Martin Scorsese | Apple produrrà il primo film Western del regista

Martin Scorsese è pronto a tornare in pista dopo l’isolamento. Il regista, sceneggiatore e produttore newyorkese sta lavorando al suo primo film Western con il supporto di Apple. Inoltre ha girato, per la BBC, un corto sul lockdown.

Martin Scorsese sta lavorando al suo nuovo film (Getty Images)
Martin Scorsese sta lavorando al suo nuovo film (Getty Images)

Quasi 80 anni e non è ancora stanco. La forza di rimettersi sempre in gioco e, talvolta, in discussione ce l’ha insegnata – anche attraverso i suoi film – Martin Scorsese che oramai ha attraversato (restando sempre sulla cresta dell’onda) differenti epoche cinematografiche. Il segreto per riuscire a distinguersi nonostante tutto risiede, forse, nell’umiltà di ricominciare da capo ogni volta – pur perdendosi qualche rischio – e nella forza delle emozioni.

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Il cinema, secondo Scorsese, è un sogno da alimentare con suggestioni piuttosto variegate: non sempre – almeno per lui – c’è posto per tutti, nota la sua invettiva contro i film Marvel che coinvolse, abbastanza recentemente, anche il collega Francis Ford Coppola. Scorsese, in altri contesti, verrebbe definito l’uomo “attaccato alla poltrona” che non vuole lasciare il posto ai giovani.

Apple al fianco di Scorsese: l’azienda produrrà il suo primo Western

Martin Scorsese e il suo primo film Western, lo produrrà la Apple (Getty Images)
Martin Scorsese e il suo primo film Western, lo produrrà la Apple (Getty Images)

Siccome, però, siamo al cinema – e nella Settima Arte le poltrone sono parte integrante del settore – Scorsese resta nella leggenda e continua (finché può e il fisico glielo consente) a scrivere nuovi capitoli di storia della filmografia. Ultimamente si è messo in testa di voler girare un film Western, il primo della sua carriera continuando a strizzare l’occhio all’Italia, come aveva già fatto in The Irishman, e a quegli Spaghetti Western tutt’ora intramontabili.

Allora, sapendo anche della compartecipazione – quasi obbligata – all’opera di due giganti come Di Caprio e De Niro, i produttori hanno fatto a gara per aggiudicarsi la sceneggiatura e il finanziamento per la distribuzione del girato: stavolta la meglio l’ha avuta Apple, che renderà disponibile l’opera su Apple TV dopo l’uscita nelle sale.

Un colpo basso per Netflix che, dal canto suo, si aspettava di rinnovare il sodalizio con il regista che, invece, ha preferito – essendo ben conscio di come funzionano determinati meccanismi a livello produttivo – cambiare aria. Ancora pochi i dettagli su trama e sviluppo del film, che si chiamerà “Killers of The Flower Moon”.

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Dovrebbe trattare una vicenda avvenuta fra il 1921 e il 1922 in Oklahoma e racconterà sogni, ambizioni e metamorfosi della tribù indiana degli Osage che hanno saputo far fruttare un territorio apparentemente senza risorse per poi venir depredati dal resto della popolazione: “I bianchi che si sono comportati come degli avvoltoi”, precisa Scorsese. Una vicenda di etnie, abusi di potere e rapporti di forza che rappresenta la novità anche attraverso la coppia Di Caprio-De Niro. Loro avranno due ruoli importanti – e c’era da aspettarselo – a Di Caprio il ruolo principale, ha spiegato Scorsese, mentre Bob (lo ha chiamato così in maniera confidenziale) sarà William Hale, il re di Osage Hills nonché responsabile di numerose efferatezze. Entrambi hanno già lavorato con il regista, sceneggiatore e produttore newyorkese ma mai in coppia nello stesso film se escludiamo il cortometraggio “The Audiction”.

A tal proposito, Scorsese non si è fatto mancare nulla neppure durante il lockdown: stasera, infatti, andrà in onda sulla BBC un suo – nuovo – corto su come ha affrontato l’isolamento ripercorrendo la storia del cinema tramite testimonianze e contributi speciali. L’americano, dunque, non ha nessuna voglia di fermarsi: specialmente ora che ha la “Grande Mela” – e non si tratta soltanto della sua patria – dalla sua parte.

 

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