Come pulire le cozze velocemente: ecco tutti i passaggi

Hai voglia di cozze ma il solo pensiero di pulirle ti terrorizza? Niente paura, qui ti spieghiamo tutti i passaggi su come pulire le cozze velocemente. 

come pulire le cozze
Cozze (Adobe Stock)

Impepata di cozze, sautè di cozze, cozze gratinate, cozze alla marinara, e ancora insieme alla pasta per uno spaghetto allo scoglio o dentro a una zuppa di pesce. Questi e tanti altri sono i modi per cucinare il delizioso mollusco utilizzato frequentemente nella cucina italiana.

Ora che ti è venuta voglia di una cena a base di cozze l’idea di doverle pulire ti mette estremamente pensiero. Niente panico. Qui potrai trovare tutti i passaggi su come pulire le cozze velocemente e senza troppi affanni.

Con qualche semplice trucchetto potrai scoprire come riconoscerne la freschezza e pulirle risparmiando un sacco di tempo. Scopriamo come fare.

Ecco tutti i segreti per pulire le cozze velocemente

Pulire le cozze è un compito considerato da molti ingrato che porta via parecchio tempo e spesso, se non fatto con maestria, che sortisce anche scarsi risultati.

I meno esperti in cucina talvolta finiscono per non cucinarle proprio per evitare di cimentarsi nella loro pulizia, considerata appunto troppo ardita.

In realtà se si decide di preparare un piatto a base di cozze occorrerà armarsi di pazienza, perché pulirle richiede un po’ di tempo. Ma grazie a questi consigli potremo imparare a pulirle velocemente. Inoltre, cosa non meno importante potremo apprendere come riconoscerne la freschezza e alcuni metodi per conservarle.

Tali molluschi infatti se aperti si contaminano con parassiti e impurità provocando spiacevoli gastroenteriti, quindi è bene porre un occhio di riguardo sotto questo aspetto.

In pescheria possiamo chiedere di farcele pulire con una centrifuga apposita anche se poi a casa dovremo rimetterci le mani. Ovviamente dopo questo trattamento potrà essere più facile pulirle anche per noi ma dobbiamo fare attenzione perché tale macchina rompe diversi gusci, e come appena detto, quelle rotte contaminandosi vanno necessariamente eliminate.

Inoltre il bisso cioè la barbetta con cui le cozze si nutrono e si aggrappano agli scogli va tolta solo esclusivamente a mano.

Altra raccomandazione è che le cozze quando si acquistano dovranno essere vive e con le valve ben chiuse. All’interno dovranno contenere la loro acqua e quindi dovranno essere pesanti e se le valve sono appena dischiuse, al minimo contatto, dovranno chiudersi.

Se le cozze che avete acquistato sono leggere o se le valve si dischiudono alla minima pressione delle dita significa che non sono fresche. Inoltre, controllate che non stazionino in acqua. L’acqua che contengono dovrà essere la loro e non quella che possono incamerare se poste dentro a una bacinella.

Quando le acquistate controllate che siano all’interno di sacchettini muniti di un’etichetta che riporta luogo di provenienza, lotto di produzione e la data di confezionamento.

La prima operazione da fare è di sciacquare sotto l’acqua corrente le cozze.

Iniziamo poi eliminando il bisso. Tecnicamente andrebbe eliminata tirandola all’insù ma così c’è il rischio che il bisso o barbetta si spezzi e in parte rimanga all’interno del guscio. Meglio quindi tirarlo all’ingiù per eliminarlo completamente. Importante è tenere stretta la cozza per evitare che si possa strappare.

Man mano che troviamo cozze aperte o danneggiate le scartiamo perché sono morte e quindi non buone da mangiare.

Con un coltello eliminiamo anche raschiandoli eventuale calcare o parassiti che troviamo sul guscio della cozza.

Una volta terminate queste operazioni possiamo lavare le cozze di nuovo sotto l’acqua corrente. Poi le mettiamo dentro a una ciotola con dell’acqua e con le mani le strofiniamo tra di loro per eliminare tutti i residui di barbetta.

Proseguiamo così finché non saranno pulite. Per quelle più sporche sarà necessario raschiarle ancora un po’ con la lama di un coltello o con una paglietta d’acciaio.

Quando abbiamo terminato anche queste operazioni le risciacquiamo di nuovo sotto l’acqua fresca corrente pronte per essere cucinate.

Se altrimenti non vogliamo consumarle tutte subito possiamo procedere in 2 modi. O altrimenti possiamo congelarle.

  • O le rimettiamo nella retina facendo attenzione a stringerla bene, questo per evitare che le valve delle cozze si aprano e si perda l’acqua al loro interno e poi le ricopriamo con un panno umido.

In questo modo possiamo conservarle in frigorifero per 1-2 giorni alla temperatura di circa 2 gradi.

  • Altrimenti le cuociamo con pochissima acqua o con un fondo di cottura in una casseruola e le conserviamo con la stessa acqua di cottura in frigorifero per qualche giorno.

A tal proposito ecco il procedimento.

Versiamo le cozze in una casseruola, aggiungiamo pochissima acqua e con un coperchio le lasciamo cuocere finché cominciano ad aprirsi.

Quando sono pronte le spegniamo e una volta tolte dal fuoco le possiamo sgusciare, dividere a mezzo guscio o lasciarle intere, a seconda dell’utilizzo che ne dovremo fare.

Infine recuperiamo il liquido di cottura e lo versiamo sulle cozze utilizzando un colino a maglie fini, rivestito con della garza o del cotone. Questo servirà ad eliminare tutte le impurità rimaste nelle cozze. Quindi copriamo con la pellicola e conserviamo in frigorifero per qualche giorno fin quando non dovremo utilizzarle.

Ecco un menù completo a base del noto mitilo o mollusco bivalve.

 

 

 

 

 

Impostazioni privacy