Camminare scalzi fa bene ai piedi dei bambini: i consigli dell’Ospedale Bambino Gesù

Camminare scalzi fa bene ai piedi dei bambini. I consigli degli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù su come e dove lasciar camminare i bambini a piedi nudi. 

Camminare scalzi fa bene ai bambini
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Per uno sviluppo armonico dei piedi, i bambini dovrebbero camminare scalzi il più possibile, a dispetto di intere generazioni, anche di medici, che hanno voluto i piccoli piedi costretti in plantari e scarpe ortopediche, pantofoline in casa e piedi sempre condizionati da una suola che li proteggesse dal terreno.

I bambini dovrebbero camminare scalzi su terreni come sabbia, erba e nuda terra, per poter permettere ai muscoli dei piedi e delle gambe di crescere, rafforzarsi e formarsi in modo più naturale possibile, a sostenerlo anche gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

I bambini dovrebbero camminare a piedi scalzi : i consigli degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

I bambini dovrebbero camminare scalzi
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Camminare a piedi scalzi è di primaria importanza per i bambini, soprattutto quelli molto piccoli che approcciano i primi passi. Al contrario di quanto si sia pensato e perpetrato per anni, i piedi dei bambini non hanno bisogno di essere protetti e condizionati dalle scarpe, qualsiasi esse siano e sopratutto quelle con caratteristiche anatomiche specifiche come suola e plantare anatomico, a sostenerlo una nuova generazione di esperti, tra cui ortopedici, osteopati e fisioterapisti.

Gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù offrono molti spunti di riflessione per i genitori ed in particolare all’approfondimento sull’importanza per i bambini di poter camminare a piedi nudi su terreni naturali come sabbia, erba e terra, ove le variazioni di terreno e di appoggio li aiuteranno a formare la muscolatura delle gambe e dei piedi in modo corretto:

“Camminare sui terreni propriocettivi, come l’erba, la terra e la sabbia, ovvero tutti quei terreni che hanno delle asperità, sono cedevoli, e pertanto mettono in difficoltà il piede, serve come momento di sviluppo corretto del piede, poiché potenzia i muscoli della gamba, che sono perlopiù cavizzanti, ovvero muscoli che favoriscono, attraverso inserzioni tendinee, il corretto sviluppo del piede.
In questi terreni, così come in casa, il consiglio è di lasciare, quando possibile, il bambino con i piedi scalzi, sempre pensando che la calzatura è una forzatura, e non è sempre indispensabile costringerli a indossarla”

I piedi dei bambini necessitano dell’ambiente per crescere in modo corretto. Farli camminare scalzi il più possibile anche in casa, sarà un’occasione per loro di sentirsi liberi di esplorare e per i genitori di osservare anche come i piccoli poggiano i piedini a terra e compiono i loro passi. L’osservazione infatti permette anche ai genitori di scovare alcune problematiche ed esporle al medico pediatra. Se per esempio i bambini camminano con la punta dei piedi oltre una certa età, questo potrebbe nascondere una patologia. 

Perfetti per loro, i percorsi sensoriali che si possono creare anche in casa o in un piccolo giardino. Per i bambini sarà un’esperienza divertente e costruttiva a livello fisico.

La scarpa dunque è un’accessorio da demonizzare a priori? Assolutamente no, anche perché rappresenta praticamente una protezione per i piedini dei nostri bambini che andrà indossata durante una passeggiata, a scuola e in altre situazioni in cui camminare scalzi non è congeniale e sicuro per loro. La cosa importante sarà scegliere la scarpa giusta.

La scarpa giusta per i bambini: le caratteristiche che dovrebbe avere secondo gli esperti

Acquistare delle scarpe giuste per i nostri bambini è essenziale e le caratteristiche che le calzature per bambini dovrebbero avere sono specificatamente studiate per lasciar libero il piede anche all’interno di esse, como sostengono gli ortopedici dell’Ospedale Bambino Gesù:

“Le scarpe dei bambini devono rispondere a tre caratteristiche: comodità, leggerezza e deformabilità. Nella scelta delle scarpe dei piccoli, bisogna seguire gli stessi principi che valgono per l’adulto. Il piede del bambino deve essere libero di deformare la scarpa con la sua impronta. Una calzatura rigida limita i movimenti e riduce la possibilità per il piede di percepire l’ambiente esterno. Per questo è preferibile una calzatura che sia ben deformabile” 


Le scarpe dei bambini dunque, non dovrebbero nemmeno sentirsi ai piedi, per lasciarli liberi di poggiare la pianta in modo naturale e muovere liberamente le dita e le strutture dei loro piedini. Paradossalmente quindi, la scarpa dei bambini, soprattutto dei più piccoli, dovrebbe essere meno strutturata possibile, avere una suola molto flessibile ed essere deformabile dai loro piedini.

Il bambino poggia male il piedino, cosa fare?

Se lasciando che il bambino cammini scalzo, si nota che appoggia il piede male, verso l’esterno, verso l’interno, roteato o in punta, la cosa migliore è non allarmarsi, soprattutto se il bambino è alle prime esperienze con il camminare, e rivolgersi al medico pediatra, che dopo una valutazione prescriverà un’eventuale visita specialistica con un ortopedico o un fisiatra. Così come quando tarda a muovere i primi passi che dovrebbero essere spiccati tra i 12 e i 18 mesi, esperienza che dovrà essere vissuta con serenità dai genitori. 

Fonte: ospedalebambinogesu.it

 

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