Fase 2 | Le nuove procedure di disinfezione per aerei e aeroporti

La Fase 2 in Italia è cominciata. Anche il settore aeroportuale, tra gli altri, si appresta a riprendere a pieno regime. Le nuove procedure di sanificazione per quanto riguarda aerei e aeroporti sul territorio nazionale.

Aerei, cambiano i protocolli di sicurezza con la pandemia (Getty Images)
Aerei, cambiano i protocolli di sicurezza con la pandemia (Getty Images)

Pronti a decollare, forse. La Fase 2 in Italia è cominciata, progressivamente si allenteranno le restrizioni vigenti finora sul territorio. Ogni passo avanti è proporzionale all’evoluzione e alla distruzione del virus. Il COVID-19 scandirà le nostre vite ancora per un po’: nell’attesa di un vaccino attendibile o quantomeno una cura accettabile, dobbiamo imparare a convivere con il batterio e solo attraverso la prevenzione possiamo ritrovare giorni simili a quelli pre-pandemia.

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Quindi via alle riaperture e al passaggio fra una regione e l’altra (a partire da metà giugno). Precedenza agli spostamenti in città e alla riapertura di chiese e attività commerciali. Cinema e teatri riaprono dal 15 giugno, il primo giorno dello stesso mese tocca a parrucchieri e ristoranti (che finora hanno lavorato esclusivamente con il servizio da asporto). Il passaggio obbligato prima delle riaperture generali è il processo di sanificazione degli ambienti: ingressi contingentati è la nuova parola d’ordine. Se funziona nei negozi e nelle attività commerciali di vario genere, applicata al mantra del distanziamento sociale, deve andar bene anche negli aeroporti e soprattutto sugli aerei.

Viaggiare in aereo non è un problema: le nuove norme di sicurezza

Nuova procedura di sanificazione sugli aerei (Getty Images)
Nuova procedura di sanificazione sugli aerei (Getty Images)

Anche il settore aeroportuale, così come quello turistico, a causa del lockdown ha subìto una flessione considerevole negli introiti: l’auspicio è che, con la fine della quarantena e il conseguente isolamento, i guadagni possano – in qualche maniera – rientrare. Allora si punta, innanzitutto, sulla messa in sicurezza per garantire almeno gli spostamenti fra una regione e l’altra con il favore dell’estate. Già in vigore, infatti, le nuove norme di sanificazione per quanto riguarda ambienti e mezzi a disposizione.

L’attenzione sugli aerei e negli aeroporti è massima: lo assicura Mauro Dionisio, membro del Comitato Tecnico Scientitico convocato dal governo per l’epidemia, e direttore del coordinamento tecnico degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (detti Usmaf), a Vanity Fair. Dionisio sottolinea proprio come durante la pandemia – al netto delle diminuzioni dei voli e dei passeggeri a bordo – non ci siano stati contagi in volo. L’aereo al momento è uno dei mezzi più sicuri per quanto concerne il rischio di contagio: questa affidabilità è dovuta proprio alle misure stringenti in vigore già prima della diffusione del Coronavirus.

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In primis gli aerei vengono disinfettati alla perfezione tra un volo e l’altro, anche con l’ausilio di tamponi. Successivamente viene presa la temperatura, con appositi termo-scanner, a ciascun passeggero che deve essere munito di un’autocertificazione (non più necessaria per altri tipi spostamenti sul territorio nazionale) le perfette condizioni di salute prima dell’imbarco. Altrimenti non potrà affrontare il volo.

Inoltre il corretto smaltimento di rifiuti, scarti alimentari e potenziali liquami a bordo (altro passaggio importante) viene favorito dal ricambio dell’aria tramite filtri HEPA ogni due minuti, per eliminare il 99,9% di germi patogeni, obbligatorio l’utilizzo di guanti e mascherina anche a bordo e infine – ultimo ma non per importanza – il rispetto tassativo del distanziamento sociale, con le dovute modifiche dei posti a sedere e la relativa gestione degli spazi in volo. Almeno per quanto riguarda gli scali e le partenze sul territorio nazionale, all’estero la questione distanziamento in volo è ancora oggetto di discussione: si predilige l’uso esclusivo di guanti e mascherine abbinato alla santificazione ambientale, ma presto – assicura Dionisio – ci sarà un tavolo di discussione affinché le pratiche di distanziamento sociale anche in volo diventino univoche a livello europeo. Ad ogni modo, con qualche piccola grande accortezza, volare può essere ancora una risorsa in questo periodo particolarmente complicato e problematico.

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