Andrea Boccelli | Positivo al Coronavirus, così ha aiutato la ricerca

Andrea Bocelli ha contratto il Coronavirus e ha deciso di fare di tutto per aiutare la ricerca. Insieme a lui, contagiata anche la famiglia.

Andrea Bocelli Coronavirus
Andrea Bocelli (Fonte: Instagram)

Andrea Bocelli è stato uno degli artisti italiani che più si è esposto nel periodo della quarantena per sostenere il morale degli italiani.

Oltre ai video girati da casa e pubblicati sul suo profilo ufficiale di Instagram, il cantante ha anche partecipato all’iniziativa di beneficenza organizzata da Lady Gaga e intitolata One World Together at Home.

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Come se non bastasse ha tenuto un concerto in Duomo (naturalmente senza pubblico) per sostenere una raccolta fondi per gli ospedali italiani più colpiti dall’emergenza Coronavirus.

Si scopre oggi, grazie alle rivelazioni dello stesso Bocelli, che durante la maggior parte della quarantena non soltanto il cantante, ma la sua intera famiglia erano stati trovati positivi al Coronavirus.

Andrea Bocelli: “Ero asintomatico, ma ho avuto il Coronavirus”

Andrea Bocelli concerto pasqua
Andrea Bocelli (Fonte: Instagram)

Il 10 Marzo Andrea Bocelli ha eseguito un tampone ed è stato trovato positivo al Covid 19. Insieme a lui sono stati controllati tutti gli altri membri della sua famiglia, cioè la moglie e i due figli, positivi a loro volta, e la figlia minore che invece non ha contratto il virus.

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A parte la comprensibile preoccupazione iniziale, però, Andrea Bocelli e la sua famiglia non hanno sviluppato sintomi preoccupanti.

Il cantante ha raccontato nelle scorse ore di aver accusato soltanto una febbriciattola durata pochissimi giorni e, successivamente, di non aver avuto alcun problema di tipo fisico.

La storia della famiglia Bocelli è stata raccolta e successivamente raccontata dai giornalisti che hanno intervistato il cantante nel momento in cui quest’ultimo si è recato all’ospedale Cisanello di Pisa per donare il plasma alla ricerca. Anche la compagna Veronica Berti e i due figli Amos e Matteo hanno seguito l’esempio di Andrea donando il plasma.

C’è da chiedersi per quale motivo Bocelli abbia deciso di tenere segreta la sua positività al Coronavirus per diversi mesi prima di renderla nota. Con ogni probabilità si è trattato di una scelta fatta per tutelare la privacy non soltanto sua ma della sua intera famiglia.

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Inoltre, c’era la possibilità molto concreta che si sollevassero molte polemiche in merito all’organizzazione del concerto in Duomoè semplice immaginare che molte persone non sarebbero state d’accordo nel consentire l’ingresso in un luogo pubblico gigantesco e difficile da sanificare a una persona che aveva contratto il Coronavirus. C’è da dire però che all’epoca Bocelli aveva già trascorso un mese in quarantena: c’è la possibilità che in quel periodo di tempo il cantante e la sua famiglia siano stati sottoposti ad altri due tamponi di controllo e che questi siano risultati negativi.

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A questo punto però, la polemica potrebbe sorgere egualmente. Perché Andrea Bocelli, sua moglie e i suoi figli hanno avuto immediato accesso al tampone pur essendo praticamente asintomatici, mentre moltissimi italiani comuni sono stati lasciati a casa da soli senza avere mai la possibilità di sottoporsi a un controllo se non in casi palesemente molto gravi?

 

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Qualcosa di simile è capitato in merito a Dybala, calciatore trovato positivo al tampone (insieme alla sua fidanzata) nonostante il fatto che non manifestasse sintomi gravi.

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