Estate 2020 | Come cambia il concetto di vacanza ai tempi del Covid-19

La stagione estiva, quest’anno, sarà diversa. Ci aspetta un’estate sui generis, per via dell’emergenza Coronavirus: il turismo cerca riscatto economico e sociale attraverso qualche piccolo cambiamento.

Mutamento domanda e offerta turistica dopo il Coronavirus
Mutamento domanda e offerta turistica dopo il Coronavirus (Getty Images)

“Stessa spiaggia, stesso mare”. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, specialmente quest’anno che l’ospite inatteso – non solo sulle spiagge – si chiama COVID-19. Fino a qualche settimana fa, si parlava dell’estate come una stagione di passaggio, del resto il valore del tempo abbiamo imparato (nostro malgrado) ad apprezzarlo in questi primi mesi di quarantena: i giorni sembrano non passare mai, eppure passano lo stesso.

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Così come trascorreranno quelli estivi, ma niente tormentoni o viaggi memorabili: il 2020 va così, all’insegna di incognite, dubbi e perplessità. Una in particolare: le ferie, se è ancora lecito aspettarsele, come saranno? Il Governo timidamente ha provato a dare qualche risposta: dimentichiamoci l’estero, in primis. Con la propagazione del virus, le restrizioni che adesso stiamo vivendo in Italia potrebbero essere messe in atto altrove. Anche, magari, laddove prima erano più di manica larga. Quindi, passare da un Paese all’altro potrebbe rappresentare un fattore di rischio evitabile.

Estate 2020, vacanze all’insegna della prudenza: il turismo ai tempi del COVID-19

Le nuove vacanze degli italiani
Le nuove vacanze degli italiani (Getty Images)

Restando in tema di rischi, nel nostro Paese potrebbero continuare ad esserci una serie di variabili pronte a sconvolgere la tradizionale concezione di vacanza estiva: stavolta non è più soltanto una questione di “partenze intelligenti”. Se la mossa più saggia, oramai, è divenuta restare a casa, all’interno dello Stivale come ci si dovrà comportare?

Fra le utopie di spiagge popolate dal plexiglass e l’obbligo del distanziamento sociale che scoraggia la clientela, una sorta di quadro possibile ha provato a fornirlo Maurizio Davolio, Presidente di AITR (Associazione di Turismo Responsabile) che comprende piccoli tour operator, enti e associazioni di promozione del territorio, agenzie di servizi e ong.

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Ci sarà una rimodulazione – come era presumibile – di domanda e offerta: “Quest’estate inedita presenta luci e ombre – spiega Davolio a Vanity Fairle restrizioni economiche e sociali ci consentiranno magari di riscoprire luoghi sconosciuti del nostro entroterra. Si comincerà a pensare ad una soluzione alternativa rispetto ai villaggi vacanze, per dire, influirà ancora molto il timore delle persone che saranno combattute fra la voglia di uscire e il timore di poter incappare in potenziali situazioni spiacevoli. Poi c’è anche la questione prezzi: se i luoghi fruibili per i soggiorni estivi diminuiscono, date le nuove necessità di distanziamento, l’offerta schizzerà alle stelle. Per evitare questo, dobbiamo pensare a tariffe accessibili a tutti, anche attraverso l’erogazione di bonus vacanze”, conclude Davolio.

A tal proposito, infatti, l’Esecutivo sta pensando anche di erogare incentivi particolari – come appunto il “bonus vacanze” citato dal Presidente di AITR – per favorire le famiglie in difficoltà economiche dopo l’emergenza: un riscatto potenziale per il turismo (in forte crisi come quasi tutti gli altri settori lavorativi del Paese) e una “consolazione” per quanti vorranno azzardare un ritorno alla normalità. Anche se l’impressione, riguardo la stagione che ci attende, è che ci sarà ancora un grande vuoto da colmare in attesa di una ritrovata armonia fra il rumore del mare e l’odore di pesce fresco che potremo distinguere solo da lontano aspettando l’alba di un nuovo giorno. Quella arriverà comunque.

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