Selenio in tavola | a cosa serve e in quali alimenti lo troviamo

Mai dimenticare di inserire anche il selenio nella nostra alimentazione quotidiana. Protegge il cuore, la tiroide e previene i radicali liberi

 

Carne di tacchino
(Pixabay)

Il selenio è uno di quei minerali che nella nostra alimentazione quotidiana ha un peso specifico importante anche se spesso lo trascuriamo. Molto meno noto del calcio, del ferro, del magnesio, eppure conta tanto.

Un regime alimentare equilibrato in genere è sempre in grado di soddisfare il fabbisogno quotidiano. Secondo la Società italiana di nutrizione umana ha stabilito che ne servono almeno 55 microgrammi in un adulto. Salgono a 70 microgrammi nelle donne in gravidanza e in allattamento, dai 20 ai 30 microgrammi nei bambini.

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Ma perché il selenio è così importante per farci stare bene? Intanto migliora la salute della  cardiocircolazione e protegge il sistema immunitario. Inoltre aiuta a migliorare la funzionalità della tiroide e contrasta l’invecchiamento della pelle. Non solo, perché grazie ad una sostanza che si chiama glutatione il selenio aiuta anche a combattere i radicali liberi tanto temuti dalle donne. In pratica, senza entrare in termini troppo tecnici, ferma il processo a catena che produce e fa proliferare i radicali. Quindi in definitiva si rivela anche un potente antiossidante.

Alcuni studi importanti hanno dimostrato anche come il selenio negli uomini che ne hanno una elevata quantità nel sangue sono meno soggetti al tumore alla prostata. E un’altra ricerca ha messo il selenio al centro della prevenzione in alcune forme di cancro al rene.

Selenio nei cibi, ecco quelli più ricchi

tonno
(Pixabay)

Il selenio però ha anche un ruolo fondamentale per la salute della tiroide, mescolato con lo iodio. La carenza di selenio abbassa la sintesi degli ormoni tiroidei. Quindi assumerne in quantità aiuta a rafforzare la struttura della ghiandola tiroidea. E funziona anche per i problemi della tiroide legati alla gravidanza, come la tiroidite postpartum.

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Quali sono i più comuni sintomi che indicano una carenza di selenio? Una certa fatica ad affrontare gli impegni quotidiani associata alla debolezza nei muscoli. Ma anche la perdita di capelli non giustificabile da altre cause, il sistema immunitario indebolito e l’infertilità tanto negli uomini quanto nelle donne. In ultimo, ma non meno importante, la disfunzione della tiroide.

E allora, detto tutto questo, come spesso succede il primo rimedio è naturale, a tavola. Perché sono molti i cibi ricchi di selenio, anche di comune uso quotidiano. Come gli spinaci e i fagioli, il pollo, il tacchino e le uova, il tonno e le sardine.

Selenio
(Pixabay)

Ma anche le noci brasiliane e l’avena, i semi di chia e i semi di girasole, i cereali integrali, l’arata e i gamberi. Insomma, una dieta equilibrata tutti i gironi è già una buona base di partenza

Federico Danesi

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