Diete radicali, le 4 più comuni da evitare | non seguite solo la moda

Sono tantissime le diete radicali che vanno di moda ma non tutte fanno bene. Vediamo 4 diete radicali che è meglio evitare perché non danno garanzie

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Quando la prova costume è vicina, quando ci dobbiamo preparare per le feste, quando più semplicemente crediamo di essere ingrassate. É sempre tempo di dieta, ma molto spesso per la voglia di fare in fretta possiamo anche farci male. Ecco almeno 4 diete radicali da evitare con attenzione o almeno da tenere sotto controllo.

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Come abbiamo ripetuto più volte, prima di iniziare una dieta e soprattutto se non l’avete mai fatto, consultate uno specialista. Ci sono regimi alimentari molto popolari ma che in realtà non hanno basi scientifiche. O che comunque rischiano di provocare notevoli danni collaterali e quindi gli effetti negativi sono peggiori di quelli positivi.
Le diete sbilanciate spesso tendono ad escludere alimenti che invece sono importanti per la nostra salute. Meglio saperlo per tempo prima di scegliere. Facciamo gli esempi di almeno cinque diete da tenere sotto controllo.

Diete radicali, gli errori da non commettere

1. Dieta degli omogenizzati

Una delle tante mode in arrivo dagli Stati Uniti, è la dieta degli omogeneizzati (Baby Food Diet). In pratica sostituisce tutti i pasti quotidiani con i vasetti del cibo per neonati e infanti. In tutto 13-14 vasetti al giorno, più la cena- Il principio di fondo è corretto: gli omogenizzati sono ricchi di vitamine, non salati e senza zuccheri aggiunti.
Le star che l’hanno seguita, come Lady Gaga, assicurano che funziona e non richiede grossi sacrifici. Sicuramente è una dieta disintossicante e aiuta ad eliminare le tossine. Ma il rischio è quello di avere sempre fame e quindi non riuscire ad ottenere il risultato. Cercate una dieta più equilibrata.

2. Dieta del gruppo sanguigno

Altra moda che va fortissimo negli ultimi anni, ma senza reali riscontri scientifici. In pratica ogni
gruppo sanguigno ha una serie di alimenti adatti ma anche altri cibi da evitare assolutamente. Chi è del Gruppo A deve ridurre il consumo di frutta e verdura (che invece nelle diete sono sempre consigliate. Il Gruppo B invece predilige il lattosio e gli alimenti che lo contengono, il gruppo AB non ha limitazioni, il Gruppo 0 deve puntare su carne rossa e semi oleosi. E poi il Gruppo A positivo che invece deve evitare quello che mangia il Gruppo 0.
Chi la contesta, fa un’obiezione semplice: come possiamo basare una dieta solo sul gruppo sanguigno e non su altri aspetti? E poi non esistono basi scientifiche per dimistrare la sua reale efficacia.

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3. Dieta della luna piena
In pratica la dieta si adatta ad ogni fase lunare. Il principio nella della luna piena è quello di alternare il digiuno con cibi ricchi di liquidi seguendo appunto la fase lunare. In particolare quando arrivano la luna calante e la luna crescente, serve un digiuno intermittente di 26 ore, puntando soprattutto su alimenti liquidi.
Più che una dieta dimagrante, è disintossicante. In più le nostre giornate non possono essere regolate dalle fasi lunari, ma solo dagli impegni quotidiani e dalle energie che richiedono.

4. Dieta Forking

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Un’altra moda che arriva dall’estero e ha preso piede anche in Italia In pratica, come dice il nome, possiamo ingerire solo pietanze da mangiare con la forchetta. A colazione e pranzo in realtà non cambia nulla. A cena invece assolutamente da evitare minestre e zuppe (perché serve il cucchiaio), tanto la carne rossa come il pesce perché deve essere tagliata, alimenti da spalmare (formaggi e salse). Ma anche torte, frutta, gelato, oltre alla pizza. Una dieta in realtà troppo sbilanciata perché eliminare la frutta alla sera, oltre alle proteine di carne e al pesce, provoca scompensi

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