Lettera aperta di una ragazza bipolare: “amo nell’unico modo in cui posso”

“Poi crollo. Voi non siete voi e io non sono io. E il mondo sta per finire. Questa vita è la nostra punizione. È quello che ci spetta per aver pensato di meritare felicità e amore. Spegnete le luci e andatevene perché non c’è speranza e io morirò da sola. Se mi vedete piangere, fate finta che non stia accadendo perché niente di quello che direte cambierà il fatto che sono disperata e pronta a morire. Non potete salvare me, non potete salvare voi stessi. No, non uscirò stasera, andate senza di me ragazzi. Mi spiace che non riusciate a sentirmi presente. Mi dispiace di essere sempre così triste. Chiedo scusa se riesco a parlare solo di perdita. Scusate, perché non so più come parlare. Perché siete ancora qui? Andate, correte! Via! Non meritate una persona come me nella vostra vita, perché sono fatta di dolore e dovreste davvero andare, adesso. Non riesco a controllare ciò che faccio, le mie mani non mi appartengono. Non so dove sto andando.

Non è momentaneo. Non è una fase. Non è la parte in cui piombate da me per dirmi che le cose andranno meglio, perché non è quello che ho bisogno di sentire. Quello di cui ho bisogno, ma di cui non parlerò mai, è sapere se resterete o ve ne andrete. Se riuscirete a sopportare qualcuno che cambia continuamente personalità, come nel gioco dei mimi. Se un giorno vi sveglierete e deciderete che è troppo, che non potete gestirla.

Sono cose che non dirò mai perché sono troppo orgogliosa e perché non piangerò quando un giorno deciderete di allontanarvi da tutto questo. Farà male, ma non lo saprete mai. Mi squarcerà in due, ma vi mostrerò soltanto che non siete mai stati importanti per me. Non ci proverò, non supplicherò. Mi richiuderò la porta alle spalle nel momento in cui vi sentirò titubare, perché la vita mi ha già dato abbastanza lezioni su come essere sola.

Perciò, mi dispiace se pensate che io sia fredda, distante. Mi dispiace che parliate incessantemente della mia folle capacità di essere totalmente autonoma, a volte. Mi dispiace se, ogni tanto, vi sembro egoista o minacciosa. Posso soltanto mettere nero su bianco quello che sento. Se state leggendo, allora dovreste sapere che vi amo, nel miglior modo in cui posso farlo. L’unico modo in cui posso farlo.”

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lettera mamma
Le cose che gli sposi devono fare prima delle nozze Foto da iStock

Un turbinio di emozioni capace di innalzare sino al paradiso e trascinare un secondo dopo nei più profondi inferi dell’inferno.

Il bipolarismo, visto dagli occhi di chi deve convivervi giorno dopo giorno, è un’altalena terrificante durante la quale si spera di non rimanere solo con la consapevolezza però che vi sia la concreta possibilità prima o poi di esserlo.

Già perché quanti saprebbero rimanere vicino a chi un secondo prima vive per voi e un secondo dopo non riesce a vivere nemmeno per se stessa?

Se vi è però anche una sola possibilità di trionfare in tutto ciò la chiave è senza dubbio l’amore e, ancor di più , la comprensione: cercare per quanto possibile di capire l’altra persona, di conoscere ciò che vive per poter comprendere e, di conseguenza, accettare.

Difficile, certo, ma non impossible, almeno fino a quando qualcuno vorrà scrivere una lettera per spiegare.

Fonte: HuffPost Italia

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