Brad Pitt | La strana malattia che gli rende la vita impossibile

Brad Pitt soffre da anni di una malattia che sta rovinando la sua vita sociale: ecco perché preferisce incontrare meno gente possibile.

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Brad Pitt (Fonte: Instagram)

Uscito da poco dal tunnel dell’alcolismo e dal dolore paralizzante per un matrimonio finito (quello della vita, con Agnelina Jolie), Brad Pitt non ha ancora smesso di combattere.

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Come ha dovuto spiegare recentemente alla stampa, l’attore soffre da almeno sette anni di una malattia chiamata prosopagnosia e per la quale non c’è cura.

Si tratta, in un certo senso, di una progressiva perdita di memoria: con gli anni non può che peggiorare. Fortunatamente questo problema neurologico non impedisce all’attore di continuare a fare il suo lavoro, semplicemente gli rende quasi impossibile intrattenere rapporti con le persone.

Cos’è la prosopagnosia, la malattia di cui soffre Brad Pitt?

Brad Pitt
Photo by Tristan Fewings/Getty Images

La prosopagnosia è il problema di chi non è più in grado di riconoscere una persona dopo aver trascorso del tempo con lei, o dopo averla addirittura frequentata.

connotati fisici di una persona o, meglio ancora, i tratti somatici, non vengono più registrati dalla memoria visiva del malato che, quindi, non riconosce le persone.

Naturalmente questo non accade con le persone che il malato ha frequentato per lungo tempo o con cui il malato intrattiene relazioni stabili e profonde. Per fare un esempio, Brad Pitt non dimenticherà il volto dei suoi figli, ma di certo non ricorderà il viso dell’amministratore delegato con cui è uscito a cena poche sere fa.

Potrebbe sembrare un problema banale o addirittura comico, ma per una persona che, come Brad Pitt, ha strettamente bisogno di intessere relazioni sempre nuove dal punto di vista professionale, si tratta di un incubo.

Nel 2013 Brad Pitt si lamentò dell’inevitabile peggioramento delle sue relazioni proprio a causa della malattia:”Molte persone mi detestano perché credono che sia irrispettoso. Quando li incontro e dico: ‘Ci siamo già conosciuti?’ peggioro le cose: si offendono e credono che io sia un egocentrico. Ma è più forte di me, non riesco a ricordare i volti delle persone. Per questo a volte preferisco starmene a casa per conto mio”.

A questo particolare stato di cose si dovrebbe quindi la fama da “Orso” che Brad Pitt si è conquistato nel corso degli ultimi anni a Hollywood. Forse proprio a questo carattere è stata attribuito il suo presunto flirt con una ex piuttosto che con una nuova fiamma.

Molti sostengono infatti che l’attore abbia un brutto carattere, che sia schivo poco incline a fare amicizia, mentre invece il problema non è di natura caratteriale ma clinica.

Tra i personaggi famosi di casa nostra che hanno sofferto di questa strana malattia c’è stato Luciano De Crescenzo, lo scrittore e filosofo napoletano, morto nel 2019.

Scoperta e studiata nel corso del 1800, la prosopagnosia venne denominata in questa maniera verso la metà del Novecento. Secondo una certa frangia di studiosi questa malattia dimostrerebbe che nel cervello esiste una zona specifica dedicata alla “decodifica” dei volti.

Un’evoluzione di questa teoria sostiene che esiste, in effetti, un’aera del cervello deputata all’elaborazione delle immagini dei volti, ma che quest’area sia strutturata in più “livelli”, ognuno dei quali svolge una specifica funzione.

Questi livelli possono funzionare in maniera anomala o non funzionare affatto, indipendentemente dagli altri: a seconda di quale livello funziona meno bene degli altri, la prosopagnosia si manifesta in forme differenti.

Quella di Brad Pitt sembrerebbe essere una prosopagnosia associativa: l’attore è perfettamente in grado di riconoscere un volto e di dedurre informazioni dalla sua osservazione (appartiene a un uomo, a una donna, a un essere umano anziano o giovane), tuttavia non è in grado di associare in maniera stabile il volto che sta osservando a una persona che ha conosciuto in passato.

In passato si credeva che la prosopagnosia fosse una malattia rara, mentre oggi sembrerebbe essere diffusa nel 2% della popolazione mondiale.

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