Bambino Interiore | Comprenderlo e guarirlo per vivere più felici

Il bambino interiore è una fonte inesauribile di energia psichica e di felicità. Conoscerlo e prendersene cura è uno dei segreti per vivere, da adulti, una vita felice.

bambino interiore
(Fonte: Pixabay)

Tra i ricordi più comuni di quando eravamo bambini ci sono certamente le prime esperienze del mondo: colori, suoni, sapori di cui abbiamo fatto esperienza allora sono rimasti impressi profondamente nella nostra memoria e hanno formato l’essere umano adulto che siamo diventati.

Più delle esperienze sensoriali, comunque, ad aver formato la nostra personalità sono state le emozioni che abbiamo provato nei primi giorni e nei primi mesi della nostra esistenza.

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I nostri genitori si sono certamente impegnati in ogni modo per accudirci, per darci sostegno e affetto. Nonostante questo, naturalmente, non hanno potuto essere sempre perfetti: dai loro piccoli e grandi errori sono nati i nostri piccoli e grandi traumi.

Una parte della nostra psiche, anche in età adulta, sarà “bloccata” all’epoca in cui eravamo bambini, inoltre presenterà ancora le stesse esigenze e gli stessi meccanismi psichici di quando eravamo bambini anche a livello anagrafico.

Il cosiddetto bambino interiore, che venne chiamato dallo psicologo Jung “bambino eterno” (perché destinato a non crescere mai, si manifesta in moltissimi modi nella nostra vita da adulti: i nostri capricci, le nostre necessità emotive, la nostra immaturità trovano sempre origine nei comportamenti e nelle ferite del nostro bambino interiore.

Comprendere la natura e i bisogni del bambino interiore è il primo passo per sostenerlo e per guarirlo. Se riusciremo a farlo in maniera costruttiva riusciremo ad attingere a una fonte inesauribile di felicità che è a portata di mano e che migliorerà notevolmente la qualità della nostra vita.

Caratteristiche del bambino interiore

guarire il bambino interiore
(Fonte: Pixabay

Esattamente come un bambino in carne e ossa, il bambino interiore ha dei bisogni molto precisi e fa di tutto perché essi vengano soddisfatti (da qualcun altro).

I bambini hanno principalmente bisogno di essere amati, essere accuditi, essere protetti.

Inoltre, non essendo in grado di compiere gran parte delle azioni, sono completamente dipendenti dagli adulti pretendono le loro attenzioni.

Il bambino interiore manifesta esattamente le stesse necessità. Per essere felice dovrà sentirsi dovrà sentire soddisfatti i propri bisogni primari (cibo, sonno, riparo) e dovrà sentirsi amato e protetto, cioè emotivamente sicuro.

Se quando eravamo davvero bambini alcuni di questi bisogni non sono stati soddisfatti in maniera adeguata, allora il nostro bambino interiore (o eterno) tenterà di tutto per fare in modo di soddisfare in continuazione quegli stessi bisogni.

Per esempio, un bambino che ha faticato a ricevere amore o approvazione dai genitori, cercherà continuamente approvazione e “venerazione” anche da adulto. Sarà perennemente insicuro e la sua autostima (apparentemente gigantesca) dipenderà esclusivamente dall’approvazione sociale che riuscirà a ottenere.

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Gli adulti pigri, capricciosi, bugiardi incapaci di assumersi responsabilità sono ancora bloccati in una fase in cui il loro bambino interiore non è ancora maturo abbastanza per diventare adulto e continua a chiedere che sia una persona emotivamente adulta prendersi cura di loro e a fare le cose al posto loro.

Come guarire il proprio bambino interiore

conoscere il bambino interiore
(Fonte: Pixabay)

Il compito di ogni adulto è diventare, per il proprio bambino interiore, l’adulto di cui ha bisogno. In breve un adulto deve trasformarsi nel padre e nella madre di se stesso.

Per farlo è necessario innanzitutto comprendere quali sono i propri bisogni, che cosa manca più di ogni altra cosa al proprio bambino interiore.

Se la vita da adulti ci “schiaccia” sotto al peso di troppe responsabilità, allora è venuto il momento di rompere la routine e cominciare a dedicare piccole attenzioni al bambino interiore, lasciando che viva delle piccole avventure, che mangi il suo gelato preferito o che si impigrisca un po’ di tanto in tanto.

Tornare a comunicare con il nostro bambino interiore e ad assecondare i suoi bisogni ci renderà estremamente felici. Ci renderemo conto, inoltre, che le nostre energie interiori si sono ricaricate e che siamo riusciti a entrare in sintonia con il nostro io più profondo, quello “originale”.

Bisogna anche sottolineare che un adulto che sia in grado di ascoltare e accudire il proprio bambino interiore sarà anche in grado di ascoltare e accudire meglio i propri figli, aiutandoli a sviluppare la propria personalità in maniera armonica e senza troppi traumi.

È importante però rassegnarsi all’idea che tutti i genitori sbagliano perché, anche con il massimo dell’impegno e della dedizione, non sono sempre in grado di interpretare o soddisfare in maniera appropriata i bisogni dei loro bambini, i quali avranno sempre e comunque qualcosa da rimproverare ai propri genitori.

Il lavoro sul bambino interiore, quindi, è un lavoro destinato a non giungere mai a compimento e a essere sempre imperfetto. Nonostante questo è assolutamente necessario nutrire il bambino interiore riscoprendo autenticità, voglia di esplorare, di conoscere e di cambiare. 

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Photo Adobe Stock

Un bambino interiore sano, amato e confortato dagli adulti che siamo diventati sarà in grado di spingerci verso obiettivi sempre nuovi e sarà in grado di strapparci di dosso quella patina di tristezza e di monotonia a cui a volte ci rassegniamo durante la nostra vita da adulti e che ci porta ad esaurire le energie.

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