Tocofobia | Come affrontare la paura del parto

La tocofobia è la paura incontrollabile del parto che può rendere difficile la gestione dell’intera gravidanza. Scopriamo come riconoscerla e cosa fare per risolverla.

donna incinta preccupata
donna incinta preccupata – Fonte: Adobe Stock

Molto spesso si sente usare il termine tocofobia senza però conoscerne il reale significato. Si tratta di un modo per descrivere la paura del parto (la parola toco significa infatti parto in greco) mentre fobia sta ovviamente per paura. Una paura che coinvolge molte più donne di quante si pensi e che può rendere davvero invivibile il periodo della gravidanza.

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Solitamente più frequente nelle donne che si trovano in dolce attesa per la prima volta, può comparire anche in coloro che hanno già avuto delle gravidanze. In entrambi i casi si tratta di un disagio psicologico che va riconosciuto e affrontato nel modo corretto. Scopriamo come.

Tocofobia: i sintomi

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Donna incinta che si tocca la pancia – Fonte: Istock Photos

Se nel periodo della gravidanza è più che normale avere un po’ di apprensione al pensiero del parto, ci sono dei casi in cui questa sorta di ansia si trasforma in una forma di paura quasi invalidante che prende il nome di tocofobia.

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Questo disturbo psicologico è stato scoperto nel 2000 da Kristina Hofberg e Ian Brockington che ne hanno definito i sintomi principali. Sintomi che si presentano quando la donna pensa al momento del parto in modo ossessivo e carico d’ansia. Ansia che spesso si prolunga, trasformandosi poi in depressione post parto. I sintomi più frequenti della tocofobia si presentano al solo pensiero del parto e sono:

  • Ansia
  • Tachicardia
  • Angoscia
  • Sudorazione
  • Tremori
  • Fiato corto
  • Attacchi di panico
  • Paura di morire
  • Svenimenti
  • Insonnia
  • Tocofobia: cosa fare per risolverla

È bene sapere che la tocofobia può essere sia primaria che secondaria.
La tocofobia primaria si presenta quando la paura del parto c’è da sempre e inizia quindi a partire dall’infanzia.
La tocofobia secondaria, invece, è quella che arriva dopo una prima gravidanza che ha presentato dei problemi.

In entrambi i casi, per risolvere il problema è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta con in quale intraprendere un percorso volto a comprenderne le origini del malessere per poi analizzare il tutto sotto ogni aspetto. Alla psicoterapia si possono poi aggiungere sedute di yoga, meditazione e tutto ciò che sia in grado di rilassare e distrarre la futura mamma.

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Inoltre, in caso di gravidanza, è necessario rendere noto il problema allo staff dell’ospedale e cercare di sceglierne uno che sia competente in materia e che aiuti quindi ad affrontare l’intera gestazione con serenità.
Per farlo è importante anche affiancarsi a persone care che diano forza e supporto e che aiutino a vedere il lato positivo della gravidanza, portando il pensiero a tutto il bello che ci sarà dopo il parto.

ragazza triste tristezza
Donna preoccupata -Fonte: Pixabay

Affrontando il problema della tocofobia e dandosi il giusto tempo, è possibile guarirne o alleviarne al massimo i sintomi in modo da poter avere una gravidanza serena e ricca dei tanti momenti di gioia che può donare.

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