Moda e Coronavirus | Come cambia il modo di vestire

Che il Coronavirus abbia dato un impatto diverso alla moda cambiando il nostro modo di vestire è un dato di fatto. Le nostre abitudini quotidiane si sono trasformate, lavorare in smart working o piuttosto non lavorare per niente e la necessità di stare in casa forzatamente hanno fatto sì che il nostro look abbia subito un cambiamento.

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Foto di StockSnap da Pixabay

Mentre il governo sta valutando di far ripartire il settore moda entro il mese di aprile quello che stiamo vivendo in questi mesi di pandemia a causa del Coronavirus è un cambio epocale del modo di vestire.

La storia ci insegna che più che gli stilisti, a fare la moda, e quindi a determinare le scelte nell’abbigliamento, sono stati i grandi eventi storici. Basti pensare alle donne che dopo la seconda guerra mondiale hanno iniziato a indossare sempre più spesso i pantaloni avendoli dovuti portare per lavorare nelle fabbriche mentre gli uomini erano al fronte. Ma a quel punto la scelta di indossarli fu consapevole e ponderata perché i pantaloni erano effettivamente più comodi e diventò un’abitudine di uso comune.

Come vestirsi per lavorare in smart working

MODA CORONAVIRUS
Foto di Lukas Bieri da Pixabay

Oggi ci si chiede quali effetti lascerà la quarantena sul nostro modo di vestire? La reclusione forzata in casa e lo smart working verso quale direzione ci faranno virare in ambito abbigliamento? Di sicuro tutto porta verso la scelta di abiti comodi e confortevoli. Non è un caso che negli ultimi mesi siano aumentate le vendite online di abbigliamento sportivo e casual. A dichiararlo il sito Net-a-porter che ha registrato un incremento del 40% nelle vendite online di pantaloni della tuta. E lo stesso Amazon sostiene che siano aumentate di parecchio le vendite di abbigliamento sportivo, tra leggings e t -shirt.

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A dimostrazione anche le più famose influencer, prima fra tutte Chiara Ferragni, sfoggiano  su Instagram abbigliamento casual e sportivo durante queste giornate casalinghe.

Stare a casa infatti non significa per forza doversi trascurare portando il pigiama tutto il giorno. Per avere un look semplice ma curato bastano pochi utili accorgimenti. Un leggings e un maxi pull, una pantalone della tuta con una t-shirt corta, una maxi felpa e un pantacollant sono solo alcune idee per apparire in forma e togliersi di dosso quell’aria malaticcia che si assume stando sempre in casa.

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C’è poi chi lavora in smart working e ogni giorno è costretto per lavoro a fare video-conferenze su skype, zoom e altre piattaforme. In quel caso il look dovrà essere un po’ più ricercato, almeno nella parte superiore, quella visibile dallo schermo. Per le donne sarà necessario truccarsi e sistemarsi i capelli, mentre gli uomini  dovranno radersi così da non avere l’aria troppo trascurata. E poi via a camicie, giacche e cravatte per gli uomini. Mentre per le donne oltre a camicette e blazer andranno bene anche maglioncini o bluse. Finito l’orario di lavoro si potrà tornare a indossare la comoda tuta.

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Il Coronavirus dunque come tutti gli altri periodi storici di grande impatto sull’umanità ha portato notevoli cambiamenti nella moda e nel modo di vestire e di certo continuerà a farlo anche finta la quarantena.

di Cristina Biondi

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