Dieta ad eliminazione | come funziona e a cosa rinunciamo

La dieta ad eliminazione aiuta a scoprire meglio le nostre intolleranze e gli alimenti che invece ci fanno bene

Si chiama dieta ad eliminazione ed è un modo diverso per intendere il dimagrimento e la salute. Funziona soprattutto nei casi di allergie a certi cibi, oppure particolari intolleranze. Ma dà risultati anche quando dobbiamo combattere contro sintomi come il gonfiore addominale.

Quali sono i principi di base della dieta ad eliminazione? In realtà è molto semplice da seguire: sarà sufficiente eliminare tutti quegli alimenti che potrebbero essere mal tollerati dal corpo. Poco alla volta pio, passate quattro o cinque settimane, potremo ricominciare a mangiarli, controllando se effettivamente era quello o meno che ci danneggiava.
In pratica ci sono due fasi: nella prima, che dura 15-20 giorni, c’è il rifiuto dei cibi potenzialmente dannosi. Come il latte e tutti i suoi derivati, la soia e i prodotti derivati, tutti gli alimenti che contengono glutine, oltre ai frutti di mare e alla frutta con il guscio.

Lo stesso discorso vale per i legumi e gli alimenti ricchi di amido. Solo così potremo capire se siamo realmente intolleranti o sofferenti. Ma tutto questo deve essere comunque seguito da uno specialista.

SULLO STESSO ARGOMENTO: Vinci i gonfiori addominali da colon irritabile con i nostri consigli!

Dieta ad eliminazione, cosa portiamo in tavola?

pixabay

Poi possiamo passare alla fase-2, quella della progressiva reintroduzione nella nostra alimentazione quotidiana dei cibi eliminati. Il modo migliore è quello di cominciare da un blocco alla volta, prestando attenzione ad eventuali problemi intestinali, ad un certo gonfiore oppure ad altri sintomi. Altrettanto importante però è fare attenzione alla qualità dei grassi utilizzati in tavola, evitando il burro e la margarina, così come lo zucchero, miele e altri dolcificanti.

Ma come compensare? Mangiando carne bianca, soprattutto quella di tacchino e di agnello, il pesce che contiene Omega 3 come il salmone, le bevande sostitutive del latte vaccino, altri tipi di frutta che non siano gli agrumi.
Tra le dietae ad eliminazioni più comuni c’è la dieta FODMAP che protegge l’intestino e sgonfia la pancia. Prevede l’eliminazione degli zuccheri, perché aumentano la fermentazione degli alimenti nell’intestino, il lattosio (quindi tutti i latticini), gli oligosaccaridi (farina di frumento, cicoria, fagioli, cipolla, asparagi, porri). Ma anche i polioli, contenuti in alcuni tipi di frutta come prugne, albicocche, pesche, mele, pere, ciliegie, in verdura come funghi, cavolfiore.

SULLO STESSO ARGOMENTO: Ecco come combattere le cefalee | I cibi da evitare 

pixabay

Gli alimenti invece che si possono mangiare senza problemi includono invece le zucchine, i pomodori, le carote e le mandorle. Ma anche il pesce e i formaggi oppure i prodotti caseari a basso contenuto di lattosio.

Impostazioni privacy