Alberto Zangrillo chi è: età, altezza, carriera e vita privata

Chi è Alberto Zangrillo? Scopri tutto quello che c’è da sapere su uno dei pilastri del San Raffaele di Milano nonché medico di fiducia del Cavaliere, Silvio Berlusconi.

Alberto Zangrillo chi è
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Genovese, classe 1958 laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1983, specializzandosi poi in Anestesia e rianimazione.

E’ Alberto Zangrillo, un nome di punta nel mondo della medicina italiana e soprattutto della Sanità Lombarda.

Non solo stiamo infatti parlando di un pilastro del mitico San Raffaele ma anche di uno degli uomini più vicini a Silvio Berlusconi, suo medico di fiducia ma anche vero e proprio amico e collaboratore.

Da tempo primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare, nonché autore di oltre 500 pubblicazioni e forte di innumerevoli esperienze in giro per il mondo, il professor Zangrillo ha acquisito prima grande visibilità nella comunità scientifica per poi accrescere anche la sua immagine mediatica dal 13 dicembre 2009, quando l’allora premier fu ferito dalla statuetta scagliatagli contro da Massimo Tartaglia.

Una figura dunque di spicco anche se, almeno fino ad oggi, fedelissima al suo camice bianco e pronto ad affiancare il mondo della politica ma mai a prestarvisi totalmente.

Proviamo allora a conoscere meglio questa figura così complessa.

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Alberto Zangrillo Covid

Alberto Zangrillo "il virus non esiste più"
Fonte: Mezz’Ora in più Facebook

In prima linea nell’assistenza ai malati, Alberto Zangrillo ha affrontato la pandemia di Covid-19 dal reparto di terapia intensiva del San Raffaele, toccando con mano la devastazione a cui il virus poteva condurre.

Proprio alla luce di tale impegno, risulta ancor più shoccante quanto dichiarato durante un intervento da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più:

“Lo dico consapevole del dramma che hanno vissuto i pazienti che non ce l’hanno fatta, non si può continuare a portare l’attenzione in modo ridicolo come sta facendo la Grecia sulla base di un terreno di ridicolaggine, che è quello che abbiamo impostato a livello di comitato scientifico nazionale e non solo, dando la parola non ai clinici e non ai virologi veri. Il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Ci metto la firma”

Il Dottor Zangrillo si rifà per tali dichiarazioni a uno studio condotto proprio dal San Raffaele:

“Questo – ha aggiunto – lo dice l’Università vita-salute San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo e direttore dell’Istituto di virologia, professor Clementi, lo dice, insieme alla Emory University di Atlanta, il professor Silvestri. I tamponi eseguiti negli ultimi 10 giorni hanno una carica virale dal punto di vista quantitativo assolutamente infinitesimale rispetto a quelli eseguiti su pazienti di un mese, due mesi fa.”

L’affermazione ha scatenato l’ira dei virologi e numerose polemiche, incluse alcune accuse di conflitto di interesse dati i collegamenti del professore con l’attuale governo della regione (egli è infatti consulente dell’assessore Gallera)

Alberto Zangrillo Burioni

Alberto Zangrillo medico
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Il periodo del lockdown e della relativa pandemia di Covid-19 hanno aperto ampli e spesso accesi confronti tra diversi esponenti del mondo della medicina e della ricerca italiana.

Esempio perfetto è stato proprio il confronto tra Alberto Zangrillo e il virologo Roberto Burioni ospiti di Fabio Fazio a Che tempo che fa il 17 maggio.

«In questa narrazione del Covid-19, che ci appassiona o ci terrorizza da ormai quasi tre mesi, dobbiamo metterci d’accordo» ha commentato il professor Zangrillo, per poi andare più nello specifico e asserire:

