Kanye West | Addio alla politica per il rapper: le ragioni del dietrofront

Kenye West non vuole più essere Presidente degli Stati Uniti d’America. Il celebre rapper fa marcia indietro, alla base del suo ripensamento ci sarebbero motivi clinici.

Kanye West non vuole più candidarsi a Presidente USA (Getty Images)
Kanye West non vuole più candidarsi a Presidente USA (Getty Images)

Sarebbe potuto essere il prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America, ma Kanye West ha cambiato idea. Questo ripensamento potrebbe rispecchiare la natura di ogni politico, azzarderebbero alcuni, pronto a rimangiarsi la parola sul più bello. Dietro il ritiro di West dalla vita politica, però, ci sarebbe ben altro.

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Il celebre rapper, entrato a gamba tesa nell’universo politico americano con l’annuncio e il proposito di voler soffiare la poltrona a Trump, annulla il suo “Birthday Party” – così avrebbe voluto chiamare il suo partito: “Perchè quando vinceremo sarà il compleanno di tutti” – figlio di una scelta impulsiva prodotto dei deliri di una star che l’onnipotenza (per così dire) l’ha già raggiunta da un pezzo.

Kenye West è fuori dalla corsa alla Casa Bianca: cosa l’ha spinto a ritirarsi

Kanye West non si candiderà alle prossime elezioni presidenziali americane (Getty Images)
Kanye West non si candiderà alle prossime elezioni presidenziali (Getty Images)

A West il consenso non serve: ha già il successo, planetario, e le velleità di un’icona della musica e dello star system che gli permetteranno ugualmente di lasciare un segno. Tuttavia, secondo la moglie – altro simbolo in fatto di show-business e glamour – Kim Kardashian, il desiderio di Kanye di aspirare alla presidenza americana sarebbe dovuto alle sue tendenze maniaco depressive. Come ipotizzava, tra gli altri, anche People.

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Il cantautore, infatti, soffre di bipolarismo: “I comportamenti di Kanye sono imprevedibili”, ammette la Kardashian. Su People, inoltre, si legge che persone vicine a West (tra cui la moglie stessa) farebbero fatica a celare l’angoscia di queste situazioni: “Tutto torna alla normalità entro poche settimane, ma le crisi maniaco-depressive lo portano a fare cose e compiere scelte imponderabili, si legge.

Una lancia a favore dell’artista prova a spezzarla Steve Kramer: l’esperto di comunicazione, che in gergo potremmo definire spin-dottor, contattato per curare la campagna elettorale e preparare l’immagine della pop-star all’approccio nella politica. Orchestrare, dunque, un nuovo tipo di comunicazione mediatica. Tutto questo non servirà più e Kramer, che era stato contattato e con cui erano già stati presi accordi, alza i tacchi: “Un ripensamento da parte sua è più che lecito. Qualunque persona si candidi a Presidente degli Stati Uniti per la prima volta può avere dei dubbi o addirittura cambiare idea. Attualmente Kanye è fuori dalla corsa per la Casa Bianca. In futuro vi farò sapere ulteriori dettagli”. Breve ma intenso: il proposito di West si è sciolto come un gelato al sole di questa calda estate, con un sospiro di sollievo da parte di molti. Kim Kardashian in primis, i motivi sono tutt’altro che banali.

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