Giuseppe Conte | Diretta conferenza stampa da Palazzo Chigi

Il premier Conte va nuovamente in diretta per aggiornare gli italiani circa le ultime misure della Fase 2 i progressi, i progetti e, soprattutto, la riapertura tra le regioni

premier Conte
Foto da Facebook @GiuseppeConte64

In diretta da Palazzo Chigi torna a parlare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

In occasione di questo 3 giugno, data in cui torna possibile, dopo lunghi mesi, per tutti gli italiani spostarsi tra una regione l’altra, il premier torna dopo tempo a farsi sentire per fare il punto della situazione e presentare le ultime novità di questa complessa Fase 2.

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Per la seconda volta Giuseppe Conte incontrerà faccia a faccia la stampa nel cortile interno di Palazzo Chigi, là dove solitamente avvengono gli incontri ufficiali con le autorità straniere in visita.

In questa cornice il premier presenta il nuovo inizio del Paese, sempre però all’insegna di imprescindibili misure di sicurezza.

La diretta della conferenza stampa di Conte

Giuseppe Conte
Foto da Facebook @GiuseppeConte64

“Da oggi, 3 giugno, apriamo i nostri confini regionali, questi significa che ci potremo spostare da regione a regione senza più autocertificazione.e

E’ una decisione che abbiamo preso in pieno […]

I numeri, possiamo irlo con al relativa prudenza ma anche con chiarezza, sono incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi fatti non segnalano situazioni critiche né situazioni di sovraccarico delle strutture ospedaliere. Il trend dei nuovi casi diagnosticati è in costante diminuzione in tutte le regioni […]

Ma è bene ricordare sempre che se ci troviamo in questa situazione […] è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici […] Sarebbe un grosso errore non rispettare ora le uniche misure di sicurezza valide.

Oggi anche i turisti europei possono visitare il nostro paese senza sottoporsi a quarantena. […]”

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“Ora dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica, sociale. In 60 giorni abbiamo stanziato una cifra enorme, 80miliardi di euro, per aiutare famiglie, lavoratori, imprese. […]

Ma ci rendiamo onto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione , un apparato statuale che non era affatto pronto a stanziare simili cifre in tempi brevi. […]

Queste misure sono solo l’inizio di un processo di rilancio del nostro Paese. Dobbiamo ancora intervenire per tanti settori in sofferenza […]

Queste crisi deve esser anche l’occasione per rilanciare e rinnovare l’Italia nelle fondamenta, superare tutti quei problemi strutturali che si trainano da tempo. […] Dovrà esser un nuovo inizio. […]

La Commissione europea ha messo sul tavolozza proposta da 750miliardi con il ricoveri found che renderà disponibili risorse consistenti soprattutto a favore di Paesi e settori più colpiti. […]

Noi dovremo cogliere questa opportunità e saper spender bene questi soldi […]

Abbiamo già iniziato a lavorare a questo piano di rinascita, ricoveri plan. […] Dovremo modernizzare il Paese, lavorando alla digitalizzazione, […] alla innovazione […], dobbiamo capitalizzare, […] aiutare le piccole e medie imprese a esse sempre più […].

Offriremo al possibilità ai nostri giovani brillanti che sono all’estero di venire a fare ricerca in Italia. […]

I tempi della giustizia civile e penale non sono accettabili […]

Poi occorre una seria riforma fiscale. Il nostro fisco è iniquo, inefficiente. […]

Lavorare meglio per sostenere le imprese, le persone che sono ai margini del nostro circuito lavorativo. […]”

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“La somma messa a disposizione dell’Italia non può esser un tesoretto di cui potrà disporre liberamente il governo in carica: dovrà esser una somma messa a disposizione dell’intero Paese […]

Intendo convocare a Palazzo Chigi al più presto tutti i principali attori del sistema Italia: parti sociali, singole menti brillanti, associazioni di categoria. […]

Faremo di tutto, realizzando progetti piccoli e grandi. […]

Tutti insieme ce la possiamo fare e, sono sicuro, ce la faremo”

decreto conte fase 2
Giuseppe Conte (Fonte: Instagram)

Rispondendo alla stampa Conte conferma poi la volontà di partecipare a diversi progetti europei ma non al MES per cui ancora una volta Conte ha seri dubbi.

Apertura invece del premier alle forze dell’opposizione, per strutturare un piano di rinascita da disegnare insieme, soprattutto perché si tratta nei fatti di un progetto di riguarda il medio lungo periodo.

Si parla poi anche dei Paesi che tengono le porte chiuse all’Italia: Conte le definisce “misure discriminatorie“, sottolineando l’ingiustizia di far pagare all’Italia la grande trasparenza adottata. I ministri competenti stanno però già lavorando a tal proposito.

Gli allarmanti dati Istat testimoniano intanto un’Italia in cerca di lavoro, uno spauracchio del baratro della disoccupazione sempre più ampio e allarmante. Il premier Conte risponde valutando nuove risorse da immettere sul mercato ma sottolinea anche la validità della strada già percorsa, sebbene non sempre con risultati all’altezza. Un fisco più equo anche potrebbe esser la carta vincente da giocare.

Gli Stati Generali dell’Economia serviranno del resto anche a condurre verso una strada di rinascita più equilibrata e foriera di opportunità per tutti.

In tale progetto rientrano anche una serie di aiuti per il sud dove occorre attirare grandi capitali.

E la scuola? Si attende la conferenza con il Ministro Azzolina, occasione per illustrare tutti i temi. Sicuramente si tornerà per settembre alla didattica in presenza, partendo però da strutture migliori per cui potranno intervenire direttamente i sindaci nelle proprie città con interventi strutturali importanti e necessari.

Infine, annunciate grandi e sostanziali novità per i cantieri con rafforzati controlli antimafia ma procedure più snelle e spedite. Si rivede anche la responsabilità per il danno erariale e molti altri aspetti della gestione di nuovi progetti.

Le imprese siano libere ma siano anche consapevoli del loro ruolo sociale e del loro esser punto di incontro di diverse professionalità, conclude il presidente Conte.

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