Il feticismo? Un gioco da grandi, ma perfettamente normale

Il feticismo non è poi così brutto: è una preferenza, o piccola perversione che abbiamo tutti, anche se in forme diverse. E tu quale piccola perversione hai? 

feticismo
(Fonte: Pixabay)

Si tende a credere che il feticismo sia una tendenza estremamente evidente, che i feticisti siano molto pochi e che le loro “fissazioni” siano terribilmente rare.

La verità è invece che tutti siamo un po’ feticisti e che non c’è assolutamente niente di male in questo. Anzi, scoprire le nostre “passioni” senza paura e metterle in pratica aumenterà tantissimo la nostra consapevolezza e il nostro divertimento.

Basta soltanto “fermarsi” ai primi gradi di feticismo: la “scala” su cui si cataloga l’intensità del fenomeno è formata da quattro gradi e i primi due sono estremamente diffusi.

Il primo grado consiste semplicemente nell’avere una lieve preferenza nei confronti di partner con certe caratteristiche fisiche. A questo livello così blando non si dovrebbe nemmeno parlare di feticismo vero e proprio, ma solo di gusti.

Il livello due è identico al primo ma la preferenza diventa spiccata e immediatamente riconoscibile: aver avuto soltanto fidanzate bionde o solo fidanzati grassi potrebbe essere considerata una forma lieve di feticismo.

Il livello tre e quattro sfociano invece nel disturbo feticistico e hanno pessime conseguenze per la vita di chi soffre di questo disturbo e per coloro che li circondano.

Feticismo sì o no? Siamo tutti un po’ feticisti!

tacchi in città
Photo AdobeStock

Il termine feticismo trae origine dalla parola feticcio. Un feticista è una persona che “adora” un feticcio in grado di stimolare il suo desiderio sessuale.

In pratica, una persona con un comportamento feticistico (che cioè non influisce in alcun modo con la sua vita normale) semplicemente sposta il suo interesse sessuale dall’interezza della persona a un feticcio che la sostituisca. 

Il feticcio può essere una parte del corpo o un oggetto inanimato che appartiene o è stato indossato dalla persona desiderata. Oltre al classico esempio dei tacchi alti o degli abiti di pelle ci sono moltissimi tipi diversi di feticismo “leggero”: si potrebbe addirittura affermare che ci sono infiniti feticismi che vengono “attivati” da uno qualsiasi dei cinque sensi.

Un tipo di feticismo molto comune è quello per un determinato tipo di caratteristiche fisiche. Alcune persone possono sentirsi eccitate in maniera particolare da persone molto grasse o al contrario da persone estremamente magre, da persone piuttosto anziane o che sembrano particolarmente giovani. Si tratta di “preferenze” estremamente comuni e assolutamente normali: tutti abbiamo dei gusti molto specifici.

Ci sono però “preferenze” da cui sarebbe bene liberarsi presto, come quella per le persone che hanno commesso un crimine: si chiama ibristofilia, dalla parola greca ùbris (colpa). Classici esempi di ibristofilia sono le storie delle persone che scrivono lettere d’amore ai colpevoli di omicidio. In Italia è stato clamoroso il caso di Erika De Nardo e Mauro “Omar” Favaro, i due fidanzati colpevoli dell’omicidio di Novi Ligure. I due ricevettero molte lettere d’amore o di ammirazione mentre si trovavano in carcere.

Il feticismo è un tipo di attrazione che però non rende impossibili i rapporti sessuali quando non viene soddisfatta. Un uomo che si eccita particolarmente quando indossa abiti di pelle riuscirà tranquillamente ad avere rapporti “normali”, senza che gli abiti di pelle siano coinvolti. Si tratta in qualche modo di un semplice “gioco da grandi” a cui tutti giochiamo, attraverso tempi e modalità differenti.

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C’è una differenza tra uomini e donne? Assolutamente sì! A dimostrarlo sono stati vari studi scientifici che sono arrivati alla conclusione che per gli uomini “feticizzare” è un meccanismo quasi innato, molto più naturale che nelle donne. Questo significa che gli uomini in linea generale saranno attratti da parti del corpo femminile (seno, glutei, gambe, bocca, mani, piedi) molto più di quanto le donne sono attratte dalle stesse parti del corpo maschile.

Questo spiega anche perché i maschi omosessuali siano molto più ossessionati dall’aspetto fisico dei propri partner rispetto alle donne omosessuali, che fanno della compatibilità emotiva e dell’attrazione intellettuale due canoni fondamentali per la scelta della propria partner, considerando spesso meno importante l’aspetto fisico.

Le donne sono inconsciamente consapevoli di questa “operazione” del cervello maschile. Per questo motivo, quando vogliono conquistare un partner senza troppi sforzi “mettono in mostra” le parti più interessanti di sé.

Alcune arrivano addirittura a modificare pesantemente il proprio corpo, al fine di essere certe di essere notate e di essere desiderate dagli uomini: un caso eclatante? Francesca Cipriani e la sua fissazione per l’ingrandimento del seno.

Come a dire che le donne si sentono attratte dalle persone nella loro totalità, mentre gli uomini sono più propensi a provare attrazione fisica per una partner che abbia determinate caratteristiche fisiche, quelle stesse che per lui costituiscono un “feticcio”.

“Forse è stupida, ma che tette!” è una frase tipicamente maschile, no?

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