Coronavirus | Cinema, teatri e discoteche pronti a riaprire: cosa cambierà

Dal 15 giugno cadranno gli ultimi divieti vigenti in Italia per la prevenzione dal COVID-19. Riapriranno cinema, teatri, campeggi, villaggi turistici e discoteche. Tuttavia nuove regole dovranno far parte della nostra quotidianità.

Movida, discoteche e campeggi ai tempi del COVID-19 (Getty Images)
Movida, discoteche e campeggi ai tempi del COVID-19 (Getty Images)

Da metà giugno si tornerà a vivere, forse. Non che fino ad ora avessimo vegetato, ma questi mesi sono stati all’insegna della prudenza e anche i prossimi – in un certo qual modo – lo saranno. Pronti a riaprire, però, teatri, cinema e discoteche. Oltre al via libera per villaggi, centri estivi e campeggi. Anche sullo sport amatoriale, calcetto, beachvolley e qualunque altra attività sportiva fra amici potrà essere nuovamente praticata.

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L’Italia tornerà ad essere quella di prima, insomma. Quando il COVID-19 non era nemmeno nei nostri pensieri e Coronavirus, tuttalpiù, poteva essere una nuova marca di birra. Il virus, però, oramai, fa parte di noi ed è tutt’altro che debellato: se il Governo ha deciso di far cessare gli ultimi veti e divieti preventivi, lo ha fatto perchè ha notato un miglioramento dal punto di vista numerico (contagi in calo e sempre più guariti) abbinato al senso di responsabilità della collettività. Ci sono, tuttavia, ancora spiacevoli eccezioni che confermano la regola.

Cinema, teatri e discoteche: la “nuova normalità” passa dal divertimento

Discoteche e pandemia, le novità (Getty Images)
Discoteche e pandemia, le novità (Getty Images)

Quindi tornare a ballare, divertirsi e guardare film in compagnia sì, ma con qualche accorgimento: il distanziamento sociale resta principe. Infatti si potrà ballare, ma solo all’aperto. Le discoteche al chiuso, per aprire, dovranno avere gli spazi necessari per far rispettare il distanziamento sociale di un metro di distanza l’uno dall’altro. Senza contare che chi accede alla pista da ballo, rispetto al resto della location, deve garantire perlomeno due metri di distanza.

Aboliti, dunque, almeno per il momento, i lenti: dimentichiamoci il corteggiamento “vecchio stampo”, mentre va il disco dei nostri sogni, in nome della prevenzione. Percorsi dedicati, poi, non solo in discoteca ma anche al cinema e in teatro: non sarà possibile muoversi nello stesso modo, le persone non devono incrociarsi nei percorsi di dislocazione. Quindi ci saranno dei tratti specifici da percorrere, correlati agli ingressi contingentati.

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L’uso delle mascherine, inoltre, resta obbligatorio: soprattutto al chiuso. Quindi prevenire diverrà la nuova tendenza anche sulla pista da ballo piuttosto che in campeggio. Sicuro, invece, l’utilizzo delle norme preventive nei convegni e assemblee: gli ingressi, anche in tal caso, saranno contati. Oltre un certo numero, si prosegue da remoto: i collegamenti via Skype e metodi di comunicazione alternativi devono essere, quindi, garantiti.

Ultimo ma non per importanza, il settore della ristorazione applicato alle cerimonie e ai luoghi di vacanza o soggiorno estivo: contrariamente a quanto si pensava inizialmente, il buffet potrà essere consentito, ma a toccare le pietanze esposte sarà solo personale incaricato che porterà i cibi ai diversi clienti. Vietata, per ora, la consumazione di bevande al banco. Insomma, tutto è più mediato per cercare di non correre rischi. Il resto, vale a dire il richiamo al senso di responsabilità e al rispetto delle (poche) regole ancora vigenti, toccherà farlo a noi. Il Coronavirus non è debellato, ma possiamo riuscire a sconfiggerlo conquistandoci nuovamente un pezzetto di libertà attraverso le nuove forme di coesione sociale e senso civico.

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