Coronavirus | Piero Angela bacchetta gli italiani indisciplinati

Coronavirus, Piero Angela bacchetta gli italiani: “indisciplinati per natura. Non è come in guerra. L’ho vissuta e si faceva la fame”.

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Piero Angela – Foto Instagram da https://www.instagram.com/pieroangela_official/

Piero Angela, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Un Giorno da Pecora, la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, parla dell’emergenza coronavirus bacchettando gli italiani che continuano a non rispettare totalmente le norme del Governo.

Coronavirus, Piero Angela: “italiani indisciplinati per natura. Non è come essere in guerra quando si faceva la fame”

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Foto d Instagram @tvlandia

Il coronavirus continua a far paura al punto che il Governo ha deciso di adottare ulteriori misure per contenere i contagi. Piero Angela, ai microfoni della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, commenta così l’emergenza rispondendo a chi paragona la lotta al Covid-19 “una guerra”.

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“Paragonare il coronavirus alla guerra? E’ completamente diverso. Io la guerra l’ho vissuta, quando è finita avevo 17 anni. Ho assistito a tantissimi bombardamenti sulla popolazione civile. Non si mangiava, ho fatto una fame terribile, si viveva da sfollati fuori dalla città”, ha spiegato.

Nonostante il numero sempre più alto di decessi che stanno decimando la città di Bergamo e che rendono l’Italia il Paese con il numero più alto di morti superando anche la Cina, ci sono ancora molti italiani che faticano a rinunciare alle proprie abitudini.

A tal propriosito, Piero Angela dice: “Gli italiani sono indisciplinati per natura, la trasgressione è quasi un piacere. Poi certamente tutti hanno le loro piccole e grandi esigenze”.

Il conduttore di Sueprquark, invece, sta seguendo rigorosamente le direttive restando a casa e mantenendo i contatti con il resto della famiglia attraverso il telefono.

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Foto da Instagram @albertoangela.culturaeuomo

Infine dà un consiglio a tutti: “Alle persone anziane, ma non solo, direi di approfittare di questo periodo per scrivere la storia della loro vita, di creare questo documento prezioso che poi resterà per sempre nella loro famiglia. Io sarei felice di avere oggi un diario o un racconto dei miei nonni o bisnonni: le radici sono sempre importanti”.

 

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