Oscar 2021 | Apertura ai film in streaming, nuove regole per la pandemia

Gli Oscar cambiano le regole. La celebre cerimonia delle statuette ammetterà anche i film in streaming per favorire un settore cinematografico in crisi a causa della pandemia.

Oscar 2021, apertura allo streaming
Oscar 2021, apertura allo streaming (Istock Photo)

Il Coronavirus sta diventando, nostro malgrado, protagonista assoluto anche nel mondo del cinema: se inizialmente le produzioni erano titubanti su come muoversi, incastrate nel dilemma di interrompere o meno le riprese e i finanziamenti a nuovi progetti, ora sono convinte. Tutto fermo, almeno fino a data da destinarsi.

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Anche il mondo della celluloide si adegua alle cause di forza maggiore che stanno riscrivendo le priorità a livello globale: il cinema, inteso come passione e voglia di fare, però, non è affatto morto. Infatti, per salvare il più possibile un indotto a forte rischio collasso, c’è stata l’apertura della distribuzione allo streaming online a pagamento. Balena, inoltre, anche l’ipotesi di far tornare in voga i drive-in. Rianimare le sale, o meglio il concetto di aggregazione (a cui è strettamente correlato quello del dibattito), per guardare un nuovo film non sarà facile in tempi in cui il distanziamento sociale diviene la regola principe un po’ ovunque.

Oscar 2021, regole stravolte per la pandemia

Oscar 2021, cambiano le regole per la pandemia
Oscar 2021, cambiano le regole per la pandemia (Getty Images)

Ristabilite addirittura le modalità degli eventi correlati alla Settima Arte: se Venezia 77 stravolge di poco i suoi piani, Cannes posticipa le date di svolgimento per la seconda volta nella storia della kermesse, campanello d’allarme arriva anche dagli Oscar. La cerimonia della consegna delle statuette si farà, ma cambiano (come era presumibile) le regole.

Eccezionalmente per l’edizione che verrà saranno ammessi in concorso persino i film in streaming: l’apertura deriva dall’adeguamento forzato che le macchine di produzione e distribuzione cinematografica sono state costrette a fare per non perdere i (potenziali) incassi di diversi progetti. Il ritorno alla normalità è ancora tremendamente imprevedibile, nel frattempo potranno partecipare agli Oscar – sperando di ottenere la qualificazione alla fase finale – quei lavori che avevano una data precedentemente pianificata per l’uscita in sala ma poi, obtorto collo, hanno dovuto cambiare disposizioni rifugiandosi nella Rete. Bisogna, inoltre, aver reso disponibile il film sul sito streaming dell’Academy entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione sulle piattaforme.

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In una nota il Presidente dell’Academy riassume tutto il rammarico per quanto sta accadendo a livello globale, ma lascia trapelare un barlume di speranza per la Settima Arte che, nonostante tutto, riesce ancora ad incantare. Per tornare a sorprendere ci vorrà un po’ di tempo: “Niente può eguagliare la magia di una sala cinematografica, ma il periodo drammatico ci costringe a fare un’eccezione alle regole per l’ammissibilità ai premi. Sostenere e celebrare il nostro lavoro diventa importante, soprattutto in un momento come questo”, conclude David Rubin. Non mancano, infatti, i propositi di realizzare lavori e nuovi progetti incentrati sulla pandemia. Nello specifico, il cinema italiano – attraverso alcuni dei suoi esponenti principali – sta lavorando in tal senso. Tutto, però, è ancora nel campo delle idee. La concretezza è un lusso che, sfortunatamente, ancora non possiamo permetterci.

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