«Continuiamo a trattare gli italiani come dei beoti da chiudere in casa, perché li consideriamo dei bambini che non sono in grado di proteggersi e di tutelare il prossimo, — si è domandato il medico— oppure dobbiamo dare retta a quello che leggiamo tutti i giorni dalla clinica?[…] Altrimenti moriremo di fame, come ha detto giustamente il professore Remuzzi qualche tempo fa. I bambini non frequenteranno la scuola e andranno a fare l’elemosina […] È inutile che continuo a interrogarmi quotidianamente con il professor Clementi, maestro del professor Burioni, con cui oggi sono stato al telefono almeno un’ora. Mi ha detto: “Non posso dirti che il virus si è modificato però io credo che quello che tu mi stai dicendo abbia un significato anche dal punto di vista virologico”. […]Ci vorrà del tempo, però dobbiamo anche cercare di dare un’apertura perché altrimenti veramente è la morte della società […] Io sono assolutamente convinto di quello che osservo. Il problema è distinguere tra chi parla per sentito dire, chi è dietro un computer a casa e chi vede i malati. Ci dobbiamo mettere d’accordo su questo».

Nelle ultime parole in molti hanno letto una frecciatina non troppo velata propri ai danni di Burioni che per ha personalmente sbollito la polemica su Twitter commentando:

“Se credete che Zangrillo ce l’avesse con me sappiate che 1) è uno dei più cari amici 2) ho con lui un inestinguibile debito per motivi familiari 3) è grazie ai suoi incoraggiamenti se ho cominciato a divulgare sui social 4) è uno di quelli che mi ha chiamato in cattedra al San Raffaele”

Alberto Zangrillo primario San Raffaele

Zangrillo medico
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Già durante il suo periodo universitario, Alberto Zangrillo ha frequentato diversi centri di alto livello: Queen Charlotte Hospital di Londra, Hospital de la Santa Creu I Sant Pau di Barcellona, Cardio-thoracic Centre of Monaco di Montecarlo, Hetzer Deutsches Herzzentrum – Berlin, IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

La vera scalata alle vette della medicina italiana e internazionale avviene però una volta approdato al San Raffaele di Milano.

Numerose anche le pubblicazioni del professore, oltre 500: secondo il database Scopus, è tra i primi 10 medici al mondo per numero di pubblicazioni degli ultimi 2 anni nell’ambito “anesthesia” e tra i primi 20 nell’ambito “intensive care”.

La sua carriera si sposta poi anche sull’insegnamento e costeggia il mondo della politica, come metro di diverse commissione, Consulente del Ministro della Salute, Prof. Ferruccio Fazio, e Membro del Comitato Scientifico del CCM (Centro Controllo Malattie Nazionali del Ministero della Salute).

E’ stato anche insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, in data 2 giugno 2004, e di Commendatore dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano , in data 27 dicembre 2010.

Alberto Zangrillo Berlusconi

Zangrillo e portavoce Berlusconi
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Il nome di Alberto Zangrillo, però, è fortemente legato a Silvio Berlusconi. Il professore è da diversi anni il medico personale del Cavaliere, sin dal tristemente noto episodio del lancio della statuetta, per poi seguirlo nelle diverse operazioni che il leader di Forza Italia ha subìto negli ultimi anni.

«Nel 2001 Piersilvio Berlusconi, grazie a un amico comune, mi ha chiesto se me la sentivo di occuparmi del padre. Una bella sfida visto che non conosce il significato della parola riposo. Inoltre era da tempo personaggio pubblico molto esposto».

Con il passare del tempo tra i due si è instaurato un rapporto di amicizia e non solo di medico e paziente.

«Lui mi dà del tu ed ha più volte tentato di convincermi a fare altrettanto ma invano. Vede, la mia è una forma di rispetto ma anche un modo per distinguersi da quella lunga fila di personaggi che pensano di essere arrivati perché lo chiamano Silvio. La vera amicizia io la dimostro quando non sono d’accordo con lui e gli spiego il perché».

Alberto Zangrillo fratello e mogie

Alberto Zangrillo Covid-19
Foto da Instagram

Paolo Zangrillo, fratello minore di Alberto, laureato in giurisprudenza e con alle spalle una carriera da manager presso la Magneti Marelli e poi da dirigente per Acea e Fiat Powertrain Technologies, è stato candidato e poi eletto in Parlamento nelle file di Forza Italia nel 2018.

Decisamente meno si sa del resto della famiglia di Alberto Zangrillo, sposato, con tre figlie e molto molto riservato.

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