La violenza sulle donne, e specialmente la violenza domestica, ha conosciuto un picco vertiginoso durante la prima fase della quarantena. Per venire incontro alle esigenze delle donne in pericolo è stato attivato un nuovo codice “segreto”.
La necessità di andare a comprare una mascherina per sé o per gli altri membri della famiglia è una di quelle “esigenze primarie” che sia durante la Fase 1, sia durante la Fase 2 della quarantena, danno diritto ai cittadini di lasciare la propria abitazione.
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Questo significa che, grazie anche alle misure di contingentamento della folla, una donna si potrebbe trovare da sola e senza partner in una farmacia poco affollata, per una motivazione perfettamente accettabile.
Proprio per sfruttare questa breve finestra temporale “sicura”, è stato attivato un nuovo codice che permetterà alle donne vittima di violenza di chiedere aiuto al farmacista senza parlare minimamente della propria situazione familiare.
Una mascherina contro la violenza sulle donne
Finora una mascherina è stata considerata come una delle poche protezioni efficaci per allontanare il pericolo di contagio da Coronavirus, ma da oggi una mascherina potrà servire come dispositivo di protezione anche contro la violenza sulle donne.
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Al momento di acquistare una mascherina in farmacia, infatti, una donna in pericolo potrà chiedere una “mascherina 1522” e attivare immediatamente un protocollo di aiuto che partirà dal farmacista senza che la donna in questione debba aggiungere nient’altro.
Il farmacista provvederà quindi a fornire informazioni utili alla donna che ne ha usato il codice, in pochissimo tempo e soprattutto in maniera estremamente discreta, così da non insospettire le persone eventualmente presenti nella farmacia e nemmeno il partner che potrebbe attendere oltre la porta.
Il codice numerico scelto per questa operazione deriva dal numero gratuito 1522 attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per raccogliere le denunce delle donne vittime di violenza domestica.
Avendo ben presente quanto le donne vittime di rapporti tossici siano controllate dai propri partner, il numero 1522 offre anche un servizio di chat per riuscire a comunicare con gli operatori senza fare rumore o senza correre il rischio che il partner ascolti la conversazione.
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La Presidenza del Consiglio dei ministri raccomanda la diffusione di queste informazioni attraverso canali sicuri, frequentati per lo più da donne, in maniera da evitare che il codice venga “scoperto” e che partner molto attenti si attivino per impedire alle proprie donne anche questo tipo di contatto con le istituzioni.