Intervista Conte Accordi&Disaccordi | La commozione del Presidente VIDEO

Conferma delle misure restrittive al finire della Conferenza Stampa di ieri 1 Aprile fino al 13 di Aprile, fino a Pasquetta inclusa. Perché fino a Pasquetta? Ci saranno delle novità postume? Inizia così l’intervista di ieri sera a Giuseppe Conte in diretta su Accordi&Disaccordi.

Intervista Conte Accordi&Disaccordi
Intervista Conte Accordi&Disaccordi | La commozione del Presidente VIDEO (Screen shot Instagram)

Un’intervista chiara, con un finale toccante, che delinea in maniera esaustiva tutti i passaggi cruciali che stanno adottando per fronteggiare al meglio l’emergenza attuale Coronavirus.

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L’intervista del 1 Aprile a Giuseppe Conte in onda su Accordi&Disaccordi

Il regime attuale di prescrizioni continua, dobbiamo continuare a rispettare le regole, siamo in una fase molto delicata, c’è qualche timido segnale positivo di contenimento della curva epidemica ma insiste: non dobbiamo abbassare la guardia! Altrimenti, tutti gli sforzi fatti fin qui rimarrebbero vani.

È cosi che parte un’intervista limpida, ricca di professionalità e spiegazioni utili per gli italiani da parte di Giuseppe Conte.

La proroga fino al 13 di Aprile è data dalla decisione di valutare di volta in volta quando sarà possibile allentare le misure, questa mossa esige senza dubbio una certa gradualità.

Confidiamo di poter entrare quanto prima in una nuova fase dell’emergenza, quella in cui potremmo convivere con un virus che riusciamo a mantenere sotto controllo. E ci auguriamo che questo avvenga presto.

Gli viene chiesto successivamente se è vero che, se le cose andassero davvero bene, si potrebbe ripartire da lunedì 4 maggio, Conte risolve in questo modo l’interrogativo

È un’ipotesi non accreditata, che non ha fondamento, in questo momento è troppo presto, vi basta pensare che i nostri scienziati ogni giorno aggiornano i dati, quindi da qui al 13 di aprile avremo tante rielaborazioni, le valuteremo insieme e ci assumeremo la responsabilità.

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Quello che gli italiani devono sapere è che queste prescrizioni sono da considerarsi estremamente necessarie. Nel momento in cui vedremo qualche possibilità di allentare questa morsa che riguarda tutto il sistema sociale saremo i primi a volerlo fare.

Un aspetto poi di cui si è parlato molto nelle ultime ore: si può passeggiare o no con i bambini? | L’intervista continua e tocca altri punti

Diretta Conte Coronavirus
Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati (Foto: Instagram)

Dalla circolare emanata dal Viminale, dal Ministero degli interni il Presidente risponde così

Rimangono gli spostamenti specifici solo per le ragioni già individuate. Non è stata istituita l’ora del passeggio con i bambini. Se c’è un genitore che vuole portar per mano il piccolo che ovviamente non ha la possibilità di muoversi per caboto suo, questo con massima prudenza può essere consentito ma sempre nelle vicinanze, sempre a condizione che lo spostamento in sé del genitore sia giustificato. 

Dal 20, 21 di febbraio si sta facendo tutto il possibile, nel mentre, si poteva fare realmente qualcosa in più? Giuseppe Conte dice la sua

Fino adesso abbiamo seguito una certa linearità, io non ritengo di essere infallibile. Tornando indietro rifarei tutto insieme al Ministro Speranza. Il punto fondamentale è stato dare priorità alla tutela della salute dei cittadini.

Noi siamo stati i primi in Europa ad aver disposto la chiusura del traffico da e per la Cina, anche perché a differenza di altri la nostra compagnia di bandiera non volava in Cina quindi siamo stati costretti a interrompere i voli delle compagnie cinesi. Abbiamo crollare drasticamente il traffico dalla Cina poi siamo intervenuti con il controllo negli aeroporti. Sicuramente, se avessimo lasciato quella linea di transito non avremmo avuto la forza di controllare quell’ingente flusso di passeggeri.

E la faccia dell’opposizione?

Lo sforzo che stiamo facendo è incredibile. Le casse dello Stato languono, ci avviamo in un periodo recessivo. A me fa piacere avere l’opposizione al tavolo, sono disponibile anche  un confronto serrato, quello che mi auguro è che ci si possa sedere al tavolo senza ambiguità. 

Qualcuno ha sollevato la metafora della guerra ed è una metafora che si addice perché siamo affrontando un nemico invisibile, un nemico al nostro interno, e come in ogni guerra c’è una fase di recessione sul piano economico. Se noi non affrontiamo questa guerra con uno spirito di responsabilità da parte di tutti coloro che hanno un incarico di tipo istituzionale e questo vale anche per le forze dell’opposizione. Noi dobbiamo scacciare via l’ambiguità, formulare proposte sostenibili, praticabili. 

Continua chiarendo le misure che si stanno adottando da parte dell’Inps

Ci stiamo adoperando affinché tutti possano avere questi soldi che servono con assoluta urgenza quanto prima!

Post pandemia ci sarà forse un cambio di governo? Conte risponde così

Comprendete che dovendo lavorare su questa emergenza così complessa, così drammatica, così impegnativa, scenari futuri non possono appassionarmi. Il fatto che sia passato un lasso di tempo un pò più ampio non significa che io mi sia affezionato alla poltrona dove sono seduto. Sono sempre nell’ottica, di una missione, di un compito che sto svolgendo oggi più che mai. 

A me piacerebbe che un domani potessimo anche aprire una pagina e scrivere in quella pagina una colonna, non chiamiamoli più eroi, patrioti, so solo che la lista dei patrioti sarà lunghissima e all’estrema destra spero che la lista dei traditori, dei disertori sia rimanga bianca. 

Conclude, morso dalla commozione, con quale è stato il giorno più difficile dal principio ad oggi, dopo aver raccontato tutte le prime disposizioni prese per organizzare la prima zona rossa

Iniziare a vedere la lista dei decessi, quando abbiamo iniziato a confrontarci con i nuovi decessi, lì abbiam toccato con mano la ferita, abbiamo compreso una ferita che si sarebbe aperta sempre più…

Coronavirus
Coronavirus (Pixabay photo)

La commozione a chiusura dell’intervista mentre, con difficoltà, il Presidente parla dei tragici decessi tocca e ha toccato senz’altro tutti noi e, forse qualcuno si è commosso con lui…

 

 

 

 

 

 

 

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