Tasca piccola jeans a che cosa serve? Dai preservativi all’orologio

Ti sei mai chiesta a che cosa serve la tasca piccola dei jeans? Durante la storia ha cambiato spesso funzione: ripercorriamone tutte le evoluzioni.

tasca piccola jeans
Foto da UnSpalsh

Sono un vero e proprio classico della moda, capace di reinventarsi, evolversi, riproporsi ma assolutamente incapace di tramontare.

Stiamo parlando dei jeans, un vero e proprio evergreen rispetto al quale appare impossibile stanare anche un singolo avversatore: chi non ha nell’armadio il proprio jeans di fiducia?

C’è chi li preferisce chiari e chi scuri, chi a campana e chi skinny, chi strappati e chi impeccabili ma tutte alla fine amiamo i jeans, cosa diversa è se poi realmente ne conosciamo i vari segreti.

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Vi siete mai chieste ad esempio a che cosa serva quella piccola tasca anteriore? Già proprio la minuscola “tasca nella tasca” in cui magari ogni tanto inserite il biglietto dell’autobus o le forcine.

Be’ quel pezzo di stoffa di cui spesso nemmeno ci accorgiamo è nato in realtà per una funzione molto speciale e oggi noi vi aiuteremo a scoprirla.

A che cosa serve la tasca piccola dei jeans? Pillole di storia

tasche jeans
Foto da UnSpalsh

I Levi’s in particolare la ripropongono sempre ma anche molti altri marchi fanno comparire quella piccola tasca qua e là: come mai?

La sua funzione in realtà affonda le radi in un contesto storico particolare, quello in cui i jeans nacquero.

Vi ricordiamo infatti che si trattava d’un capo d’abbigliamento da lavoro, pensato per persone che certo non potevano utilizzare l’allora tanto blasonato gilet. Dove mettere allora l’orologio da taschino?

Non è infatti caso se la piccola tasca si chiamava in origine “Watch Pochet“: era il posto in cui, ai tempi in cui l’orologio da polso ancora doveva sbarcare sul mercato, si poteva inserire il proprio orologio da taschino durante le ore di lavoro.

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Il tempo poi passò anche per i jeans e la funzione della tasca mutò più volte: si inizio a chiamarla “coin pocket“, utilizzandola per mettervi i soldi spicci, divenne in seguito “ticket pocket“, perché vi si teneva il biglietto dei mezzi pubblici e simili, e nell’epoca della libertà sessuale c’è chi la soprannominò “condom pocket“.

Sull’argomento si sono poi pronunciati anche gli esperti della Levi’s, pionieri nel mondo del mitico taschino, spiegando che nacque per la precisione nel 1973, pensando in particolare ai cowboy che erano soliti portare l’orologio da tasca con la catena e lo riponevano nel gilet di pelle. La piccola tasca serviva dunque a non danneggiare o perdere l’orologio nei momenti di lavoro più intenso.

“I primi blue jeans avevano quattro tasche: solo una nella parte posteriore e, nella parte anteriore, due più la piccola per l’orologio da tasca. Originariamente inclusa come protezione per gli orologi da tasca, da cui il nome, questa custodia extra ha svolto molte funzioni, evidente nei suoi numerosi appellativi: tasca di frontiera, tasca per preservativo, tasca per monete, tasca per fiammiferi e tasca per biglietti, solo per citarne alcuni.

Non solo la tasca è estremamente utile per contenere piccoli bigiotteria, ma è anche amata dai denimheads per la natura sbiadita e consumata che assume nel tempo.”

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Ognuno può oggi naturalmente utilizzare la piccola tasca come meglio crede, spesso anche ignorandola, ma lei rimane sempre lì, pronta a ricordarci tutta la lunga storia da cui i nostri moderni jeans prendono vita.

moda jeans
Foto da UnSpalsh

E voi, come usate la tasca più piccola dei vostri jeans? Ne conoscevate le astute origini? Chissà che adesso non ci facciate un po’ più caso.

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