Rebibbia | Evadono di prigione lasciando un biglietto choc

Scappano dalla prigione e lasciano un biglietto per avvertire della loro assenza che preannuncia una decisione insolita.

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Nei giorni scorsi due prigionieri, di etnia rom, sono riusciti a fuggire dal carcere di Rebibbia… e nel farlo hanno pensato di lasciare un biglietto di avvertimento che ha sorpreso tutti.

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“A presto!” Detenuti si fanno beffa di un’ intero carcere

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Davad e Lil hanno 40 e 46 anni e sono cugini. Per fuggire dal carcere di Rebibbia a Roma, hanno segato le sbarre della finestra della cella e si sono calati giù, ma prima di lasciare il carcere hanno lasciato un biglietto indirizzato ai vertici del penitenziario:

“Dobbiamo salvare i nostri figli, torniamo tra 15 giorni”

I due hanno spiegato di avere una missiva urgente e promettono di tornare al massimo entro un paio di settimane.

Niente addii solo un arrivederci, un gesto necessario per il bene dei loro figli, che pare si sarebbero infilati in un pericoloso giro di droga. I due cugini avrebbero deciso di compiere questo gesto estremo per mettere al riparo i loro figli e dato che anche le loro mogli sono detenute non gli restava altra scelta, a loro dire. In fondo alla lettera i due assicurano di costituirsi spontaneamente non appena risolto i loro problemi familiari.

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Difficile credere alle buone intenzioni dei due detenuti che si sono presi gioco di un’ intero carcere e che hanno attentamente pianificato la fuga. La promessa di un ritorno spontanea sembra anch’essa una presa in giro, probabilmente un gesto pensato per tutelarsi nel caso in cui vengano arrestati nuovamente.

I due dovevano scontare una pena per truffa e ricettazione fino al 2029, ma ora rischiano altri 5 anni per evasione, 14 anni sono un tempo lunghissimo che potrebbe spingerli a rivedere la loro promessa e anticipare la loro libertà.

Ad ogni modo a loro il merito di aver escogitato una fuga incredibile: prima hanno segato le sbarre della finestra con una lima, poi si sono calati dalla finestra annodando delle manichette antincendio, sono inoltre riusciti a non farsi beccare dalle sentinelle di guardia e a tagliare il filo spinato della recinzione. Cosa non si fa per amore dei figli?

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Della loro fuga gli agenti si sarebbero accorti solo diverse ore dopo, quando non li hanno sentiti rispondere all’appello del mattino. Precipitatosi nella loro cella e dopo l’amara scoperta è stato dato l’allarme, sono state diffuse le foto segnaletiche e setacciati i diversi campi rom ma fino ad oggi senza esito positivo.

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Staremo a vedere cosa accadrà allo scadere delle due settimane.

 

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