolici così differenti i principali social network hanno deciso di censurare tutte le foto in cui compare nudo, a prescindere dallo scopo per cui la foto è stata scattata?

https://www.instagram.com/p/CDTcex4BYmg/

A quanto pare si tratta soltanto di un problema di quantità: sarebbe impossibile esaminare una a una tutte le fotografie caricate quotidianamente su reti social con milioni e milioni di utenti che postano anche più immagini al giorno. Per questo motivo, Instagram e Facebook hanno dovuto decidere per la linea dura.

L’alternativa, per la parità di genere, sarebbe permettere che gli uomini pubblichino tranquillamente sui social network fotografie in cui si veda il pene. Saremmo pronti ad accettarlo?

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