Scuola | Ecco la bozza con le linee guida del piano 2020-2021

Uscita la bozza del piano scuola 2020-2021 con le linee guida che il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle parti sociali e alle Regioni prima di ufficializzarlo giovedì 25 giugno.

scuola bozza linee guida 2020-2021
Adobe Stock

È uscita la bozza del piano scuola 2020-2021 con le linee guida per la ripresa delle attività scolastiche prevista a settembre che il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle parti sociale e alle Regioni.

Giovedì 25 giugno sarà ufficializzato il documento con le regole definitive per il rientro in classe che dovrebbe essere il 14 settembre. 

SULLO STESSO ARGOMENTO: Maturità 2020 | Al via gli esami per 500mila studenti

Tra le novità il sabato ci sarà lezione, previsti turni differenziati, la mascherina non sarà obbligatoria per i bambini sotto ai 6 anni e la didattica a distanza sarà solo marginale.

Ecco le linee guida per il rientro a scuola a settembre

scuola linee guida bozza
Adobe Stock

Nel testo inviato dal ministro Azzolina alle parti sociali non si parla di mascherine obbligatorie, di strutture in plexiglas e divisori tra alunni.

C’è solo un rinvio alle disposizioni di maggio in cui si parlava di mantenere un metro di distanza tra le persone e l’uso obbligatorio di mascherine per i bambini dai 6 anni in su.

SULLO STESSO ARGOMENTO: Matteo Salvini | Boccia Lucia Azzolina sul plexiglas

Un obbligo che però le Regioni hanno chiesto di mantenere solo nelle aree comuni e quando non si è seduti sul proprio banco.

Per gli adulti, inoltre, i dispositivi di protezione non devono far venire meno la possibilità di essere riconosciuti.

I bambini dunque delle materne non dovranno indossare la mascherina e gli operatori potranno utilizzare delle visiere così da poter essere facilmente riconosciuti dai piccoli per non spaventarli.

Inoltre, sempre alle materne si faranno ingressi scaglionati dalle 7.30 alle 9 e i bambini non potranno portarsi i giocattoli da casa.  

Per quanto riguarda i pasti nel documento è scritto che “colazione e merenda vanno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini“. Mentre “il pasto completo comprensivo di primo, secondo, contorno, acqua e frutta, sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati”.

Inoltre i locali dove i bambini dovranno mangiare dovranno essere puliti in modo approfondito.

Tra le linee guida, si legge poi che il pasto si potrà effettuare anche in più turni questo “al fine di non consentire oltre il dovuto l’affollamento dei locali” destinati alla refezione.

E se non fosse possibile mantenere le distanze di sicurezza, la scuola potrebbe prevedere dei ‘lunch box’ da consumare in classe.

Per quanto riguarda invece l’organizzazione delle lezioni nelle scuole, ci saranno dei turni differenziati. La classe sarà organizzata in più gruppi di studio, formati anche da alunni di diverse classi ed età.

In tutte le scuole poi occorrerà organizzare gli spazi esterni e interni, per evitare assembramenti e garantire ingressi e uscite adeguati in ogni fase della giornata scolastica.

Tra le novità, dove già non fosse prevista, la scuola ci sarà anche di sabato su delibera degli organi collegiali. 

La didattica online resterà ma solo marginalmente e per gli studenti più grandi delle scuole secondarie di secondo grado. “Dove le opportunità tecnologiche, l’età e le competenze degli studenti lo consentono” si legge nella bozza.

SULLO STESSO ARGOMENTO: Scuola Coronavirus | Maestra scrive a Conte, alla Azzolina e agli esperti

Anche per quanto riguarda i trasporti da e verso la scuola ci si dovrà organizzare per evitare di convogliare troppi studenti assieme. Le istituzioni dovranno comunicare gli orari di inizio e fine lezioni tenendo presente che l’arrivo a scuola degli studenti sia scaglionato.

linee guida scuola bozza
Lucia Azzolina (Getty Images)

Infine un’altra importante novità è la reintroduzione dell’educazione civica tolta dai piani di studio qualche anno fa. La materia sarà quindi obbligatoria in tutti i gradi di istruzione già a partire dalle scuole dell’infanzia.

L’educazione civica dal prossimo anno avrà quindi un proprio voto con almeno 33 ore all’anno dedicate. Tra gli argomenti studiati:
la Costituzione, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale.

 

 

 

 

 

 

 

Impostazioni privacy