Da quanto riportato da diverse testate giornalistiche, esisterebbe una certa correlazione tra Covid-19 e sindrome Kawasaki nei bambini. Infatti, questa patologia, pare si diffonda con più facilità al momento dell’espansione del Coronavirus.
A parlarne è anche Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e componente del Comitato tecnico scientifico su Covid-19. Che relazione c’è tra sindrome di Kawasaki e Coronavirus nei bambini? Informazioni.
SULLO STESSO ARGOMENTO: Fase 2 | Anche gli amici si potranno incontrare: sono “affetti stabili”
Esiste un collegamento tra la Sindrome di Kawasaki e il Covid-19?
Il presidente Villani afferma che “se si instaura una terapia con immunoglobuline entro il decimo giorno si possono contrastare gli effetti più gravi della sindrome di Kawasaki”
Fonte: (ilmessaggero.it)
Pare infatti che, in questo periodo di dilagante pandemia, i casi di questa particolare sindrome siano aumentati. Solitamente i bambini affetti di Kawasaki arrivano ad un massimo di cinque in un anno.
Il Professor Alessandro Plebani, direttore del Reparto di Pediatria degli Spedali civili
“Solitamente il numero di casi di Kawasaki è ridotto. Parliamo di cinque casi in un anno. Solo a marzo ne abbiamo avuti dieci”
Fonte: (giornaledibrescia.it)
La Sindrome di Kawasaki è un’infiammazione infantile delle arterie di media e piccola dimensione e colpisce soprattutto le coronarie. Tra i sintomi: congiuntivite e un cambiamento di colore e aspetto della pelle (rush cutaneo).
Anche se i dati, qualche giorno fa, ci avevano allarmati a riguardo, ora a prendere in mano la situazione è la Società Italiana di Pediatria che ha dato il via ad una raccolta nazionale delle segnalazioni dal parte dei genitori e li raccomanda ad agire tempestivamente
“Abbiamo delle cure efficaci. Non abbiate timore ad andare in ospedale anche in tempo di pandemia”
Fonte: (repubblica.it)
SULLO STESSO ARGOMENTO: Coronavirus e sindrome di Kawasaki | Allarme pediatri su possibile legame
La cosa certa è non sottovalutare i primissimi sintomi, non abbassare la guardia e tener conto delle preziose informazioni del presidente Alberto Villani che ci indica quanto segue
“La mia raccomandazione è quella di non sottovalutare i sintomi spia: febbre sopra 38,5 per cinque giorni che non risponde a terapia, congiuntivite, linfonodi del collo ingrossati, gonfiore sul dorso delle mani o dei piedi, labbra e lingua ingrossate, macchie sul corpo”
Fonte: (repubblica.it)
La Sindrome di Kawasaki è quindi curabile purché si intervenga in tempo, il sistema pediatrico ci rassicura.