Coronavirus | Pompeo: “Il virus viene da un laboratorio di Wuhan”

Per il segretario di stato americano Mike Pompeo non ci sono dubbi: “Il Coronavirus viene da un laboratorio di Wuhan, a dirlo ci sono numerose prove”. 

Mike Pompeo virus laboratorio
Mike Pompeo (Flickr)

“Il Coronavirus viene da un laboratorio di Wuhan e abbiamo numerose prove a testimoniarlo“. Con queste parole Mike Pompeo, il segretario di stato americano tuona durante un’intervista ad Abc. Ma non solo, sempre secondo Pompeo la Cina avrebbe fatto tutto quello si poteva fare per assicurarsi che il mondo non sapesse del Coronavirus in modo tempestivo. “Si tratta di un classico sforzo di disinformazione comunista” ha proseguito il segretario.

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Nei giorni scorsi gli Usa avevano lanciato un appello per visitare i laboratori cinesi, in particolare quelli di Wuhan, per capire come ha avuto inizio la diffusione del Coronavirus. Una richiesta però a cui la Cina non era sembrata particolarmente favorevole. Secondo Mike Pompeo, infatti, solo visitando i laboratori cinesi si può risalire alle origini della pandemia.

Per Mike Pompeo non ci sono dubbi: “Il virus viene da un laboratorio di Wuhan abbiamo le prove”

Donald Trump virus laboratorio
Donald Trump (Getty Images)

Già nei giorni scorsi Donald Trump aveva rilanciato la tesi che il Covid-19 fosse stato originato nel laboratorio di virologia di Wuhan. Secca era stata la risposta dell’Oms che aveva ribadito le origini naturali del Coronavirus. Proprio per tale motivo gli americani avevano scelto di bloccare i fondi destinati all’Oms, accusando l’organizzazione di aver aiutato la Cina ad insabbiare la rapida diffusione del virus.

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Tornando alle recenti accuse di Pompeo nei confronti del Dragone il segretario ha aggiunto che “la Cina ha una storia di infezioni propagate nel mondo e di laboratori al di sotto degli standard. Non è la prima volta che il mondo sia esposto a virus come risultato di errori in un laboratorio cinese”.

Sempre durante l’intervista ad Abc Pompeo afferma di non poter dire nulla in merito alla diffusione intenzionale del virus. “Credo che ci sia ancora molto da sapere, abbiamo provato a inviare un team, ma nessuno è stato autorizzato ad entrare in quel laboratorio”.

E intanto le parole di Pompeo arrivano mentre sui media internazionali trapela un rapporto dei servizi segreti della ‘Five Eyes’ dove si accusa la Cina di aver minimizzato il virus tramite la censura. Secondo il rapporto delle 5 intelligence: americana, inglese, canadese, australiana e neozelandese, già ad inizio dicembre la Cina sapeva che il virus poteva essere trasmesso da uomo a uomo. Per questo aveva iniziato a bloccare le ricerche su internet della nuova polmonite. Intanto al mondo affermava che i viaggi non erano sconsigliati ma al suo interno aveva fermato gli spostamenti.

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Foto Adobe Stock

“Questo è il classico comportamento dei regimi autoritari“, ha aggiunto Pompeo. Per questo secondo il segretario di stato la Cina con il suo comportamento sia responsabile della pandemia. Ecco perché Donald Trump nei giorni scorsi non ha escluso la possibilità di inserire anche nuovi dazi alla Cina per punirla.

di Cristina Biondi

(fonte Ansa.it Messaggero.it)

 

 

 

 

 

 

 

 

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