Bento Box | Come preparare il cestino del pranzo giapponese

Andiamo alla scoperta del bento box giapponese e impariamo a prepararlo per un pranzo goloso e bello da vedere.

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Bento box giapponese – Fonte: Adobe stock

Se avete seguito almeno una volta un anime giapponese (cartoni animati), avrete sicuramente già visto i bento box. Ovvero quelle scatole che i ragazzi sono soliti portare a scuola per conservare il pranzo.
A dirla tutta si tratta di scatole speciali perché al loro interno il cibo è disposto quasi sempre in modi molto particolari e tali da portare allegria a chi li guarda.

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In Giappone, infatti, quella dei bento box è una vera e propria tradizione, tanto che ce ne sono di diversi e non solo per bambini. Esistono infatti anche statole per conservare il cibo che sono estremamente eleganti e che vengono usate in occasioni speciali come, ad esempio, i giorni che seguono il Capodanno e nel quale si è soliti consumare pasti preparati con largo anticipo.

Ma cerchiamo di conoscere meglio i bento box e di scoprire come prepararli per rendere anche i nostri pranzi più allegri e colorati.

Bento Box, storia ed evoluzione nel tempo

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Tipi di bento box giapponesi – Fonte: Adobe Stock

Come già detto, i bento box sono una vera tradizione per i Giapponesi. La loro storia è infatti molto antica e risale al XII secolo, ovvero quando si preparava il riso essiccato per chi lavorava lontano da casa. Un’usanza che con il tempo si diffuse anche nell’alta società e che pian piano si è modificata fino ad arrivare ai bento box che oggi conosciamo.

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Bento box che vengono usati particolarmente a scuola o al lavoro e, come già detto in occasioni speciali come a Capodanno o per l’Hanami, momento molto caro ai giapponesi e nel quale si assiste alla fioritura degli alberi di ciliegio (sakura), organizzando pic nic con gli amici. Pic nic dove i bento box sono sempre presenti.

Ovviamente, per un articolo così usato esistono diverse forme e tipologie. Esistono bento box semplici e colorati, bento a più piani ed altri con thermos incorporati per mantenere caldo il cibo. Inoltre ci sono anche diversi tipi di bento che possono riassumersi in:

Noriben: Il tipo di bento più semplice e contenente solitamente pochi ingredienti tra i quali non manca mai il riso ricoperto da alga nori.

Sake bento: Altro bento semplice che contiene di solito del salmone (sake) e del riso.

Makunochi bento: Bento box tradizionali e semplici che contengono solitamente riso, uova, carne, pesce e umeboshi (la famosa prugna in salamoia).

Hinomaru bento: Bento tradizionale che riproduce la bandiera giapponese grazie alla presenza di riso e di una soma umeboshi posta al centro e a raffigurare il sole.

Ekiben: Bento box venduti solitamente nelle stazioni e che possono variare per forma e misura.

Shidashi bento: Bento box elegante e preparato dai ristoranti. Viene usato a pranzo o nelle occasioni importanti come le feste o i funerali.

Ovviamente i tipi di bento box non finiscono qui ma questa breve carrellata basta a far capire come in Giappone si tratti di una vera cultura per la quale esistono negozi specifici che vendono sia solo cibi all’interno dei bento box (che in questo caso saranno monouso), che bento box e accessori per decorarli al meglio. Al fine di rendere ancor più piacevole il loro aspetto, nei bento si possono infatti inserire accessori di vario tipo come erba finta o bottigliette per contenere olio, sale o spezie e le cui forme variano da quelle a forma di cuore o di animali.

Inutile dire che i bento sono solitamente corredati dalle bacchette con le quali si mangerà il cibo preparato.
Ora che abbiamo capito cosa sono i bento box e perché sono così cari ai giapponsi, cerchiamo di scoprire come prepararli per portarli con noi a scuola o al lavoro.

Come preparare i bento box

Bento box vari
bento box giapponesi – Fonte: Adobe Stock

Entriamo quindi nel vivo del discorso e scopriamo come preparare i bento box. Come già detto, ne esistono di diversi tipi e, allo stesso modo, si può scegliere tra alimenti di vario genere. In Occidente sempre più persone sono solite prepararli e spesso lo fanno con alimenti non proprio convenzionali come, ad esempio, la pasta. Noi, però cercheremo di restare in tema e di basarci sugli alimenti solitamente usati.

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Volendo andare sul tradizionale e restando sul semplice non possono mancare il riso (meglio se cotto alla giapponese) per far si che si conservi a lungo senza deteriorarsi. Ad esso si possono aggiungere poi vari tipi di cibo come le uova sode, le classiche tamagoyaki giapponesi o del pollo a tocchetti.

Si possono aggiungere anche i takoyaki, polipetti di wrustel che in Giappone vanno per la maggiore e che è molto semplice realizzare. Non possono poi mancare i famosi onigiri per i quali esistono anche bento box appositi che ne richiamano la forma. Ciò che conta è ricordarsi di inserire gli alimenti in modo armonico, scegliendo di dar loro forme simpatiche.

In commercio esistono infatti formine per le verdure in modo da realizzare fiori di carote o di formaggio e addirittura stampi per cambiare forma alle uova sode in modo da averle a forma di orsetto o di macchina. Insomma, le possibilità sono tante e infinite e tutto sta alla fantasia e alla voglia di fare della quale si dispone. Ciò che conta è divertirsi e realizzare un bento box che sia kawaii, ovvero carino da vedere e pertanto in grado di portare allegria.

I bento box sono ormai sempre più diffusi. Vengono infatti usati anche in altri paesi come in Corea, in India, nelle Filippine o a Taiwan. Anche in Italia, grazie alla passione per la cultura giapponese, sono sempre più usati e apprezzati, tanto da essere ormai venduti in diversi negozi.

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