Jovanotti | Dalle Ande al Coronavirus: il viaggio in bici su Raiplay

Jovanotti ha attraversato le Ande in bici, in un viaggio in solitaria durato due mesi all’inizio dell’anno: ecco perché Lorenzo è partito e, soprattutto, com’è tornato.

Jovanotti bicicletta
(Fonte: Instagram)

Da sempre grandissimo appassionato di ciclismo, Lorenzo Cherubini ha deciso di lanciarsi in un’impresa solitaria assolutamente ambiziosa: viaggiare da solo per tutto il Sud America, con un bagaglio di 20 chili, una bicicletta e soprattutto una Go Pro e un iPhone per registrare un film – documentario.

Il frutto del suo impegno sportivo e umano sarà messo in onda su Ray Play a partire dal 24 Aprile in una serie di 16 puntate da 15 minuti ognuna.

Perché un musicista decide di rimanere lontano da tutti e da tutto per due mesi, mettendosi così a dura prova?

Lorenzo non è il solo ad aver bisogno di periodi di totale solitudine nella sua vita, è successo anche a Jared Leto di partire per un viaggio in se stesso e ritornare in un mondo radicalmente cambiato.

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E cosa ne pensa Lorenzo della situazione che ci troviamo a vivere? Come sta vivendo la quarantena? E perché non lo vediamo in concerto da casa come tantissimi altri suoi colleghi?

Lorenzo Jovanotti: in bici sulle Ande per ritrovare se stesso

Quello che andrà in onda su Raiplay è un docutrip a tutti gli effetti, cioè un racconto di viaggio registrato mentre il viaggio avveniva. Lorenzo ha fatto tutto da solo, per due mesi e 4000 Kilometri. Oltre a pedalare ha montato la propria tenda, ha provveduto al proprio sostentamento e ha registrato ore e ore di materiale video che poi sono stati organizzate da RayPlay per creare il documentario Non Voglio Cambiare Pianeta.

“Ho fatto un viaggio per cercare un po’ di isolamento nella natura, sono tornato e mi sono trovato dentro a un altro isolamento, questa volta obbligato dalla natura stessa” ha commentato il cantautore. che è stato lontano da casa tra Gennaio e Febbraio, cioè appena prima che venisse dichiarato lo stato di pandemia in tutto il mondo.

Perché non lo ha fatto in Italia? Beh, il pensiero lo ha sfiorato: “Avrei potuto fare un viaggio in Italia, come Mogol e Battisti a cavallo” ha spiegato. “Avrei avuto la coda di gente” (e addio pace e solitudine).

È naturale, una volta tornato, mettere a confronto le due esperienze che, per Jova si traducono entrambe in una metafora del futuro: “Mai come oggi è chiaro a tutti che la nostra vita è un grande viaggio pericoloso attraverso l’ignoto, anche stando chiusi a casa”.

Forse qualcuno potrebbe storcere la bocca in merito all’idea di mandare in onda il documentario adesso. Sia l’artista sia le alte sfere della RAI hanno riflettuto a lungo in merito alla scelta da compiere a proposito di Non Voglio Cambiare Pianeta: “Abbiamo scelto di realizzare questa serie TV adesso, di non tenerla ferma, per avere sulla piattaforma un contenuto inedito, leggero, sorprendente che può far piacere a qualcuno che in queste settimane ha voglia di qualcosa di diverso e di nuovo”.

Il “primo docu – trip musical – avventuroso” (come è stato definito dal protagonista) potrebbe essere quindi un vero toccasana per l’umore nelle ultime settimane che ci separano dalla cosiddetta Fase Due, che partirà ufficialmente il 4 Maggio.

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Viene anche naturale chiedersi, se Jovanotti tiene tanto a mantenere alto l’umore dei suoi fan (e dei suoi follower), perché non regala agli appassionati la possibilità di ascoltarlo via social? 

La risposta è semplice, e racchiude la quintessenza della filosofia del Cherubini: “L’idea di concerti in acustico su Instagram mi avvilisce. La musica viaggia tra le persone, non tra te e le casse del computer!”

Per quanto riguarda invece la ripresa dei concerti, Jova è assolutamente realista: “Mi hanno detto che teniamo fino a Settembre, poi sarà il panico” ha commentato riferendosi allo “stato di salute” del settore musica e spettacolo.

Pensando a ben oltre Settembre, in queste settimane si stanno rincorrendo le voci in merito a una possibile partecipazione di Jovanotti al Festival di Sanremo 2021, per il quale Amadeus ha già dato la sua disponibilità e ha già tentato di tirar dentro anche Fiorello.

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Il motivo di queste voci sta nel fatto che Amadeus, Lorenzo e Fiorello si conoscono da anni, dalle origini di Radio Dee Jay. Inoltre, Lorenzo e Fiorello hanno fatto il militare insieme. 

 

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Con la sua solita allergia per la pressione mediatica, Lorenzo ha voluto immediatamente bloccare le voci infondate sulla propria partecipazione al Festival (se non verrà rimandato): “Siamo solo ad Aprile!” ha detto ai giornalisti, sottolineando che manca quasi un anno al prossimo Sanremo e che, nel frattempo, tutto potrebbe cambiare.

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