“Il Coronavirus non è stagionale”: la verità dell’OMS – VIDEO

Il Coronavirus è un virus diverso dall’influenza stagionale: ecco quali sono gli ultimi avvertimenti dell’OMS.

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A causa della sua somiglianza con un virus dell’influenza stagionale, molti hanno cominciato a pensare al Coronavirus come a un comune malanno di stagione che scomparirà e ritornerà “ad ondate”.

Purtroppo le cose non stanno affatto così, come avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In concomitanza con l’estate il virus sta lentamente scomparendo e i casi di contagio sono sempre meno, ma questo non dipende dall’andamento stagionale di un virus destinato a “sparire” con il caldo e a “tornare” in autunno insieme ai primi freddi.

Tutto dipende dalle misure di contenimento del virus: ecco come ci hanno protetto e continueranno a proteggerci.

L’allarme dell’OMS: “Il Coronavirus non è stagionale”

covid-19 virus
Foto da Pixabay

La dottoressa Margaret Harris ha dichiarato, nel corso di una conferenza digitale da Ginevra: “La gente sta ancora pensando alle stagioni. Ciò che tutti abbiamo bisogno di comprendere è che si tratta di un nuovo virus, che si comporta in modo diverso”.

La dottoressa ha inoltre invitato tutti i cittadini europei a pensare al virus come a una grande ondata e non come a una serie di ondate che si susseguiranno a seconda delle stagioni con picchi più o meno alti.

“Sarà un’unica grande ondata, che andrà un po’ su e un po’ giù. La cosa migliore è appiattirla trasformandola in qualcosa che sfiori appena i nostri piedi” ha detto la portavoce dell’OMS.

Nel corso della stessa conferenza è stato inoltre ribadita la necessità di continuare con le misure di prevenzione al fine di impedire un nuovo dilagare di contagi che, con i raduni estivi in occasione di eventi particolari o per la semplice movida, potrebbero aumentare di nuovo costringendoci a una nuova quarantena durante il prossimo autunno.

Mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro, indossare i dispositivi di protezione personale quando si è a contatto con altre persone o negli esercizi pubblici, sarà ancora strettamente necessario per diverso tempo, secondo le indicazioni dell’OMS.

Nel frattempo la comunità scientifica internazionale sta alacremente lavorando alla formulazione di un vaccino efficace: finora alcune sperimentazioni condotte a Oxford hanno ottenuto ottimi risultati, ma con ogni probabilità il vaccino non sarà pronto prima del 2021.

pixabay

Fino ad allora, se il numero di contagi dovesse tornare a salire, ci potrebbe essere la necessità di un nuovo lockdown, che potrebbe avere effetti ancora più devastanti sia sull’economia italiana sia sul benessere psicologico degli italiani. Tra le conseguenze più invisibili e più drammatiche del periodo della quarantena, infatti, la sindrome post traumatica da stress che ha colpito milioni di persone.

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